The descent – Discesa nelle tenebre (The descent)
di Neil Marshall, 2005
"How do you give a lemon an orgasm? You tickle its citrus!"
"Che cosa fanno due agrumi da soli? Si mettono a limonare!"
Si era visto in Dog soldiers, che Marshall ci sa fare. Ci avevano avvertito, molti dei fortunati che l’hanno visto a Venezia, di stringere i denti. E qui non siamo di fronte solo ad un horror bello e spaventoso. The Descent, viaggio verticale, oscuro e rossosangue, in un abisso tutto interiore, è un’esplorazione completa e terrificante delle figure classiche del buio e del chiuso, e delle paure a loro annesse.
Certo, i mostri sono creaturine orripilanti con orecchie a punta, occhi spiritati e urli striduli: ma non c’è un momento in cui questa scelta si dimostri facile o ridicola. Perché quello che ci fa più paura non sono i "vampiri", dopotutto in preda ad una fame atavica. A spaventarci sono queste sei donne, fighe e sportive, che si spezzano le ossa e si fracassano contro le rocce, che prendono il piccone in mano e massacrano il nemico, che si riempiono di sangue, lottano nel sangue, ci fanno il bagno, la lotta, nel sangue, che si uniscono, si tradiscono, si vendicano. A spaventarci è che noi vediamo più di quanto loro non vedano. La nostra focale visiva è quella dei mostri.
L’incipit toglie il fiato: un vero incubo, rappresentato con una lucidità e un’impietosità impressionanti. E il finale non è da meno. Un film crudele e senza tregua, violento e sanguinario, misantropo più che meramente misogino, oscuro, tesissimo e allucinato. Un film che è riuscito a farmi fisicamente tremare, anche dopo la fine dei titoli di coda. Ben più che una conferma.
Al cinema c’era anche Infamous. Che ha gradito.
Bene.
Nel senso che sono d’accordo.
Oh, e finalmente uno che non cita il signor ex-hobbit So-io-chi che tutti nominano cone referente dei mostri delle caverne.
neanche io l’ho citato! neanche io l’ho citato!
“viaggio verticale, oscuro e rossosangue” , questa è bellissima, e rende parecchio
Andrea
@ohdaesu: secondo me non ci assomigliavano poi tanto. erano vampiri fotofobici.
@andrea: grazie. a me piace la stronzata della focale visiva.
E’ vero, neanche Andrea l’aveva citato.
Bravi tutti.
applausi e brividi a tutti!
ce devono mandà la Santanchè, a fare la speleologa coi cannibali.
vado a vederlo stasera!!! questa tua bella recensione m’invoglia ancora di più!!
Bel post, bravo.
(a me The Descent mi ha fatto impazzi’)
Sono uno dei fortunati ad averlo visto a Venezia, un film davvero ottimo senza dubbio.
eh, io sono partito da VE la mattina del giorno in cui era in programma… :’-(
visto ieri sera, mi è piaciuto tantissmo e mi ha fatto stare in angoscia tutto il tempo. finalmente un po’ di paura al cinema! promosso.
Elisaday
anche a me è piaciuto molto. se hai tempo dai uno sguardo al mio post sullo stesso tema. ciao
Ottimo film,davvero, però qualcuno mi da una chiave di interpretazione per il finale? perchè sinceramente mi ha lasciato un pò perplesso… si è sognata la fuga, mentre invece è ancora nella grotta tra i mostri? O forse non esiste nessun mostro ed è stata proprio lei ad uccidere tutti in preda a un raptus di follia?
il festival dello spoiler!
l’ho rivisto ieri… davvero tremendo. e con una vena sadica davvero geniale (specie nella parte finale).
Devo ancora vedere Descent che mi ispira, ma da appassionato di lupi mannari devo dissentire da Dog Soldiers, che dopo la scena iniziale, degrada progressivamente verso la demenzialità assoluta!!!