L’avventura


Posso dire una cosa? Non è che Antonioni mi faccia proprio impazzire… qualcuno si offende? Forse non lo conosco abbastanza bene per giudicarlo (e qui potrei lanciarmi un anatema anche da solo), ma ho l’impressione che sia un autore sopravvalutato. Ma forse lo è anche Fellini… esagero?


L’avventura è un caposaldo e un pilastro essenziale del cinema italiano. Il suo merito principale, e geniale, è quello di applicare al glaciale vuoto relazionale della borghesia una descrizione altrettanto fredda e distaccata, rilasciando sentimenti con parsimonia (forse solo nell’alba sullo scoglio di Liscabianca), giocando tutto sui silenzi, sui toni grigi e sui dubbi, e creando una sensazione diffusa di sospensione che è entrata nella leggenda. Sospensione dei sensi, del senso della vita, ma anche del tempo: il contrasto tra la sicilia post-bellica e la nascita della nuova borghesia.


Sono abbastanza conscio della sua importanza, e riconosco la sua grandezza. Forse non mi basta per non farmelo sembrare irrimediabilmente invecchiato (splendido restauro Mediaset a parte).

11 Thoughts on “

  1. Antonioni è indiscutibilmente uno dei più importanti autori del nostro cinema. A livello di gusto personale, non piace particolarmente neanche a me, ma alcuni suoi film sono irripetibili. L’Avventura è sicuramente uno di questi. Un altro che ti consiglio di vedere è Il Grido.

  2. infatti voglio vederlo, il grido. grazie.

  3. sono pienamente d’accordo con l82.ho visto tutti i suoi film e secondo me il grido è uno dei suoi film meno intellettualistici e più vicini ai gusti del popolo.comunque trovo fellini molto più sopravvalutato di antonioni,specialmente all’estero.ho visto tutti i suoi film meno la città delle donne.Gli hanno dato troppi oscar.comunque l’avventura non è assolutamente invecchiato (kekkoz che dici?).Lo sono deserto rosso,la notte,….almeno non mi ha dato questa impressione.Scusa ma ora mi fanno male i capelli.

  4. invecchiato nel senso che molti dialoghi e situazioni (penso ai festini da intellettuali)sono troppo contestualizzati e poco universali.L’avventura è una storia fuori dal tempo (e dallo spazio).

  5. frequentandoti mi hai contagiato…comincio a scrivere come te!!!

  6. (dal mio blog, 31 maggio, “la calma necessaria”)

    …una panchina, un vento forte che urla, una chiesa vuota, le foglie strozzate…

    P.S: i tempi musicali, l’ ironia sublime, il disincanto di Marcello, la leggerezza della giovane cameriera umbra…

    vabbè tutte cose scontate, in realtà è proprio l’ irresistibile musicalità di Fellini a conquistarmi…La Dolce Vita è amaro, ma è anche divertente come un gioco…l’ ironia che manca in molto cinema contemporaneo

  7. beh dai, kekkoz, è facile dire che è sopravvalutato. lo dicevano pure all’epoca, figurati che ci vuole a dirlo ora. ricordi gassman nel sorpasso? “antonioni? io c’ho dormito!” :-) io penso che sia un grande autore. il mio preferito è sempre blow up.

  8. Anonimo on 29 giugno 2004 at 13:20 said:

    in realtà ho sbagliato a scrivere che è sopravvalutato… diciamo che non mi soddisfa appieno. baci

  9. Anonimo on 30 giugno 2004 at 11:43 said:

    la trilogia dell’incomunicabilità (l’avventura, la notte, l’eclisse), rimane la più bella pagina di cinema italiano mai scritta. antonioni è più grande di fellini, de sica e visconti messi insieme (anche se visconti resta comunque grandissimo).

  10. Anonimo on 30 giugno 2004 at 12:36 said:

    vabbè. un bel de gustibus, comunque? :-)

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