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Esce domani nelle sale "Birth", il film di Jonathan Glazer con Nicole Kidman e Lauren Bacall, presentato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia, in Concorso. Come già altri film presentati in laguna, ho già avuto la fortuna di vederlo (con quella donna meravigliosa seduta a pochi metri da me), e vi rimando quindi al mio breve commento.
Birth è un film alquanto problematico sul piano narrativo, e forse non del tutto riuscito. Ma è un film formalmente formidabile, originale e raffinato, e spaventosamente coerente. Non un grandissimo film, ma è almeno un’interessante alternativa, soprattutto da un punto di vista ritmico, riflessivo e curato in maniera molto "autoriale" (questo potrebbe far imbestialire molti) e con una grandissima Kidman.
Ma sì, andate a vederlo e poi ditemi. Tanto non vi piacerà, sono io che sono stupido.
Ultimo importantissimo avvertimento: come capita spesso, non date retta alla pubblicità in tv, altrimenti finirete per odiarlo. Già mi vedo la gente che esce dalla sala incazzata. Se avete voglia delle emozioni horror che gli spot promettono, andate a vedere un altro film.
questo post volevo farlo domani, ma dato che non vedo un film da lunedì sera, mi porto avanti…
ciao a tutti.
quella frase (“Tanto non vi piacerà, sono io che sono stupido”) non è affatto ironica…
a Venezia mi sentivo DAVVERO stupido: era piaciuto solo a me…
ok, mi accontenterò dei lumi di qualcun’altro… quale blogger cinefilo-orientofilo-kimkidukofilo mi consigli?
chiedi pure a me se vuoi, davvero.
altrimenti gokachu, cineblob, alcinemanonsimangia, murdamoviez.
chiedo scusa a snorkrom, perché ho cancellato il commento da lui lasciato: aveva raccontato molte scene di Ferro3, tra cui alcune particolarmente significative e il finale, e non mi andava di tenerlo qui (non mi piacciono gli spoiler)
comunque snorky, non c’è nessun problema – se vuoi ti ho contattato via mail, magari ripensaci su un po’ e riproponimi la questione in quel mezzo.
[tra l'altro, Ferro3 l'ho visto 3 mesi fa, e forse non sono la persona più indicata per rispondere alle tue domande]
ciao e scusa ancora!
mmmh, dunque per sommi capi… il senso di alcune scene:
quando lei si mette davanti alla pallina da golf e poi quando lui decide di tirare cmq e la palla colpisce la passeggera di un automobile. Scena tra l’altro che rimane senza conseguenze nel prosieguo della storia. Mi è sembrato troppo scaccato dal contesto del resto del film per essere casuale. Stesso discorso per la scena della bambina che spara alla madre con la pistola riparata (ci sono dei nessi?). Mi sembravano non solo episodi isolati dal contesto ma anche fuori dallo stile narrativo di quel film.
Poi se l’occhio disegnato sulla mano ha una funzione unicamente finalizzata all’allenamento nei movimenti ed allo “svanimento” dell’individuo o rappresenta qualcosa della tradizione orientale che a me sfugge?
Infine, dire che lui impazzisce in carcere e qui muore per poi uscire sottoforma di spirito è una fesseria? E dire che lei si suicida quando il marito esce di casa per unirsi a lui (nella scena della bilancia) lo è altrettanto?
ok
Dunque, se la prendiamo come storia di uno “svanimento”, le due scene da te indicate possono essere così interpretate: 1) Lo svanimento, il passeggiare nelle case vuote riparando gli oggetti ha anche una possibilità di ferimento residuo (la scena della pistola, fra parentesi, è forse la più kimkiddukkiana dell’intero film) 2) L’incontro con la Donna, il suo interporsi, il suo fare d’ostacolo, il suo impedire il gioco vuoto, astratto, ripetitivo del golf, è anch’essa un’esperienza non disgiunta dalla possibilità di ferire gli altri.
Solo con il totale scomparire, il fantasmatizzarsi, è possibile la felicità e l’amore, l’interazione non ferente.
Per quanto riguarda la tua versione “realistica” della vicenda, è una possibilità da prendere in seria considerazione, ma poco c’importa. Intendo, se si racconta di uno svanire, è secondario sapere se la morte è una tappa da attraversare, l’importante è che poi si è svaniti.
Se vuoi invece una opinione legata al mio gusto, preferisco pensare che il protagonista divenga un fantasma da vivo.
Per quanto riguarda l’occhio disegnato sulla mano, non credo che ci siano particolari “orientalità” da conoscere per capirlo. E’ sia un mezzo di allenamento che un simbolo, ma non particolarmente orientale. Poi posso sbagliarmi, mica sono coreano.
grazie!
mi riferivo al simbolismo orientale perchè ho capito molte cose di “samsara” e “primavera…” leggendo testi che spiegavano alcuni oggetti-simbolo della loro cultura.
Be’ ma quelli sono film più strettamente legati al buddismo, questo, insomma, sì, il buddismo c’entra, ma non come in quei due
snork: il tuo commento è misteriosamente ri-apparso, e gokachu ha provveduto a sostituirmi in mia assenza..
la fiera dello spoiler. vabbè, non fa niente………….
forse sei davvero stupido, ma non perchè ti possa piacere birth… basta leggere i nomi dei tuoi registi preferiti: in buona parte autori da specchietto per le allodole… come il regista di birth… voi giovani cinefili ci andate a nozze… se poi lo vedete a venezia… wow!!!!
uff.
devo ancora riuscire a vederlo ç_ç
Misato-san
in giro c’è di meglio, ma anche decisamente di peggio