(tralasciamo ogni polemica sul titolo: si è già fatta…)

Eternal Sunshine of the Spotless Mind

(Se mi lasci ti cancello)


di Michel Gondry, 2004

"Joel, nascondimi nell’umiliazione!"

Il viaggio all’interno di un uomo, della sua mente addormentata. Joel è un uomo che cerca in tutti i modi di tenere vivo un ricordo. Il senso di colpa, la seconda occasione. Ma non solo. Alla visione unitaria del corpo (il corpo pieno, il cervello e il cuore) si sovrappone e si oppone una visione atomistica, se vogliamo informatica, per cui i ricordi sono particelle monadiche pronte ad essere rimosse.

Lo dico a scanso di equivoci: Eternal sunshine è un capolavoro. Il cult screenwriter Charlie Kaufman supera decisamente lo stupore neosurrealista di Essere John Malkovich e si innalza, raggiungendo una sorta di vetta poetica che non tocca solo il suo cinema ma anche l’intero cinema americano contemporaneo, imponendosi autorialmente per la ricerca estrema all’interno e all’esterno dei linguaggi che costituiscono il mezzo-cinema. Il suo è un cinema rischioso, ma pieno di coraggio e di vita, e che finalmente è maturo, liberato delle catene letterarie di Adaption.

I tempi narrativi: il mondo fuori dalla mente in "fase di candeggio" di Joel procede lineare, con i suoi traumi e le sue scoperte. Intanto, il mondo dentro la sua mente, dove si corre (letteralmente) a ritroso, con uno spirito random che spiazza (il complesso edipico/erotico infantile), mentre intorno (gli oggetti, gli individui, tocchi geniali come i titoli dei libri o le scritte) perde ogni sua forma e sparisce come risucchiato. L’azione del rimosso, "come una sbronza", colpisce l’individuo intaccando o cancellando i piccoli spunti. Ma sono proprio queste particelle di memoria, ricollegata al cuore da un filo preciso mai spezzato, a rendere tale un essere umano.

Basterebbe, per amare questo film, anche solo il lavoro che Michel Gondry fa sulle prolessi, distruggendo ogni statuto linguistico sul flashback, e ricreandone di nuovi, riuscendo a tradire le aspettative temporali del pubblico ma dandogli sempre precisi riferimenti che gli permettono di non perdersi tra le acque. I fiumi dell’infinita letizia sono perigliosi e ingrati solo in apparenza: sotto al delirio di superficie c’è una lucidità registica e narrativa che non ci si sarebbe aspettati da un regista di videoclip. E chiudendo il film senza deus ex machina, ma con ammirevole coerenza.

La condizione del corpo attoriale, poi: sgretolata. All’interno della mente di Joel "tutti sono lui", la Winslet è un fantasma, e molto di ciò a cui si assiste è una sorta di paradossale soliloquio. E più semplicemente, Gondry riesce in quello che già era riuscito a Jonze e Kaufman in Essere JM, ma lì solo per qualche istante: carpire in modo solido e visionario al tempo stesso "la natura stessa di cui sono fatti i sogni".

Questo film è stracolmo di spunti ed è di una complessità imbarazzante. Ma non vorrei strafare…

Ma non basta la ricerca kaufmaniana sui procedimenti narrativi (già presente in modo molto maturo nelle due collaborazioni con Jonze), e nemmeno quella gondryana sui canoni linguistici. Il motivo ultimo per cui questo film è un capolavoro, è che contiene ciò che nel Ladro di orchidee era tralasciato per eccesso di sceneggiatura, ciò che era solo tratteggiato, e calpestato dal simbolismo, in Essere John Malkovich: l’emozione.

L’esasperato romanticismo è così diretto, sincero e istintivo da essere inappellabilmente alternativo: al freddo e intellettualizzato rapporto di coppia post-alleniano così come alla carnale e (spesso) deficiente sessuofobia post-aids. L’amore in Eternal sunshine è invece inusuale, perché è accettazione, perché nasce dal dolore, dalla condivisione del male altrui, con una risata finale che è anche triste e malinconica, e con una lacrima che è anche liberatoria e piena di speranza, individuale e collettiva.

Lo ammetto: mi sono innamorato.

47 Thoughts on “

  1. come non darti ragione
    sabrina

  2. eh! eh! eh! sapevo che ti sarebbe piaciuto…. anche se secondo me essere jm ha qcsina in più… (forse proprio il finale, che in jm era una scena favolosa!)

