Regalo di natale


Non amo particolarmente il cinema di Avati, ma ho voglia di vedere La rivincita di natale e così ho fatto in modo di recuperare il suo antecedente. Tutto qui.


Regalo di natale è in fondo un film degli anni ’80 sugli anni ’80. Frammentandola in quattro volti e quattro voci, ci parla dell’Italia di quegli anni, e della perdita dell’innocenza di un intero paese (quei flashback onirici mostrano un passato quasi sognato) che si riflette poi nella disgregazione dei rapporti umani. Non da poco l’intenzione di Avati di tracciare il profilo di una generazione di falliti, tentato dal patetismo ma sfiorandolo appena, e frenandolo col cinismo, con la nostalgia (l’unica salvezza concessa ai personaggi) e con un finale di rara cattiveria.


Abatantuono è straordinario, Haber è insopportabile, Delle Piane è Delle Piane.

7 Thoughts on “

  1. mi era piaciuto tanto questo film…

  2. utente anonimo on 20 maggio 2004 at 20:18 said:

    delle piane è una merda.si atteggia troppo. lillo

  3. infatti il mio “delle piane è delle piane” significava “se ti piace delle piane, è lui, perché è sempre uguale, o lo ami o lo odi”. a me personalmente non fa impazzire.

  4. io ho visto solo l’originale degli anni ’80.Film medio.Delle Piane è un attore che deve molto ad Avati.Lo trovo troppo monocorde (termine che ho letto molte volte e di cui ignoro il significato).Meglio,allora i suoi horror.

  5. Hai fatto benissimo a vderli entrambi. Sono due film straordinari. E se ci pensi la storia non e’ granche’. Insomma si parla di una partita a poker e poi della sua rivincita. Ma la recitazione…sono tutti perfetti nel loro ruolo, Haber rende benissimo l’idea del cane umiliato pronto a mordere.

  6. in realtà per ora ho visto solo il primo, ma quando mi capita vedrò il secondo.. baci e grazie!

  7. Delle Piane é bravissimo.. e infatti si é meritato il premio a venezia.. Anche a me non piace, ma qui recita davvero bene.

    Non credo sia SOLO un film sugli anni 80 – é anche un film sull’amicizia (forma particolare di amore) e sull’amore e sul tradimento.. e sul gioco. Che non é solo metafora. O mezzo. Ma impietosa condizione.

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