Secret window
di David Koepp, 2004
Si vede da lontano che Koepp è uno sceneggiatore: il film è costruito in funzione dei 10 secondi finali (uno sberleffo prevedibile). E su quello, sulla coesione, non perde un colpo. Koepp è un buon scrittore, e non diciamo il contrario: infatti il film inizia molto bene, come fosse un bel racconto. Poi, si comincia a desiderare che il film finisca in fretta.
Lo scioglimento dell’enigma è anticipato volutamente, certo, ma la cosa non giova. Anche perché il cinema contemporaneo è ormai strapieno di simili "sorprese", e quella di Secret window non è di certo tra le più riuscite, e funziona solo sulla carta. Anche perché il regista non ha un briciolo di misura o rigore nell’utilizzo degli effetti speciali, che "staccano" dalla pellicola in modo abbastanza pacchiano e fastidioso, e ridicolizzano il pre-finale.
Cosa resta? Turturro che parla con l’accento del Mississipi: spassosissimo. Depp: bravo, ovviamente. Una sceneggiatura ben congegnata e piena di indizi, e un lavoro interessante sugli specchi e i vetri. E il piano-sequenza iniziale, da capogiro. Tutto qui. Da King, su temi ed atmosfere simili, Reiner aveva fatto di meglio: tanto vale recuperare Misery e lasciare stare le finestre segrete.
io sono un kinghiano DOC da almeno 20 anni e non mi sorprendo più delle pessime (mediocri,sufficienti..) trasposizioni dei suoi romanzi e racconti.Quello che difficilmente riesce a manifestarsi sul grande schermo è “lo spirito” di king,quello che è su carta ma che si perde su celluloide (i pensieri,il background dei personaggi,…).Non ho visto questo film e lo aspetterò come sempre in tv.Non servono gli effetti speciali nei film di king.Il terrore,quello vero,è dentro di noi e nelle nostre debolezze.Reiner,Darabont e pochi altri (cronenberg,tra i pochi) hanno rispettato il suo genio.
d’accordissimo con i tre nomi che hai citato – ma non ho sentito quel nome con la K… che non rispettandolo lo superò in volata…
non ci riesco…è più forte di me….forse K…..
Adoro per principio chi adora Lynch e Cronenberg.
Complimenti.
s.
starei ore a leggere le tue recensioni.
baci.
Pè.
grazie ragazzuoli. appena ho tempo vengo a trovarvi, siete due angioletti!
ho visto solo il primo uomo ragno..e mi è piaciuto molto. anzi, ormai l’ho visto troppe volte: in giugno/luglio casa mia è stata preda del periodo grease, e si è visto SOLO quello. agosto tempo dell’uomo ragno..e si è visto solo quello. la fortuna di avere fratelli piccoli è che certi film li saprai per sempre dalla prima battuta al the end. comunque sia, ho in programma la visione del sequel per sabato, pomeriggio o sera. ps. mi rispondi al post che ti ho lasciato su la passione?
baci,
Pè.
Spiderman2… visto ieri sera… meglio l’1, meno moralista, meno mieloso… ma per chi ama Peter Parker da quando era bambino (come me) si passa sopra sia all’eccesso di romanticismo, sia all’eccesso di americanismo.
swish swish… e aspettiamo il 3.
peperonica, scusa se non ti ho risposto ma non leggo quasi mai i commenti così vecchi… comunque capisco perfettamente il tuo discorso sulla forma… purtroppo io però sono convinto che la forma e il contenuto siano inscindibilmente legati da un punto di vista etico, e non riesco (e non credo sia del tutto giusto, o almeno non sempre, o almeno non x quel film ) a giudicare un film solo da un punto di vista emozionale. detto questo, la passione non mi è piaciuto nemmeno da quel punto di vista… ho risposto? un bacione.
risposto, certo! anche se continuo a non essere d’accordo..ma questo spero sia permesso.. :@) ovvero, penso che per alcuni film il giudizio principale sia da dare all’intento umano, prima che a quello tecnico..ovvio che poi chi se ne intende almeno un pochino sarà portato a farne una scissione, anzi a darne anche il famoso giudizio tecnico. vabbè, vedute diverse!
a presto!
P.
è il bello della dialettica, pepe! ciao