  3. cmq le scene in cui sono bambini e quella in cui sono sul letto su quella spiaggia innevata (l’ho messa anche sul mio blog) m’han fatto venire la pelle d’oca!
    sai per caso chi canta quella struggente versione di i need your lovin’?

  4. credo che sia difficile non amare questo film. trovarlo brutto, davvero impossibile.

    snorky: la canzone non so di chi sia… su imdb non la segnala (come si chiama davvero?) – che dire della canzone di beck sui titoli di coda? stupenda. grande vecchio beck.

  5. adesso leggo tutto con calma, un attimo…

  6. speravo ti piacesse. ma non credevo lo avresti amato così tanto. meglio ^__^

    ieri ho visto the corporation. me lo sarei goduto di più se non fossi stato quasi ubriaco…comunque consigliato…

  7. giovedì lo vado a vedere, anche perchè “il ladro di orchidee” mi aveva entusiasmato. poi ti faccio sapere. ciao

  8. andrea: anch’io sapevo che mi sarebbe piaciuto, ma NON PENSAVO fosse COSI’ bello.

    leo: su adaption ho qualche riserva in più. troppo kaufman e poco jonze, in sostanza.

    rat: leggi leggi, ma vai a vederlo!

  9. e che mi dite delle iconcine qui a destra? vi garbano?

    stasera vedrò IN SALA (!) un film che desidero vedere da molto molto tempo… a domani, buona serata a tutti!

  10. alla faccia, sei anche un’estimatore di beck!!!!! io, a parte midnite vulture, li ho amati tutti: mutations è il mio preferito, odelay vien subito dopo…

  11. vado vederlo appena posso, sembra il film dell’anno. a me essere jm era piaciuto, ma forse non l’avevo apprezzato quanto valeva a causa della visione frettolosa e casuale. i video di gondry sono geniali (anche se nessuno pare aver capito la sua lezione, né raccolto la sua eredità. basta vedere i video di brand new, tutti sconsolatamente “artistici” e uguali). e poi kate winslet con i capelli blu… wow!

  12. quali iconine? intendi kitano e kurosawa (trono di sangue, se non sbaglio)?

  13. era trono di sangue, ne sono sicuro! ho riconosciuto i sopracciglioni della tipa!

  14. adesso che guardo meglio però no, non è lei. accidenti che figura.

  15. Sono Ran e Sonatine. perché Ran è in bianco e nero però?

  16. RAN è uno dei miei film preferiti. Ma volevo parlare di Eternal Sunshine.

    Mamma mia, pensavo che fosse una delle solite cotte di kekkoz :P invece… come faccio a raccontare quanto perfettamente sia stata raccontata l’essenza di una storia d’amore, PROPRIO grazie ad una struttura così frammentata, apparentemente illogica; ne esce un ritratto struggente ed amaro dell’amore, che risulta -e sfido chiunque a negarlo- una serie di gioie infinite e di errori inevitabili di cui siamo coscienti, e che anzi ci piace commettere.
    Un finale perfetto, aperto alla speranza, ma applicato con ironia devastante a una storia di cui sappiamo già come dovrà (potrà?) essere la conclusione. E se anche sarà, non si è potuto fare altrimenti…
    A tratti lancinante -esperienza personale, ricordi che non ho cancellato!- , consigliatissimo a tutti.

    Avevo trovato Essere JM un gioco intellettualoide che esauriva le sue idee nella prima metà, questo è tutta un’altra cosa.

    Due dubbi:
    1- Non ho riconosciuto Mark Ruffalo, ma qual era??
    2- NON LEGGETE OLTRE SE NON AVETE VISTO IL FILM! Non per essere iper-logico, ma la Clementine che dà appuntamento a lui sulla spiaggia, alla fine, è pur sempre nella mente di lui, no? Però si trovano davvero sulla spiaggia, cioè anche lei è andata all’appuntamento… ma noi in realtà non sappiamo cosa è successo nella mente DI LEI… lo intuiamo, OK, e poi lei è una presenza tanto forte nei ricordi di lui da dominarlo anche lì, OK, ma il fatto che lei gli dia addirittura appuntamento?!
    Non è una critica, eh…

  17. vabbé, però che era kurosawa almeno lo avevo capito… il b/n mi ha tratto in inganno.

