Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera


E come se non bastasse il titolo italiano, mi diverto e posto quello originale: Bom yeoreum gaeul gyeoul geurigo bom.  Intuisco che Bom voglia dire Primavera. Che bello il coreano, eh?


Purtroppo, per la scarsa (diciamo nulla) distribuzione che i titoli coreani hanno in Italia, non avevo mai visto nessun film di Kim Ki-Duk, né Isle, né Bad guy, e via dicendo. Sapevo che questo era diverso, ma forse è una fortuna non aver visto altro per ora, perché ho potuto apprezzarlo per quel che è, e non relativamente. Il mio consiglio personale (e discutibile, ma non sono il solo a pensarla così) è: diffidate di chi ne parla male.


Dunque, bellissimo. Voglio esser banale: un viaggio calmo ma appassionante nelle stagioni della vita, mai rappacificato né sereno, ma con un invidiabile sguardo al futuro, e un senso dello scorrere del tempo che affascina e sconcerta, e che (nonostante le mie dubbie previsioni) non annoia. Stagione per stagione, dunque, il peccato e l’espiazione, l’abbandono e il ritorno, la vita e la morte.


Quattro stagioni, quattro sequenze. Primavera. Forse la sequenza meno significativa, ma in realtà funzionale ed essenziale per lo sviluppo narrativo a posteriori. Estate. La mia preferita, in assoluto: l’amore come scoperta della solitudine e del dolore. Autunno. Forse la più interessante, la più forte, la più contrastata e dolorosa: l’espiazione inevitabile, e il mondo esterno che non può interferire con essa. Inverno. Esteticamente splendida, fatta di corpi e silenzi, della riconquista dello spazio da parte del corpo, e dello sguardo negato di una madre. I colori esplodono nel bianco della neve e del ghiaccio, e si tirano le somme di tutta una vita, di tutte le stagioni.


E poi, ancora Primavera.

18 Thoughts on “

  1. ciao kekkoz, tutto o.k.? ho pubblicato la recensione di ladykillers, se ti va e hai tempo dacci un’occhiata. distinti saluti

  2. e poi, ancora estate…

  3. Ho capito, me lo vado a vedere

  4. Ti dirò la verità: Primavera mi ha colpito così fortemente che per metà di Estate ero troppo tubato per seguire bene l’azione. E’ quello il mio episodio preferito ;_;

  5. kekko,guarda che due film di kim sono stati trasmessi da poco su f.o. (l’isola e indirizzo sconosciuto).

  6. eh ma non è che io sono omnisciente, aspetterò la prossima, che devo farci…

  7. più che altro nei weekend ho spesso altro da fare – non prendo nemmeno in considerazione la tv – e mi sfuggono molte cose di FO

  8. grave kekkozzi ….grave,perdio!!!

    (da leggersi alla fantozzi)

  9. anche a me primavera m’era parsa un po’ così, insieme a estate un po’ scontata…. poi la violenza di autunno e la calma potenza di inverno mi hanno fatto ri-vedere tutto il film. magnifico.

  10. E ripetiamolo, che non fa mai male: diffidate dai preconcetti, questo non è affatto un film noioso!!
    Il miglior Kim Ki-duk? Forse! Maturo, commovente, rigoroso, senza quei compiacimenti un po’ troppo alla “artistoide sregolato” di opere pur belle come The Isle…

  11. Io invece l’ho visto così:

    Il piccolo monastero galleggia eremita sull’acqua tra le montagne. Un cane, un gallo, un gatto, un serpente ed infine una tartaruga si susseguono come le stagioni, con ritmi immutabili tracciando profondi solchi di gioia crudele, educazione rigida, rabbia omicida, dolore rigoroso e piacere ossessivo. Il titolo è circolare come la vita, vibrante come la sua scenografia acquatica e terrena. Un magistrale distacco partecipe ci racconta di un monaco ed il suo discepolo dagli sguardi imperturbabili ed i gesti asciutti che sanno creare un’aspra tensione sotterranea narrativa e visiva. Il regista Kim-Ki Duk non da risposte, ma dona solo profonde visioni, silenzi ascetici. Una storia Zen di cinque capitoli piena di trappole. Le stagioni non sono sfumate ma ben distanti, la storia non è atemporale ma ben collocata ai giorni nostri, la scena non è idilliaca e protetta dalla natura ma repressiva e violenta. Un particolare su tutti. La splendida inquadratura dei piedi che si accarezzano dopo aver consumato sesso.

  12. come non essere d’accordo? uno dei più bei film della passata stagione! a presto

  13. utente anonimo on 9 marzo 2005 at 23:04 said:

    Devi assolutamente vedere FERRO 3-LA CASA VUOTA, per me è il capolavoro di Kim Ki DUK

    ciao alex

    aleph5

  14. bellissimo, già.

  15. utente anonimo on 24 agosto 2005 at 17:37 said:

    non son riuscita a finirlo.

    Dio, pesante come pochi.

  16. utente anonimo on 20 gennaio 2006 at 01:44 said:

    e poi,ancora autunno…..

  17. Ciao complimenti per il blog. Anche io non avevo visto nulla di Kim ki-duk in precedenza e devo dire che mi ha sconvolto positivamente. Ti consiglio di vedere ferro 3 – La casa vuota, un altro film fantastico. Se ti piacciono i coreani come registi e cerchi qualcosa di diverso io ti consiglio Park Chan Wook ( Old Boy, Lady Vendetta e Mr Vedetta) ma soprattutto Wong Kar Wai (2046 e In the mood for love). Devo dire che in questi anni per me hanno dato lezioni di cinema a tutti gli americani. Scambieresti link? Se vuoi fai un giro nel nostro blog e lascia un commento se vuoi fare scambio link. Buona serata Dome & Edo

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

You can add images to your comment by clicking here.

Post Navigation