The terminal

di Steven Spielberg, 2004

Dispiace un po’, a chi come me, non ha pregiudizi nei confronti dello zio Steven, e ama almeno la metà (se non di più) della sua filmografia, dire che Terminal è forse un film senza infamia e senza lode. Intendiamoci però: è proprio un bel film.

Impeccabile e riuscitissimo, impossibile da odiare e (quasi) da criticare: ma salta agli occhi che le premesse erano un po’ diverse. Lo spunto è davvero geniale: un uomo che si trova ad abitare il non-abitabile. A vivere insomma nel non-luogo per eccellenza, l’aereoporto (leggasi Marc Augé). Nel soggetto, di quel geniaccio di Niccol, era prevista forse un’immagine più critica dell’America e della sua politica sull’immigrazione, e più profondamente delle politiche interculturali nordamericane.

Il film invece si eleva a metafora solo in alcuni momenti, per lasciare spazio più che altro a un’elogio delle minoranze solidali e ad un’appiattimento notevole dei caratteri (soprattutto di Hanks e Tucci), anche se il personaggio della Zeta-Jones è interessante e complesso, e fa il paio con l’aereoporto JFK: mutevole e inesistente. La regia di Spielberg è, manco a dirlo, perfetta, anche se imbriglia più del solito il magnifico talento del fotografo Kaminski, lasciando l’espressione più ai volti e alle parola che alle luci, e pensando soprattutto a gestire quello spazio così limitato in modo eclettico, e per più di due ore: scommessa riuscita.

Insomma, anche se non è all’altezza di Prova a prendermi (quella sì, una meravigliosa metafora dell’america del novecento), il film scorre via come un buon bicchier d’acqua, lasciando solo allo spettatore la libertà di cogliere la profondità critica del progetto (come in quella malinconica frase finale nel taxi), ma rischiando che non esca affatto, e si assista a niente di più che una commedia sentimentale, anche se complessa e sfaccettata.

20 Thoughts on “

  1. devi vedere la terra dell’abbondanza e farmi una critica!!! (se l’hai già visto scusa non ho letto i post precedenti)

  2. purtroppo a venezia non sono riuscito a vederlo, se lo vedrò ne parlerò senza dubbio

  3. totalmente d’accordo con il tuo post.

    domanda: ho frainteso io qualche notizia, o anche Donnie Darko è stato presentato a Venezia?

  4. donnie darko è stato presentato a venezia, la proiezione ufficiale era alle 2 di notte (…) preceduta da una festa (pare fichissima) – l’ho perso, cmq

  5. “the terminal” mi sta sul culo sin dai trailers, quindi sì, si può dire che io parta con dei pregiudizi. ma le gambe della zeta jones, beh su quelle siamo tutti d’accordo: un capolavoro. comunque aspetto a parlare dopo che l’ho visto. ieri sera ho visto “le chiavi di casa” con conferenza del maestro amelio allegata.

  6. io “le chiavi di casa”, dopo la dormita veneziana, l’ho visto stasera. mi ci vuole una notte di sonno…

  7. Che blog meraviglioso!Ho letto la tua recensione tutta d’un fiato..veramente ricca.E’ uno dei prossimi film che andrò a vedere, il tanto discusso “The terminal”..vedremo se il nostro punto di vista coinciderà..^^noto che in qualche modo siamo colleghi..anche io sono iscritta a scienze e tecnologie della comunicazione e tra qualche anno(un paio) credo che mi specializzerò in critica cinematografica..perchè non linkarti,allora?!ciao!

  8. grazie della visita..un saluto..

  9. Medizine ‘p capra… Adoro questo film… l’espressione di Hanks smarrito tra l’indifferenza dei passeggeri in areoporto è magistrale!!! Ti linko…

  10. Grazie della visita: colgo subito il tuo invito … anche perchè ci hai azzecato: il cinema mi piace … ora sono un po’ presa, ma ti linko, cosi poi ti leggo con calma. Interessante il tuo posticino!! ^_^

    Buon pomeriggio!!! ^_^

    Freestyle

  11. Ciao Kekkoz.
    Anche a me piace molto andare al cinema e stare appiccicata allo schermo, confesso…anche per motivi di miopia (hai mai visto una talpa che ci vede?) e i miei amici mi seguono un po’ controvoglia lì davanti.
    Grazie della visita. Ciao

  12. Il film non l’ho visto, lo vedrò, lo apprezzerò perchè Spilberg io lo apprezzo a priori, per quello che mi ha regalato in questi anni (proprio in questi giorni mi sono nuovamente commosso con “la lista”) e perchè la sua regia raramente è poco meno che perfetta. Ad ogni modo, sfatiamo un mito, le talpe ci vedono benissimo!!

  13. Spielberg ovviamente…

  14. Discreto. La commedia leggera riesce abbastanza bene a Spielberg, è quando gioca a fare l’autore che è deleterio.

  15. a me piacque. :P

  16. ma anche a me, in fondo… (però…)

  17. ciao kekkoz, non ho capito bene se concordi con la mia recensione o meno; leggendo la tua in molti punti mi sembrano simili; e rispondo anche sulla retrospettiva a Venezia su Fulci che… attendo il tuo pronto riassunto!! byeeee

  18. la malinconica frase finale nel taxi da cui dovrebbe emergere la profondità critica del film è – perdonami caro – una roba vomitevole. così vomitevole che mi torna in mente e in pancia ogni volta che decido di farmi forza per scrivere un post su The Terminal per coglierne una certa prospettiva interessante. La frase torna, io spengo il pc e corro a vomitare.

  19. :-) che bello riaverti qui, trino

  20. Mi aspettavo qualcosina di meglio da Spielberg…! Devo rivederlo una seconda volta, forse cambio giudizio…!

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