Hiena
di Grzegorz Lewandowski
Settimana della critica
Un horror polacco alla Settimana della Critica? Eh, sì. Purtroppo, sì. Il film di Lewandowski inizia pure bene, alternando il fascino infantile dello storytelling alla grigia e deprimente realtà da cui si vuole fuggire (mai sentita questa?), ma esaurisce il suo potenziale dopo una decina o una quindicina di minuti al massimo. Da lì in poi, gli tocca ripetersi fino alla nausea. La storia e il tono si rifanno alle favole tradizionali e all’horror occidentale, ma invece di riproporne la linearità si confonde tutto con una trama ellittica: tra immaginazione, paranoie, e provocazioni narrative fini a se stesse, non si capisce un’acca. A meno di concentrarsi bene, ma via, chi ce lo fa fare?
Però: ex-aequo con la geniale scena della ciotola di Kurosawa, la scena del caffé vince il premio come "miglior trasalimento horrorifico collettivo" di Venezia 63.
dove diavolo è INLAND EMPIRE???
trino