Fuori Orario – s(Tat…

Fuori Orario – s(Tati) spaziali del riso – Lesson three


Giorno di festa


Si conclude così il mio breve ma intenso viaggio nel cinema di Jacques Tati. Confermo la mia scelta precedente: a mio avviso (bisogna sempre dirlo, altrimenti ci sono i troll che ti accusano di spocchia) Le vacanze di Monsieur Hulot è il migliore dei tre film trasmessi venerdì notte da Fuori Orario.


Giorno di festa è quello che mi è piaciuto meno. Questo non vuol dire che sia un brutto film, o mediocre. C’è già, in nuce, una sorsata di quello che sarà il Tati più maturo, il conflitto vecchio/nuovo, campagna/città, tradizione/tecnologia. E c’è già il suo stile inconfondibile. Ma, come spesso accade nelle opere prime, lo stile è grezzo e non ancora limato, e l’interesse è solo il cosa e non ancora il come.


E’ un film quadripartito: i preparativi della festa; la festa; la notte tempestosa del postino Francois; il giro all’americana. Ed è proprio questa scena il punto più alto del film, proprio perché tutti i momenti precedenti servono come riscaldamento di un lunghissimo (e celeberrimo) gag*, in cui Tati si dimostra, già al primo film, un genio comico all’altezza di miti come Lloyd o Keaton, per la mimica, la prossemica, e la soave poeticità che pervade il suo cinema. Un cinema che, va comunque detto, non sarebbe sopravvissuto ai tempi, legato com’era Tati al suo innato campanilismo e all’amore che aveva per la campagna francese, e le vecchine gobbe, e i compaesani strabici, e le donzelle innocenti che si innamoravano dello squallido cow-boy circense.


*sì, gag è un termine maschile

12 Thoughts on “Fuori Orario – s(Tat…

  1. complimenti anche te: buona analisi filmica, ottimi i registi prediletti :-)
    contraccambio sicuramente il link .

  2. intanto io ti linko

  3. (chissa’ perche’ mi viene anonimo)…. grazie x il commento e per il link… Io purtroppo non capisco assolutamente nulla di cinema…. Sono ferma ai 5/6 anni d’eta… bello e brutto, divertente o noioso sono il massimo dei miei commenti hehhe chissa, magari m’insegni qualcosa….. a presto, bacio eli.

  4. utente anonimo on 16 febbraio 2004 at 18:01 said:

    Gag,nel dizionario, è un termine maschile ma,nell’uso corrente, si utilizza al femminile, persino all’università,fra il fior fiore dei docenti del dams di bologna. vedrai che,fra qualche anno, il garzanti comprenderà anche il suo uso al femminile

  5. a me la questione del gag maschile l’ha proprio insegnata un professore del dams…

  6. Si può stimare Tati (regista e mimo-attore) ma non amarlo? Non riesco ad essere emotivamente coinvolto.Riesco a sorridere a delle gag (o dei gag, o dei gags?),ma trovo tutto così banale.Vorrei aprire una discussione con te,giovane cinefilo,visto che hai gli strumenti(frequenti il Dams,vero?) per analizzare compiutamente un film.

  7. caro final cut, come puoi leggere nella colonnina di destra, non frequento propriamente il dams, ma sono laureato in scienze della comunicazione. anche se adesso sono iscritto a una specialistica gestita dal muspe (cioè il dipartimento di spettacolo, cioè il dipartimento che gestisce il dams) – comunque capisco che si possa non amare Tati, a dir la verità Giorno di Festa non l’ho amato, ma ho trovato “Le Vacanze” davvero straordinario

  8. Mi perdoni dr.giovane cinefilo.Citandola:”.. Non distrugge, Tati, piuttosto sottolinea l’assurdità delle convenzioni…”.
    Seriamente (si fa per dire) vorrei comprendere cosa ha amato de “le vacanze…”,senza arrivare alla recensione.Mi interessa capire quali sono stati i sentimenti che ha provato durante la visione.Spesso per recensire un film mi affido alle sensazioni cutanee ma è un modo forse poco professionale e sicuramente soggettivo.Su quali basi valuta un film?

  9. final cut, ma perché mi dai del lei? mah… io risponderei anche (dopo aver capito cosa mi hai chiesto) ma prima vorrei capire se sei sarcastico, tutto qui.

  10. 60% sarcasmo 40%idiozia (la mia,ovviamente).La domanda credo sia chiara.Banalmente,cosa ti è piaciuto del film? Su quali basi valuti un film?

  11. nell’ordine: su basi 1 emozionali, 2 tecniche, 3 estetiche (ma do importanza a tutte e tre le cose, ovviamente) – “le vacanze”, come tra l’altro ho scritto nel post (e ora quindi semplifico) è 1 divertente, 2 strutturalmente geniale, 3 “bello da vedere” – tutto qui

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