Muukalainen (The visitor), di Jukka-Pekka Valkepää
Venezia 65, Giornate degli Autori
Come si sa, guardo con un certo interesse al cinema dei paesi nordici, e quella finlandese è forse la cinematografia su cui in questo periodo sono puntate meno luci: in questo caso però si rimane del tutto insoddisfatti. Il film di Valkepää è, a scanso di equivoci dovuti a un panino al tonno troppo pesante e divorato in fretta – perché in sala non si può mangiare, anche se è pieno di francesi con le patatine – la solita fuffa festivaliera di cui sono ricolme, spesso e volentieri, le sezioni collaterali. Di fronte al totale disinteresse del film in sé e alla noia davvero mortale che lo contraddistingue (The Visitor è talmente silenzioso e riflessivo che Tsai Ming-Liang al confronto sembra Bad Boys 2) persino la splendida fotografia – settore in cui lassù hanno sempre parecchie frecce da lanciare – risulta un mero calligrafismo. E ci vuole ben altro che il calligrafismo a tenermi sveglio dopo un panino così.
ma lo sai che a me non è dispiaciuto?