Spider-man 2

di Sam Raimi, 2004

C’è una montagna di ragioni per cui, a mio avviso, questo sequel supera il film precedente. Cercherò di essere breve, per quanto possibile. Sono solo opinioni, dopo tutto.

Prima di tutto, di vede ad ogni respiro, in ogni attimo del film, che quello che interessa a Raimi è il lato umano del supereroe. Ma questa è un’ovvietà, ed è un carattere insito nel fumetto stesso. Stupisce però positivamente il modo in cui il team di lavoro tiene fede a questa premessa, amplificando le insicurezze del primo capitolo, e mostrando un eroe scisso almeno quanto i suoi avversari, ricco di sfumature e di incertezze, aumentando la piacevole sensazione che si stia osservando un grande e spettacolare romanzo di formazione. Le sequenze d’azione, seppur perfette, sono meno presenti di quanto si possa immaginare, e destano più interesse quelle in cui viene fuori l’ottima sceneggiatura di Sargent, migliore di quella precedente di Koepp. E Tobey Maguire è nato per essere Peter Parker.

Secondo motivo, è la sequenza della metropolitana, e la sua conclusione. Il tema del sacrificio era già principale nel primo episodio (la necessaria manfrina su potere e responsabilità), e vista la ricorrenza biblica di questo tema (in un film assolutamente occidentale, come dev’essere), si ricorre a un’episodio evangelico (la deposizione del Cristo) per potenziare questo tema. E miracolosamente la suddetta scena della deposizione non è pacchiana né ridicola, ma è la più forte e commovente del film: quelle mani sul petto, quella delicatezza e riconoscenza negli sguardi. Da brividi.

La terza ragione ha un nome: Octopus. I cattivi dei fumetti sono personaggi difficili da portare sullo schermo (pensiamo ai disastri di Schumacher…), tanto più quelli dell’uomo-ragno. Raimi e compagnia-bella riescono a dare credibilità all’incredibile, non cercando la verosimiglianza (non sia mai!), ma quella psicologica, tratteggiando in modo davvero profondo (grazie anche al bravissimo, ma davvero bravissimo, Alfred Molina) e mostrando, ancora una volta, un uomo in preda ad un trasalimento tragico, vittima di un ybris scientifica.

Infine, Raimi. Qualcuno lo aveva accusato, ingiustamente, di aver abdicato la sua personalità creativa a favore del facile intrattenimento. Ora quelle voci potranno tacere? Basterebbe la scena dell’ospedale, in cui il suo giocoso background esce violentemente, e sembra di rivedere i suoi ormai preistorici esperimenti sul thrilling. Cosa bizzarra: un corto horror alla Raimi infilato in un film di Raimi. E ci sta un gran bene.

E chi crede che sia più consolatorio, più riconciliante del primo (forse solo per la commozione, e perché finalmente c’è spazio per un briciolo di felicità), ripensi bene alle sfumature del finale, allo sguardo attonito di Harry e a quello malinconico e rassegnato di Mary Jane. Eh sì, nel mondo sacrificale di questo splendido newyorkese in calzamaglia non c’è spazio per un vero happy ending. Solo una nuova apertura verso nuove responsabilità, nuovi conflitti (interni ed esterni), nuovi traumi che già stanno nascendo ed esploderanno (?) in un terzo episodio, si spera altrettando bello. Qui non si vede l’ora.

27 Thoughts on “

  1. ciao! non vedo l’ora di leggere questo post, ma aspetto domani sera, dopo che avremo visto il film!! bye da Imaginaria

  2. ima, non ho spoilerato, ma leggilo dopo comunque. ciao. – ciao goldmine

  3. dopo che ho letto questo post, mi è venuta voglia di rivederlo ;)
    tra l’altro, l’hai notata la solita berlina beige che appare in tutti i film di Raimi?
    e il povero Bruce Campbell ingrassato e imbolsito?
    Le autocitazioni sparse in tutto il film sono state una vera goduria…

  4. la scheda del cast di spider-man 2 è un casino. tipo: i due ragazzini nella metropolitana (bellissima scena madre, l’ho già detto) sono i fratellastri di Tobey Maguire. eheh.

  5. e che ne dici di The Penguin?

