I magnifici sette (The magnificent seven)

di John Sturges, 1960

"Ah, that was the greatest shot I’ve ever seen."

"The worst! I was aiming at the horse."

Diciamolo, il remake dei Sette samurai di Kurosawa è tutto sommato un western ordinario. Niente per cui urlare al mito o chinarsi al culto, insomma. Ma è anche abbastanza divertente. La sua forza è nell’epica eroica del sacrificio, ma ancor di più lo è il sorriso ironico che alleggerisce il pacchetto. Ovviamente ottimi i disegni dei personaggi, dall’impassibile Chris di Yul Brynner al pistolero Britt di James Coburn. Indimenticabile il Calvera di Eli Wallach.

Forse non degno una tale notorietà, ma comunque molto piacevole.

Dvd strabiliante: ma c’è una ragione perché le dissolvenze incrociate (a centinaia, in questo film) non sono ripulite bene come il resto del film?

9 Thoughts on “

  1. molto sopravvalutato, nel suo genere.

  2. quanti siamo? Tre…

  3. ecco… se io fossi nato anni fa, mi sarebbe piaciuto essere Yul Brynner … un vero e proprio mito. Solo Johnny Depp può superarlo, e nessun altro!!!!

  4. i magnifici tre…

  5. il kekkoz,il rat e il moro…il trio meraviglie

  6. utente anonimo on 2 agosto 2005 at 19:32 said:

    E’ un bel western, sopravvalutato non direi…non ha la spettacolarità dei duelli di Sergio Leone, quindi può sembrare meno avvincente e senza grossi colpi di scena…ma le scene sono costruite molto bene, i personaggi non sono eroi, ma abili pistoleri ognuno con le sue paure…una storia ben costruita con delle interpretazioni degne di nota (Mc Queen, Wallach).Colonna sonora splendida.

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