Meno boria, kekkoz, meno boria.

Mare dentro (Mar adentro)

di Alejandro Amenabar, Spagna

Venezia 61 Concorso

Io adoro Amenabar, e forse solo per quello (o per il sonno dell’altra sera) quest’ultimo film è una sonora delusione. D’accordo, è impeccabile, girato benissimo, ma di un’ordinarietà (e un pelo di ruffianeria) che mi ha irritato e annoiato, come un prodotto confezionato apposta per ricevere premi a frotte. Bardem non mi convince, niente da fare (e dal vivo sembra un animale). Le vette sono davvero poche, come i voli immaginari di Ramon, o la sua camminata sognata (ma a quel punto si richiama l’ultimo Bellocchio…), o un bellissimo flashback all’inizio. Se si fa finta che non sia un brutto segno per quel geniaccio di un faccia-da-topo, è un bel film: ma tutte quegli applausi (un quarto d’ora) e le lacrime di tutto il pubblico e le critiche entusiaste sono a mio avviso un po’ esagerate.

Vanity fair

di Mira nair, USA

Venezia 61 Concorso

L’adattamento della bravissima (almeno tecnicamente) Nair dell’opera di Thackeray inizia molto bene, ritmata commedia in costume, e finisce in modo solare e piacevolissimo. In mezzo, almeno un’ora di mortorio, che segue pedantemente le regole del genere e fa davvero fatica ad interessare. Troppo lungo, in ogni caso, dura non assopirsi. La Witherspoon, per essere del Tennessee, sfoggia un talento posh non da poco.

Un mundo menos peor

di Alejandro Agresti, Argentina

Venezia Orizzonti

Sono rimasto fuori, causa code chilometriche, dal film di Miyazaki (porca vacca) e ho ripiegato su Agresti, imbestialito, e senza aspettative. E invece ho trovato un’opera delicata, sincera, interpretata con garbo e talento, scritta molto bene, divertente, e infine abbastanza commovente da meritare un’applauso e una stretta di mano ad Agresti (molto commosso) e alla bravissima Monica Galan. Oh. La sezione orizzonti, insieme ovviamente alle Giornate degli Autori!, fanno parzialmente dimenticare i tanti problemi (orari, entrate, accrediti) di quest’edizione.

Some gossip…

Segnalo solo quattro chiacchiere con il mio talentuoso compaesano Stefano Cassetti (qui da noi alle Giornate per Il giorno del falco, che ho perso) e un passaggio in macchina (quasi sul mio piede) di Pacino e Irons. Il buon Johnny Depp (un cencio pallido) solo da molto lontano. Julie Depardieu è partita da poco, e ora qui da noi c’è ospite la bravissima e simpaticissima Lili Taylor: vado a pasteggiare. Che faticaccia, eh?

6 Thoughts on “

  1. Ciao kekkoz, ti ho mandato una mail, fammi sapere!

  2. kekkoz sei un mito! riesci ad aggiornare il blog persino dal casino della mostra! ma il film di placido faceva davvero così schifo?

  3. ciao kekkoz, ma di’ un po’, secondo te che cacchio ciavranno mai da dirsi tarantino e la busce’? secondo me lui ci prova…

  4. qui ce lo stiamo chiedendo da giorni. ma sono SEMPRE insieme. e insieme a Joe Dante. bah. che mondo.

  5. questo blog mi piace sempre di più…(eheheh)

  6. io sto ancora aspettando un bel post sui 2 Miike (Izo e Three… extremes) … ;)

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