Il tempo dei lupi
L’abbiamo aspettato un po’ troppo, poi è arrivato, ma non se ne è accorto nessuno. Abbiamo già dimenticato Haneke?
Si comincia con un’intrusione nel privato, nell’intimo, tema caro ad Haneke (Funny Games…). Ma poi, con la consueta fredda imprevedibilità (un colpo di fucile atteso e inatteso) ci troviamo catapultati in ben altro. Una dimensione pre-apocalittica, molto mitteleuropea perché basata su assunti hobbesiani, in cui si mostra una piccola umanità divorata (dall’alto ma soprattutto reciprocamente) dalla fine della società civile.
Un elemento del film che può (non necessariamente) irritare è il suo essere volutamente tronco, il suo essere senza capo né coda, come solo fosse una finestra su questa “fine del mondo”, un breve spaccato, un assunto esplicato e poi abbandonato lì, aperto alla nostra interpretazione. La presa di posizione sull’assenza di una strategia classica è comunque coraggiosa e assolutamente difendibile, ma forse nasconde una certa debolezza nell’impianto narrativo strutturale. Ciò nonostante, il finale-non-finale è bellissimo.
Non infastidisce invece l’assenza di una spiegazione razionale: il film crea angoscia e spinge alla riflessione sul presente, secondo un metodo ben oliato, proprio perché non ci dà delle coordinate (si parla di “città” e di “fuori dalla città”), nemmeno temporali (è come sospeso in un presente da incubo), e accenna solo i caratteri dei personaggi nei loro occhi, o sulle loro spalle disperate.
Forse imperfetto e minore, ma glaciale, sempre implacabile, e a tratti davvero straordinario.
lo sai che leggendo la tua recensione mi viene voglia di ritornare al cinema dopo un 15 anni? (mostre e festival esclusi,ovvio).”Ma poi, con la consueta fredda imprevedibilità (un colpo di fucile atteso e inatteso) ci troviamo catapultati in ben altro. Una dimensione pre-apocalittica, molto mitteleuropea perché basata su assunti hobbesiani, in cui si mostra una piccola umanità divorata (dall’alto ma soprattutto reciprocamente) dalla fine della società civile”.
Questo pezzo è straordinario…nel senso che và al di là dell’ordinaria comprensione! Sei definitivamente il mio erede!
cristo nicola, tu sai come mettere in imbarazzo le persone
imbarazzo?.Secondo D’Urso e Trentin (ignoravo la loro esistenza) una delle condizioni che deve essere presente perchè insorga l’imbarazzo è la presenza di un pubblico.Questo non mi sembra un luogo molto frequentato…
haneke… uhm… odio e amore. ero incerto se vedere questo film, ma dopo aver letto la tua recensione credo proprio che ci andrò, poi ti fo sapere…
b.t.w., grazie per il commento al mio post su metropolis, se ti capita di ripassare dal mio blog ti ho lasciato un piccolo indovinello
kekkoz! una piccola critica al tuo blog… con Mozilla non si legge una cippa!!! devo selezionare il testo per poterlo visualizzare… sgrunt è_é
8P
akiro: viste le molte proteste, cercherò di modificare i colori la settimana prossima
grazie kekk0z, sorry ma era giusto per semplificar la vita di milioni di persone ;P
ciau e ri-grazzzie!
ciao, ho appena finito di vedere questo Tempo dei lupi, ma devo dire che nonostante la mia stima x Haneke, le scene buie, mute, insensate, inspiegabili, noiose, ecc. sono veramente troppe… diciamo 1bel film, ma 1sceneggiatura idiota;;
Sto scoprendo solo ora haneke. Da vedere anche questo.