Ebbro di donne e di pittura
Im Kwon-taek, grande vecchio del cinema coreano (un centinaio di film alle sue spalle – da noi, mai visto uno), si confronta, con grande sincerità e passione, con temi universali come il valore dell’arte. E lo fa con uno stile che appare davvero inusuale all’occhio occidentale (il lungo flashback della prima parte, fatto di flash veloci e imprendibili ellissi) e che nasconde una grande modernità all’interno di un affresco storico di grande fascino.
Chihwaseon è il ritratto di Jang Seung-up, pittore dissoluto (ma senza maledettismi), che vive la sua vita alla ricerca di uno stile che sia la sua identità, la sua libertà. E intorno a lui, accanto a lui, scorre la Storia del suo paese, la Corea, e i rapporti di potere in causa che interferiscono con la sua vita e la sua arte (da brivido la sequenza della negata paternità). Splendida l’interpretazione di Choi Min-sik.
A Venezia ci sarà l’ultimo film di Im Kwon-taek, Haryu insaeng. E’ nella mia wishlist.
mi sono laureato in cinema lo scorso mese al dams di bologna… è un piacere scoprire che esistono altri ragazzi che come me amano il cinema, quello vero! come vorrei accompagnarti a venezia… invidia invidia invidia!!!!!
Ciao! Volevo dirti che sto per cancellare il blog, per motivi che è un pò lungo spiegare qui. Credo comunque che tornerò sotto ‘nuova forma’. Intanto puoi togliermi dai links. Grazie e a presto!
ho visto “two sisters” ieri sera. aspetto un po’ a postare, come al solito ultimamente. comunque, per chi volesse un consiglio, mi è piaciuto molto. da vedere.
non posso crederci! io pensavo di iscrivermi ma so veramente poco! tu ke mi consigli? la specialistica è cinema tv e prod multimediale vero? ke figata! non mi era mai capitato di incontrare un collega in questo modo! bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
piacere mio! quindi dici ke merita? ci rifletto! ma in quanto ad orari e lezioni? sovrapposizioni e cose logistiche? gli esami sono impegnativi? scusa se ti stresso ma sei lunico che è dentro alla cosa e puo consigliarmi!
ciao kekkoz, ma davvero vai a venezia? invid, invid, io in tanti anni non ci sono mai riuscito (anche un po’ per via della mia agorafobia e pigrizia). dovevo andarci tre o 4 anni fa grazie a un gancio con la rivista duel, ma saltò tutto prima ancora di pensare “che figata”. bon voyage.