Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Premessa: non sono un lettore della saga della Rowling (perché tecnicamente non sono un lettore). Il mio giudizio si astiene da un impossibile confronto con il libro (bellissimo, pare).
The philosopher’s stone è a mio avviso uno dei migliori prodotti per ragazzi degli ultimi anni, divertente, fantasioso, con uno spirito al suo interno che mancava in questo macro-genere da molti anni. The chamber of secrets invece scontava il difetto di essere un racconto per iniziati, elittico e poco comprensibile ai più, e indeciso sulla strada (luminosa, dark, horror) da prendere.
Ora, lo dicono da ogni parte, e non posso che confermarlo: The prisoner of Azkaban è (quasi) senza ombra di dubbio il migliore dei tre. Sembra banale, ma è inevitabile. La ragione? Probabilmente è nella storia, che smette di percorrere il sentiero orizzontale dell’infanzia e si inerpica, in modo inevitabilmente verticale, sui percorsi dell’adolescenza. L’intreccio ha una forza tale che, per chi come me è ignorante in “potterismo”, può persino confondere le idee (come nella delirante sequenza delle rivelazioni nella torre).
Tematicamente è stabile e coerente: The prisoner of Azkaban è un film sulla paura. Non dico altro.
Ci sono altre ragioni. Per quanto mi riguarda, la sensazione più palpabile di meraviglia mi è stata donata dal giratempo, che applicato al cinema crea bellissimi e fantasmatici paradossi. Se non sapete cosa sia, non ve lo dico: vi rovinerebbe il finale (o meglio, i finali). Per non parlare delle interpretazioni degli adulti, con in testa un perfetto Gary Oldman.
Tra i meriti (è quello più importante, e quello che i più hanno sottolineato), c’è l’inclinazione gotica e dark scelta da Cuaron: talentuoso mestierante, non c’è che dire. Quell’inclinazione Columbus l’aveva lasciata decisamente in secondo piano. E così nel mondo del maghetto (meno insopportabile del solito) non c’è più un momento di pace: le stagioni dettate da un albero malefico, l’inganno necessario per godere delle meraviglie della magia, i viaggi (il pulman, davvero burtoniano, e il treno) irrimediabilmente rovinati dall’angoscia e dal pericolo, e persino la tradizionale partita di Quidditch è segnata dal temporale, fulmini e pioggia, la violenza della natura e della morte.
E sopra a tutto, l’incombenza del tradimento, della voglia di vendetta e di omicidio (l’infanzia finsice davvero qui), e dei terribili Dissennatori. Se, come ho già detto, The prisoner è un film sulla paura, è ovvio che faccia anche un po’ paura, no?
Fatto il misfatto.
ammazza che post lungo, signor Potter
è vero,x ora è il terzo è il migliore,ma avendo letto tutti 5 i libri ti posso assicurare ke i prossimi che usciranno saranno da togliere il fiato…le storie si fanno sempre più complicate e coinvolgenti…ne vremo delle belle..vingardio leviosa!!!
posso essere sincero? Questo template non mi piace.torna all’antico!!! Harry Potter è roba da bambini.
anche i goonies sono roba da bambini, ma… comunque guardalo. merita. non fare razzismo culturale sui prodotti di massa. non è tutto da buttare via.
a me i goonies piacciono tantissimo.Ricordo che quando il film uscì in sala (avevo 10 anni,mi pare) mi portarono a vederlo.Ma avevo 10 anni.Comunque non faccio “razzismo culturale sui prodotti di massa” (questa è una perla da conservare,dico sul serio,ma come ti vengono?).Scusa ma ora devo vedermi qualche film di Maya Deren…
Lara,puoi diventare la mia Pauline?
io credo ke Harry Potter nn sia roba da bambini,neanche i film d’animazione ke sono considerati film x bambini,in realtà nn lo sono…bella la foto all’inizio pensavo ti riferissi al film del pappagallo e mi stavo un po’ offendendo!!
lara io provoco perchè mi diverto.Se vai su questo blog,troverai un sacco di film per i tuoi gusti…
ho qualche possibilità di replicare questa scena con te ?
ke scena tenera…
anche io sono tenero…
meglio x te…sarà fortunata la tua futura fidanzata
perchè futura? Quella attuale non è fortunata?
sono d’accordo con il tuo commento al 90%: il primo erri potte era valido, il secondo ‘na schifezza, il terzo promette bene (almeno a giudicare dal libro che era ben scritto e molto avvincente). purtroppo però vedo che si fa confusione tra “film per bambini” e “film da bambini”. erri potte è sicuramente un “film da bambini”, mentre molti film di animazione (vedere sopra tutti “La città incantata”) sono “film per bambini”, nel senso che sebbene siano rivolti a un pubblico di bambini contengono significati che possono dire molto anche agli adulti.
number one: leggi la saga… se in versione cinematografica ti prende in quella cartacea sarai in adorazione…
per il resto… Columbus non era dark perche’ la trama (specie quella del primo) non era tale… e’ con POA che HP comincia a svelare la trama unitaria che da ora in poi lo caratterizzera’… e purtroppo in effetti la Stamberga Strillante non e’ una scena resa benissimo, perche’ gli intrecci tra i Marauders e la profezia non sono spiegati come si deve… ç_ç
spero, nonostante i problemi familiari, di riuscire a scriverne qualcosa quanto prima… da potteriana pero’ XD
Misato-san
Sì, se il film ti è piaciuto leggi i libri!!!Anche perchè il limite principale del terzo film è chiudere “un po’ frettolosamente”(lo so, è relativo, dato che il film dura più di due ore!!)senza spiegare cose importanti sia per gli sviluppi futuri sia per la comprensione di certe cose sui rapporti tra personaggi…
quando vedo così tanti commenti in una botta so che è nicola che ci prova con lara… dovreste aprire un blog tipo quello storico “amanti nel vento” e fare i piccioncini tra di voi eheheheh bellissima la foto da chungking express
io ci provo…. ma lei…per ora….chissa?….forse….in un futuro remoto….kekkoz aiutami tu!!!!
ovviamente d’accordo però ti consiglio anche io di dare una lettura al libro… aggiunge molti particolari che mancano nel film, rendendoli più chiari e approfondendo di più i personaggi
oddio.. mi sono scordato di firmare il post di prima
xel aka joji aka pensieriliberi
beh, ma è scontato che un libro approfondisca meglio di un film i personaggi… mh… forse ci sono delle eccezioni…
il problema cmq non direi che e’ nell’approfondimento ma nella comprensione… l’impressione, parlando con coloro che non hanno letto il libro, e’ che proprio non si capisca come mai il prigioniero di Azkaban si comporti in un certo modo…
Misato-san
“bellissimo” riferito al libro mi pare un p’ troppo… bello, soprattutto rispetto al primo che è una ciofeca 8 )
ah boh io non l’ho letto…
Azz… mi manca!in questo giro niente Moretto/Astra… pazienza!
T.
Io attendo il prossimo