Mystery Team
di Dan Eckman, 2009
Mystery Team è uno di quei film la cui genesi rischia di occupare gran parte di un post come questo. Quindi: ricominciamo da capo. Qualche anno fa tre ragazzi chiamati Dominic Dierkes, Donald Glover e DC Pierson si incontrano alla New York University e formano un trio comico chiamato Derrick Comedy. Come molti altri comici della loro generazione, presto o tardi cominciano a mettere qualche video su Youtube. Diventano un piccolo caso: milioni di visite, citazioni importanti. Nel 2009, il loro primo lungometraggio arriva al Sundance. Qualche mese più tardi Glover entra nel cast di una delle serie migliori della stagione (Community, su NBC).
Il loro primo lungometraggio si intitola, appunto, Mystery Team: i protagonisti sono tre studenti dell’ultimo anno delle superiori che, durante l’infanzia, si sono fatti conoscere nel loro vicinato come "investigatori privati" con il nomignolo di "mystery team", smascherando le angherie del bambino cattivo di turno e facendosi pagare in caramelle. Ma nonostante l’età avanzata, per via della fama conquistata e dell’amicizia esclusiva che li lega, i tre continuano a comportarsi come degli undicenni provetti – non dicono parolacce, e del sesso non conoscono nemmeno la teoria. Emarginati, come si può immaginare, dai loro coetanei, e a un passo dal college, i tre amici cercano un riscatto accettando un vero caso di omicidio.
Il meccanismo comico dell’intero film sta tutto qui: il mondo è filtrato attraverso lo sguardo candido dei tre eroi, che attraversano una provincia americana spaccata in due, tra colori pastello delle case e lo squallore violento che si cela dietro gli angoli delle strade, con un’ingenuità irreale e portata sempre all’eccesso. Una favola di formazione ribaltata in cui l’unico innesto è l’assoluta improponibilità dei corpi dei tre protagonisti e l’inadeguatezza sociale della loro mentalità "pura" in un mondo che sembra impazzito (ritratto con un gusto della violenza altrettanto infantile e naif) ma di cui i tre si accorgono a malapena, tutti presi dalla loro voglia, sostanzialmente inconscia, di essere bambini ancora per qualche giorno.
Per essere un film dalle risorse economiche e artistiche limitate, e dai production values molto ristretti, oltre che costruito indelebilmente sul modello frammentario della "sketch comedy" da cui i tre provengono, Mystery Team è dunque un film più interessante di quel che sembra. O meglio ancora: non è sciocco soltanto perché i suoi protagonisti sono sciocchi. E lo sono, estremamente. Semmai fatica un po’ a tenersi in piedi per più di cento (troppi) minuti, ed è modellato su tre personaggi dalla personalità limitata, ma i dialoghi sono scritti con divertito talento, e la sceneggiatura regala una serie di piccoli ritratti azzeccati, spesso davvero cattivi e impietosi – altre volte invece mettendoci il cuore, che non guasta. Insomma, si fa voler bene.
ma c'è un'uscita del DVD Region 2 in vista?
per ora non credo, purtroppo.
Dove sono i pregiudizi di questo week enddddddd!!!!!!!!
Sono su Friday Prejudice!
Mi sono solo dimenticato la cover.
Grazie, visti.