Il ritorno del re


Bene, dopo tre post semi-inutili che non leggerà mai nessuno perché quei pochi che visitano questo blog saranno intenti a criticare il mio entusiasmo per Mr. Jackson, ecco il momento di parlare del ritorno del re.


Prima di tutto, io non sono un tolkeniano, nessuno nella mia adolescenza mi ha mai introdotto o spinto a leggere il libro di Tolkien, e quindi il mio giudizio è meramente cinematografico. Anche se conosco diversi Tolkeniani che sono entusiasti quanto me.


Secondo, non concepisco il dire “questo è meglio, questo è peggio degli altri due”, perché il Signore degli Anelli è un film solo, concepito e soprattutto prodotto come tale. Quindi quel tipo di discorsi cade senza pietà: sarei costretto a dire: sono tutti e tre sullo stesso livello.


Quindi il giudizio dovrebbe andare, finalmente, dopo due anni di attesa, all’intera trilogia, non al terzo film. Questa mastodontica opera mediatica è però qualcosa di così grande e imponente che non mi azzardo a scriverne, con il rischio di uscirne fuori con un saggio (e ci metterei tutta la giornata, perdendo un pomeriggio di studio). Coniugare una tale perferzione visiva con una simile portata emozionale, che rende il film una vera e propria esperienza multisensoriale, è impagabile, e merita ogni vetta.


Chi volesse semplicemente un giudizio numerico sul film, è quello postato su cinebloggers: 5 su 5, senza ombra di dubbio.

17 Thoughts on “

  1. mi piace il tuo blog.

  2. grazie – la lista non è completa, ma poi sarebbero troppi…

  3. utente anonimo on 26 gennaio 2004 at 16:21 said:

    Grande film, soprattutto nella scena in cui l’elfo fighetto disintegra l’elefante.

  4. Sono d’accordo sul fatto che il film è uno. Però credo anche che mantenga un certo principio partitivo: come il libro.

  5. mi piace la definizione di legolas come “elfo fighetto” – in realtà è talmente figo che mina la mia pur concretissima eterosessualità

  6. Condivido il tuo entusiasmo. E’ vero che si tratta di un unico film, ma non ti nascondo che il secondo non mi aveva travolto come il primo e l’ultimo, probabilmente anche per via dei tagli che erano stati fatti e che ho recuperato vedendo l’extended version (che infatti mi è piaciuta molto di più)

  7. purtroppo non ho ancora visto l’extended del secondo, ma quella del primo non aveva mutato di molto il mio già alto entusiasmo – l’extended del terzo sarà sicuramente magnifica… pare un’ora in più…

  8. utente anonimo on 26 gennaio 2004 at 18:28 said:

    perdere un pomeriggio di studio?magari…

  9. Lillo, hai ragione, però firmati, crisco!
    (ah, l’autoreferenzialità…)

  10. Ho voluto ricambiare la visita … io sono tra quelli che te chiami “tolkieniani”, nel senso che ho letto il libro (prima che uscisse il film!!!), mi è piaciuto e ho deciso che se tanti si appassionano al calcio, alla playstation, alla discoteca, alle collezioni di ossa di dinosauro, io volevo diventare un’appassionata di fantasy, in particolar modo di Tolkien. Tutto questo sproloquio solo x dire che IL RITORNO DEL RE mi è piaciuto tantissimo, e che avendolo visto soltanto 3 ore fa ancora non me la sento di fare commenti, magari se ripassi dal mio blog tra qualche giorno (anche se torni a trovarmi più spesso nn mi dipiace eh?:P) ne riparliamo …. un bacio!!

    PS: lo so che nn si legge una cippa, così solo chi è veramente interessato si avventura a leggere tutto:P

  11. sono Melkisedek (ti ricordi di me?)
    hai ragione, il commento andrebbe fatto sulla trilogia completa, e non solo su un episodio ed è quello che voglio fare, il film parte benissimo, ogni scena sale fino a travolgere lo spettatore, per poi dargli respiro per poi toglierlo, etc, fino alle ultime tre ore (circa), quando invece, lo spettatore guarda fisso lo schermo respirando regolarmente come un bimbo sano.. guardandolo come un film intero, mi sembra un libro di stephen king, bello finchè non si arriva alla fine..

  12. il film è stupendo, fedele e commovente, ma sicuramente il libro ha quel qualcosa in più che….

  13. Ti ricambio la visita e ti lascio il mio commento sul film che ho visto recentemente.Io ho letto il libro qualche anno fa e come succede leggendo i libri ti crei un’immagine dei personaggi e degli ambienti tutta tua a cui spesso il film non corrisponde.In questo caso ambientazioni spettacolari e personaggi non tutti azzeccati (intendo rispetto al libro). Il film è comunque eccezionale sono riuscita a vederli tutti e tre senza addormentarmi nonostante la lunghezza.Io sono fan sia del Signore degli Anelli che di Harry Potter. Quindi aspetto i film sempre con ansia. Ora attendo il 4° di harry potter. ciao da trinity73

  14. Tolkin è stato un pioniere. Ha dato il via ad un genere spesso bistrattato e considerato di serie b (anche se ci sarebbe molto da parlare sulle opere letterarie e cinimatografie di serie B e A) vincendo una sfida difficile. Jackson ha preso quell’opera monumentale e ne ha creata un’altra con un operazione altrattanto coraggiosa. Giusti, giustissimi gli oscar al signore del re perchè lì terminava davvero il film. Darei qualunque cosa per poter far parte di un progetto così grande ed ambizioso. Penso a tutta la troupe, agli attori, alle comparse, vivranno tutta la loro vita con la sensazione di aver partecipato a qualcosa di sensazionale.
    Unico rammarico, l’oscar a Gollum come miglior attore non protagonista, una delle migliori prestazioni mai viste.
    Ciao Wraftlock

  15. Semlicemente il film che regna nel vasto mondo cinematografico, 10 su 10 questo e’ il mio voto!

  16. Zero su Millemila è il mio giudizio.

    Parlo dell’intera trilogia perchè spezzattare LOTR è inutile, come fa fare una recensione sul primo capitolo dei promessi sposi.

    Palloso fino all’inverosimile, brutto mal fatto e mal recitato, non coglie quel (poco a mio parere) che c’è di salvabile nei romanzi e lo racconta con la tecnica della cinepattonata battagliera hollywoodiana. Mi veniva da dormire.

    Avessi dovuto fare io un film sul libro di tolkien (chiamarlo “capolavoro” è un insulto per i veri capolavori letterari altrochè…) avrei scelto la forma più adatta a quel genere di testo: il musical, magari celtico popolare stile “Lord of the Dance”.

    E, premetto, non è CERTO il mio genere preferito, ma ben si adatta alla materia e alle (numerosissime!) canzoni nel testo delle quali non v’è traccia al cinema.

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