Furore (The Grapes of Wrath)
di John Ford, 1940
Il viaggio massacrante di una famiglia di americani attraverso l’America. Un road-movie quasi da paradigma, ma anche una dissoluzione, amara ma non troppo, del mito della frontiera. Il west dei pionieri è una mera illusione fatta di cartoline colorate, e ciò che ci si dietro trova è la paura di non poter mangiare. Ciò da cui di fugge non è più (o non è ancora) la guerra, ma è la modernità che avanza (quelle meravigliose "tigri": i trattori che mangiano la terra e scacciano i contadini), e l’umanità e la solidarietà che dovrebbero far grande la nazione si sono sciolte in una diffusa diffidenza, nella violenza della repressione economica.
Ma la gente avanza, continua, sopravvive, magari anche grazie ad un’immagine, quella del campo "new deal" per senzatetto, che stona perché troppo idilliaca. Ma senza troppi rasserenamenti. Perché Tom Joad, alla fine, è destinato alla strada, ed è condannato alla strada.
"La strada è viva stanotte, e dove porta, nessuno lo sa. Io mi siedo alla luce del falò aspettando il fantasma di Tom Joad."
Tom, mio figlio.
"The highway is alive tonight,
where it’s headed everybody knows…
I’m sittin’ down here in the campfire light
waitin’ on the ghost of Tom Joad"
(Bruce Springsteen)
e passate da FINALCUT
inutile mettere i link.Nessuno li legge e tutti vogliono cazzeggiare.Dura realtà,quasi come quella della grande depressione.Ho sempre sognato di vivere quel periodo (e poi ovviamente di tornare indietro al tempo presente) e saltare su qualche vagone merci,vivere sotto le stelle (e soffrire il freddo),rubare qualche frutto dagli alberi e farmi sparare dietro dagli sbirri…forse troppi libri di steinbeck (uomini e topi e cannery row su tutti) e sicuramente troppi film (da segnalare nostro pane quotidiano di king)
nicola, one question: il film di sinise su “uomini e topi” ti è piaciuto?
(quello di milestone non l’ho visto…)
visti entrambi.Quello di milestone forse è di un peletto migliore ma io adoro sinise (regista e attore)! E Malkovich è superlativo!!!!!
vedi…e il finale è un pugno nello stomaco (non devi aver letto il libro ovviamente)
ma tu hai mai “sognato” di vivere per qualche ora/giorno in un contesto filmico? O sono solo io a sognare e a farmi trasportare dalla magia dei film?
è una domanda retorica? comunque capita anche a me, ovvio.
te l’ho chiesto perchè sembra che non ti lasci mai andare….
:-!
hai la freddezza di un killer professionista (attento alle farfalle che attraversano il mirino al momento sbagliato!)
vorrei vivere nella parigi degli anni ’50,nel quartiere latino.Svegliarmi con una donna raffinata al mio fianco,prendere un caffè a letto con lei,uscire e comprare “le figarò” e una baguette (sottobraccio) a piedi o in bicicletta.Passare le mie serate in un bistrò a discutere di cinema con i miei amici truffaut,godard e rohmer.Ahhhhhhh!!!!!
qualche passeggiata domenicale vicino alla Senna abbracciato alla mia ragazza (rigorosamente con il nasino all’insù) che indossa un basco nero.Qualche discussione da poco sulle scalinate di Montmartre e amici rigorosamente artisti (pittori,scultori,..).
Mi sono innamorato di Parigi nei tre giorni che passai lì nel 1983 durante un viaggio ni camper in loira e bretagna.Non ci sono più stato.E’ cambiata molto e forse le atmosfere dei ’50 e ’60 sono andate irrimediabilmente perdute
nel 1983 avevo due anni. pensa te. a parigi ci sono stato due anni fa, nell’estate del 2001, ed è stato amore a prima vista. spero di tornarci. e magari di restarci per sempre.
nicola, dovresti SCRIVERE un blog. pensaci. ciao.
scrivere un blog? Cosa vuol dire???
Non ne ho già due?…..forse sono di più (chi lo sa?)
io ne avevo 7 e mezzo…un ometto già fatto!