Fired up, Will Gluck 2009

Fired Up
di Will Gluck, 2009

"Purtroppo è considerato più eterosessuale guardarsi tra maschi per determinare chi sta nel club dell’età puberale piuttosto che farsi circondare da ragazzine vestite attillate che fanno discorsi sulle loro relazioni presenti e passate."


"Screw football, let’s go cheer!"

Nicholas D’Agosto, Fired up

Partiamo dal presupposto che un film basato quasi completamente sul carisma dei suoi due protagonisti non può in alcun modo funzionare se tali protagonisti, di carisma, sono completamente privi. Questo è il caso di Fired up, opera prima dell’executive Gluck, bistrattatissima dalla critica americana, ed è allo stesso modo il caso di Nicholas D’Agosto, già visto in Heroes, che sembra un giovane Jim Carrey ma più sfigato e meno talentuoso, e di Eric Christian Olsen, via di mezzo tra Owen Wilson, Barney Stinson e un macaco. Il fatto che interpretino studenti di liceo nonostante siano nati rispettivamente nel 1980 e nel 1977 (!) non aiuta la credibilità del film. Se l’assunto del film è quello, assurdo, che due tipi così siano i due ragazzi più popolari della scuola, tutto il resto crolla intorno come un castello di carte. O no?

In ogni caso Fired up, pur essendo un film abbastanza brutto (davvero spiacevole per una buona metà, poi forse il cervello si adatta al contesto) è comunque un oggetto interessante: rappresenta un’inaspettata e violenta penetrazione del modello maschile del bro movie all’interno del filone tutto vaginale del cheerleading movie. Che nasce come sottoinsieme del high school movie ma che, finora, viveva di una sorta di incontaminata indipendenza sostenuta dalla popolarità dell’interminabile saga di Bring it on – da noi, Ragazze nel pallone. Non è un caso che la scena più bella del film sia ambientata proprio davanti a uno schermo che proietta Ragazze nel pallone – i cui dialoghi vengono recitati a memoria da centinaia di ragazze, come un mantra, o meglio come una preghiera pagana.*

Ma è l’unico momento davvero dissacrante e geniale di un film che, per il resto, procede per accumulo di situazioni ammiccanti ma "da bravi ragazzi", pruriginoso ma moralista insomma, "un film senza fuck", in tutti i sensi. Niente per cui arrabbiarsi, per carità: aiuta il film il fatto che da una trama simile non ci si poteva davvero aspettare di più e che i dialoghi, devo ammetterlo, sono trascinati da un senso dell’umorismo sciocchino ma consapevole dei propri limiti che mi ha trovato abbastanza partecipe. Ma non ditelo a nessuno.

*lo so benissimo che ho scritto un fracco di sciocchezze, ignoratemi.

7 Thoughts on “Fired up, Will Gluck 2009

  1. we are driving! we we are driving!

  2. sì, effettivamente we we are driving fa ridere ^^

  3. Citare gli Uochi Toki = meritare rispetto.

  4. utente anonimo on 4 giugno 2009 at 03:15 said:

    Nicholas D’Agosto ha interpretato il ragazzo volante della seconda stagione vero? In effetti sembra un pochettino fuori dal fiore dell’adolescenza…

    BOLZO

  5. utente anonimo on 4 giugno 2009 at 14:34 said:

    Eric Christian Olsen, via di mezzo tra Owen Wilson, Barney Stinson e un macaco…..

    super LoL

    Eazye

  6. utente anonimo on 4 giugno 2009 at 14:46 said:

    guarda che credo fosse.. “bring it on” quello con la Dunst….

    alfius

  7. sì un classico refuso – ho mescolato i titoli

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