  6. ovviamente è subito dietro a joker…

  7. Il pinguino è sublime. Il Goblin miserrimo. Vedro com’è Octopus.

  8. miserrimo? nah. secondo me ci stava dentro…

  9. rinviando al mio prossimo trattatello-post sui cattivi da fumetto (invertendo la mitica teoria di Bill sugli eroi da fumetto), ribadisco: Defoe era abbastanza penoso, le sue convulsioni pseudo jeckilliane spente, il suo ruolo nello script pari solo ad un ostacolo anonimo generico e vago (per quanto pericolosissimo) funzionale all’edificante manfrina della crescita dell’eroe (dalle polluzioni sui grattacieli, alla consapevole sublimazione benefica).
    I cattivi di Burton sono su un altro pianeta.

  10. nessun commento al film, devo ancora vederlo. ma mi pare di averti lasciato un post sul primo, mi pare..o chissà dove! :) ammetto di aver dato la mia opinione su più di qualche tuo post. comunque sia, The dreamers l’hai visto? (se si allora sono orba, ho cercato mezz’ora sull’elenco a sinistra.) vorrei il tuo parere, visto che ne ho sentiti di discordanti.
    P.

  11. Sono sostanzialmente d’accordo con la tua recensione ( tranne che per la caratterizzazione del villans di turno, ma lo sai :) )

  12. lo vedrò… non lo vedrò…? chissà…
    tu ne scrivi un gran bene e la cosa mi fa pensare, amo Raimi e Spiderman mi preoccupa… Cmq vedrò di vederlo su grande schermo… cosa che non ho fatto col primo :-/

  13. …eh vabbè che?

  14. stasera lo vedrò. ho già iniziato il countdown… ancora dieci ore e trenta prima della visione.

  15. Non vedevo l’ora di leggere questo post!! Io ho visto il film domenica … ti dico che andrei a rivederlo anche stasera … sicuramente migliore del primo, sono soddisfatta di questo sequel, davero tanto! E tu scrivi davvero bene, analizzi in modo spettacolare! Complimenti! Passerò più spesso di qui!!! ^_^

    Buona giornata e serata!! ^_^

  16. io ed Ima andiamo stasera a vederloooooOOOO!!!
    non vedo l’ora!

    cmq dici “Prima di tutto, di vede ad ogni respiro, in ogni attimo del film, che quello che interessa a Raimi è il lato umano del supereroe.”

    e questo mi fa pensare ad unbreakable che, purtroppo, non ha avuto molto successo… ma che a me è piaciuto

  17. grazie per il “linkaggio”… reciproco!

  18. devo essere sincero?… secondo me alcune parti sono un pò troppo moralistiche, troppo americane…

  19. qualche risposta… peperonica: the dreamers l’ho visto nel 2003 (e quindi non c’è nel blog), comunque bellissimo – rat: buona visione – freestyle: grazie infinite – akiro: unbreakable è piaciuto molto anche a me (e a pochi altri, credo…) – orzowei: secondo me il distinguo importante è tra morale e moralistico… però si può discuterne…

  20. umbreakable e’ piaciuto anche a me.
    grazie per il link del cineraduno.

  21. non per far la conta dei fans, ma unbreakable è il miglior film dello sciamalaian – in più punti preconizzante (e superiore) al buon Spider-Man.

  22. ciao Kekkoz, visto, e che bella recensione che hai fatto! effettivamente ci fai notare alcuni riferimenti che ci erano sfuggiti, quello della deposizione del Cristo ad esempio.. io banalmente avevo pensato a un concerto Rock! e mi chiedevo .. ma non possono metterlo giù normalmente?!? invece adesso mi sfugge la scena dell’ospedale.. mi toccherà rivedere il film! concordo con Orzowei sul moralismo, forse qualche battuta in questo senso si poteva eliminare; bye a tutti
    Imaginaria

  23. condivido l’entusiasmo!

    Misato-san

  24. utente anonimo on 27 settembre 2004 at 12:02 said:

    bello…però dobbiamo discutere insieme di alcune scelte di Raimi, i miei spunti miglio vengono a quattrocchi…ah il caro hic et nunc.jillo

  25. condivido con te l’impressione che il sequel sia migliore del precedente (caso rarissimo credo), credo che si senta la collaborazione della marvel nel progetto, un buon incontro tra cinema e fumetto che fa ben sperare per i prossimi che saranno tantissimi Ciao

  26. Questo é uno di quei film ke mi ha emozionato un casino…! Troppo bello…io premetto ke sn propio un fans di spiderman…!

    W Spiderman e Mary Jane;-)

  27. Il primo risolveva dando molto meglio il senso che descrivi tu, questo invece cade nel shoap proprio nel finale: fine tensione; cmq attendo il 3°, credo in Raimi!

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