Smiley face
di Gregg Araki, 2007
[Cannes a Milano 2007]
Vorrei limitarmi a dire che mi sono fatto alcune delle più grasse risate degli ultimi tempi, e invece ho la sensazione che ci sia sotto qualcosa di più: tutto sommato è una stoner comedy piuttosto tradizionale, e con tutti i crismi del suo genere. Ma Araki (pur su commissione) l’ha girata con un ritmo bizzarro e altalenante, con tocchi sperimentali innocui ma godibilissimi, e soprattutto l’ha infarcita di uno spirito caustico, causticissimo, che se non è usuale rispetto al suo cinema, è assolutamente personale.
Tornando alle questioni di fatto, Smiley face è un autentico Spasso con la Esse Maiuscola: la nostra adorata Anna Faris che si trascina – letteralmente – per Los Angeles in fattanza durissima per un’ora e mezza – e garantisco che la sua faccetta inebetita non annoia mai e vale da sola il prezzo del biglietto – sarebbe pure bastata: e invece c’è Adam Brody che fa il pusher coi rasta e dai modi gentili, c’è la geniale comparsata di Marion Ross, c’è un coinquilino nerdissimo che si fotte i teschi (sic), c’è un "doppio" monologo delirante con protagonista Un Certo Libro, e c’è la sequenza catartica – ancora con protagonista Un Certo Libro – più assurda e liberatoria che potessimo sperare.
uffa più postate questi film più la mia invidia continua a salire
e poi di spasso ci sarebbe proprio bisogno!
quella faccina fumante è impagabile
Tutto ciò mi rincuora. Mio fratello PMB m’aveva detto che era discretamente insostenibile! Ora, dopo le tue parole, gli darò una chance al caro Araki!
io – tra i due – mi fiderei di PMB…
(si sa, che io sono inattendibile)
uffa… io l’ho perso…
Mai riso così tanto al cienma(intendo ad alta voce!!!)
io concordo con kekkoz
anna faris è entusiasmante con quel faccino strafatto
non è un film minore di araki
è una geniale commedia di araki