The Innkeepers
di Ti West, 2011
Dopo il formidabile The House of the Devil, con cui un paio di anni prima si è guadagnato (meritevolmente) un buon numero di fan, Ti West conferma il suo talento scrivendo, dirigendo e montando un nuovo horror “d’altri tempi”: questa volta non si tratta di una replica citazionista dello stile del passato, ma si respira ugualmente un’aria piacevolmente retrò, dall’ambientazione in un hotel infestato dai fantasmi al personaggio della sensitiva interpretato da Kelly McGillis. Difficile immaginare due film più distanti (ardito paragone: dal Tobe Hooper di Non aprite quella porta al Tobe Hooper di Poltergeist?) ma la mano è la stessa e si vede: West alleggerisce moltissimo la materia, rinunciando alla violenza e dirigendo i due attori protagonisti quasi come in una commedia (Sara Paxton è perfetta, una bellissima scoperta), ma ancora una volta si diverte come un matto a giocare con le pause e con le attese (di fatto, non facendo succedere quasi nulla per gran parte del film) e a usare come perno anche narrativo della tensione l’audio, i rumori e gli scricchiolii dell’albergo stregato. Una scelta che sembrerebbe quasi in linea con le recenti tendenze finto-amatoriali, se non fosse che West non lascia nulla al caso ed è davvero bravo da paura: nella scelta delle inquadrature, dei movimenti di macchina, nella gestione dell’unità di luogo e tempo, mostra una grazia e una precisione inaspettate. Si perde forse l’impatto del precedente, e forse non accade nulla che non abbiate visto decine di volte in decine di film, ma The Innkeepers non ha nulla da rimproverarsi: è un film di fantasmi piccolo ma impeccabile, divertentissimo ma crudele, in ogni caso una bella spanna sopra la media del cinema horror odierno.
Il film esce in sala negli states con una distribuzione “limited” il prossimo weekend, ma è stato disponibile online on demand già a partire da dicembre 2011.
Non mi risulta sia prevista un’uscita italiana in sala.