All’interno dell’inarrestabile trend-invasione dei film e delle serie tv sui vampiri (o con i vampiri dentro), Suck non si distingue sicuramente per le sue ambizioni di mercato: scritto, diretto e interpretato da un attore comico semisconosciuto al di fuori dei confini del Canada, il film è una piccola commedia horror con un’attitudine da musical rock, tutta basata sulla metafora del vampirimo come “selling out” discografico (simile a quella di Jennifer’s Body, se vogliamo: non certo una delle più pregnanti), caratterizzata da un’umorismo sciocco e non troppo originale e da una messa in scena scombiccherata che, a modo suo, diciamola tutta, fa anche simpatia.
Di fatto, l’unico motivo di vero interesse in Suck è la partecipazione di alcuni celeberrimi musicisti, che regalano infatti i momenti migliori del film: Moby è un metallaro di nome Beef che lancia pezzi di carne cruda dal palco e chiama il suo pisello “Baby Beef”, Iggy Pop è un saggio produttore che si pruduce in perle tipo “let me tell you what I’ve learned in my many travels: always use a condom, and never trust a goddamn vampire”, Alice Cooper è un temibile e potentissimo vampiro che (a me) ricorda morbosamente il Dream del Sandman di Gaiman, e c’è anche Henry Rollins che fa Henry Rollins. Tutti e quattro fanno una fine ingloriosa: halleluja. Il resto del film, a parte qualche gag (la vampira che succhia il sangue di un impiegato un po’ nerd con una cannuccia e poi, sgamata, dice “it’s not what it looks like”) è abbastanza dimenticabile. Per tacere delle canzoni.
Assolutamente geniale, invece, l’idea di utilizzare per un flashback di Malcolm McDowell (sì, c’è anche lui, nel ruolo di un cacciatore di vampiri per vendetta con la benda nera da pirata sull’occhio; e non vi ho ancora detto che si chiama Eddie Van Helsing) alcune scene appositamente rimontate di un film del 1973, nello specifico O Lucky Man! di Lindsay Anderson. Gran bella trovata.
Non mi risulta sia prevista un’uscita italiana
my dick
“scritto, diretto e interpretato da un attore comico semisconosciuto al di fuori dei confini del Canada”
Ma, fatemi capire, l’unico film coi vampiri che non hanno portato al cinema in italia per fare soldi a casaccio sull’onda twilight è thirst? E che cazzo.
In realtà questo non credo proprio che esca in Italia (anzi adesso aggiungo una postilla per la precisione) ma sul “che cazzo” siamo perfettamente d’accordo.
Sul “che cazzo” io sarò sempre d’accordo.
(perdonatemi ma non ho resistito ed è il primo giorno d’autunno)
Il fatto ci sia Jessica Paré è un grosso incentivo alla visione, ho appena finito The Beautiful Girls di Mad Men e credo proprio d’essermi innamorato…