Questo piccolo grande amore
di Riccardo Donna, 2009
Ci sono molti motivi per cui mi sono sempre tenuto a debita distanza dai film romantici adolescenziali italiani, almeno da quando questo simil-genere è diventato una specie di impressionante sacca economica che sembra non conoscere fondo, sia nell’investimento che nei risultati. Questi motivi mi sono tornati tutti su, come un bel ruttone, durante la visione di questo film. Che ha una particolarità, rispetto al filone: il disco a cui è ispirato è uscito nel 1972, il che include nel target ideale del film non solo le coppie di adolescenti di oggi, ma anche, più curiosamente, coloro i quali lo erano negli anni ’70 – insomma, i nostri genitori. Ma sfido un adulto di oggi, o anche un post-adolescente (sui più giovani non mi pronuncio: probabilmente a loro questa roba va a genio così com’è) a riconoscersi in questo film così artificioso, patinato, mocciano e – soprattutto – involontariamente ridicolo.
Perché se non è una sorpresa che QPGA, pronto e cucinato per il solito acronimo di questa fava, sia un film furiosamente brutto, lo è, invece, che sia un film così paurosamente ridicolo. Il problema nasce dal progetto: un musical senza il musical. Le canzoni del disco sono infatti in sottofondo, e cantate da Baglioni stesso – con un nuovo orripilante arrangiamento – dialogano con la storia. Perché? Perché proporre un musical al pubblico italiano è troppo rischioso, da un punto di vista commerciale: le persone che si mettono a cantare da un momento all’altro sono ridicole agli occhi della massa (chiedete in giro), e lo dimostra il fatto che spesso, quando esce un musical da noi, in fase di promozione si nasconde in parte o del tutto la sua natura musicale.
Quello che se ne ricava è una prima parte in cui i personaggi dicono delle cose, e poi stanno zitti guardandosi negli occhi – impossibile non pensare alla gag di Boris sull’espressione basita: qui c’è basita, spavalda, intensa, basta – mentre Baglioni ci canta sotto la canzone di turno. Per non parlare poi di sequenze assolutamente incredibili, in-cre-di-bi-li, come quella della manifestazione iniziale (su cui si potrebbe scrivere un intero trattatello, e invito a farlo al più presto chi fosse così coraggioso da affrontare il film), o la pazzesca sequenza onirica di Io ti prendo come mia sposa che vorrebbe emulare Across the Universe (anvedi), o il bacio sul Tevere dato su una pedana girevole coi ballerini intorno, o molte altre che comunque non renderebbero l’idea raccontate a parole, e che trasformano la prima parte in una specie di paradiso del LOL, buono più per divertirsi a deriderlo tra amici o a immaginare di ridoppiarlo (ne verrrebbe fuori qualcosa di più sensato, a priori) che per una coppia romantica a San Valentino.
Poi, nella seconda metà, passato quel momento, ci si rende conto di che razza di roba ci si pari davanti, e ci si comincia a stufare davvero. E sarà un’attesa lunga.
Ogni tanto Riccardo Donna, soprattutto all’inizio, butta lì qualche ideuzza: una controsoggettiva di lui che corre, una plongée sugli studenti che protestano, roba così. Tanto non ho niente da perdere, dice. Perché il resto è, come da copione, basso mestiere televisivo in cui il lavoro tecnico è reso meno insostenibile soltanto perché, primo, non ha paura del kitsch e, secondo, se messo accanto a una sceneggiatura agghiacciante (di Ivan Cotroneo, peraltro: perché?), che lavora appositamente sui fianchi e sugli stinchi dei luoghi comuni più beceri, con un cinismo nella ricerca ossessiva della banalità più stordente che definire fastidioso è una gentilezza che gli concedo vista la professionale pervicacia con cui ha cercato di ammazzare i miei neuroni.
Ti sei preso una pallottola di PRIMA, giovane.
DPF
meglio o peggio di Jolly Blu?
lasciate stare across the universe…quello è un capolavoro non va accostato a questa feccia fecciosa della feccia!
-Alessia-
dio ce ne scampi!
ahah, Jolly Blu è un must!!!
Già è insopportabile il trailer, mi chiedo come hai resistito due ore davanti a questa feccia.
Crazy Simo
ma quando finiranno questi titoli? notte prima degli esami, questa notte è ancora nostra, ora questo….. il prossimo sarà quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla????
NON AVETE CAPITO NULLLLLLA.
PER ME E’ BELLISSIMO
avresti dovuto fare come lui: http://idiotaignorante.splinder.com/post/19810633#comment