  18. utente anonimo on 27 ottobre 2004 at 14:47 said:

    Mmm ciao ^_^,
    leggo da un po’ il tuo blog, lo trovo molto interessante e abbiamo gli stessi gusti! :D
    Non sono mai intervenuta, ma per questo film, insomma, vorrei commentare.
    Non sono una studiosa di cinema, per cui non posso fare un’analisi, ma e’ stato davvero bello, bello, bello! Mi e’ piaciuto tutto, la costruzione del film, cio’ che mi ha trasmesso, i diversi piani della storia, il soliloquio che si svolge nella testa del protagonista, l’interazione dei sentimenti …..sono soddisfatta!
    ciao paola :)

  19. non vale, io non so perdere!!!

  20. dai rattazzo rassegnati

  21. Grazie kek, ma nessuno ha cacato i miei due dubbi! Almeno il primo… ;_;

  22. 1 – mark ruffalo è stan. insomma, quello che si scopa kirsten durnst, my love.

    2 – SPOILER: quello che è accaduto a lei mentre cancellavano non lo sapremo mai, ma probabilmente qualcosa di simile. straordinaria idea.

  23. Mi ha fatto fremere ripensare alla parte in cui lui parlava con la sconosciuta Clem del suo diario bianco; vuoto, come la sua memoria, solo dopo una brutale estirpazione dei suoi pensieri (fogli)!
    E quando guardava le pagine strappate e pensava: “non mi ricordo di averlo fatto”… :°)

    Per ohdaesu e chi ha visto il finale…

    secondo me è facile intuire (e/o accettare) che entrambi, all’ultimo momento, nell’atto finale della cancellazione, si siano aggrappati al ricordo del luogo dove si sono incontrati per la prima volta… perché è la cosa più logica, alla fine.
    E romantica, ok.

    Kekkoz, non ci conosciamo per nulla, quindi te lo chiedo: risponderai alla mia domanda riferita al post di “primavera, estate, autunno..”?

  24. Grazie delle risposte, Kekko e Julie. Avete ragionissima.
    Voglio rivederlo.
    E consigliarlo.

    Piango ;___;

  25. utente anonimo on 28 ottobre 2004 at 13:42 said:

    che dire… faccio solo la piccola premessa che è l’augurio che il fulgor bruci con dentro tutti gli stronzi che lo intasano per ruminare pop corn,sparare cazzate e scambiare un film serio (“da lumiére”, così lo hanno definito 10 tamarri bolognesi) per Ace Ventura 3 (la polemica sui titoli italiani ingannatori e indecenti, ecc. ecc.).
    Passando a ben più alte vette, hai già detto troppo tu checco, quindi mi limiterò a due piccole riflessioni che mi ha suscitato questa meraviglia audiovisiva.
    La prima è la rappresentazione della memoria come sogno e viceversa… a mio avviso è qualcosa di straordinario, uno dei film rari che si avvicina, sul tema, alle vette del primo Resnais (anche per il discorso su analessi e prolessi, le punte di passato e le falde di presente di quel terribile folle pazzesco genio che è Gilles Deleuze [lo so, sono molto franzoso in questi momenti]). la memoria nel sogno e il sogno che crea una nuova memoria, un appuntamento alla spiaggia bianca di neve,il ricordo di un amore che vive nel corpo, nelle sensazioni, nell’istinto più che nel cervello (per caso due ore prima avevo visto Primo AMORE DI gARRONE E MI SONO RICORDATO DEL DISCORSO DI tREVISAN, iL CORPO E LA TESTA).
    la seconda osservazione riguarda la lucidità della struttura del film, un progetto che è tutto nella mente di kaufman e gondry, una mente a noi visibile come quella di Joel, perchè anche nell’inganno temporale (l’inizio non come flashback ma come flash forward) riesce a rivelarsi coerente, individuabile, e fa sì che il film ritorni su se stesso senza le forzature di tanto cinema moderno e senza risultare banale. non so come spiegarlo meglio, è una sensazione di coerenza strutturale che mi ha dato, il percepire un corpo intero pur spaziando soilo all’interno dell’infinità della mente.
    libero sfogo alla poesia, ordunque: le mie parole vorrebbero essere la rappresentazione tangibile di ciò che provo al ricordo, che dopo una notte già si confonde col sogno, e siamo a lottare per afferrare qualche piccolo frammento di realtà che come l’oro (sempre Primo Amore) rimane attaccato alle pareti. Enrico

  26. grande enrico: grazie grazie grazie.

    julie: ehm, non ho capito bene cosa intendevi. grazie del bel commento.

  27. julie ti ho risposto (forse fuori tema)

  28. non sappiamo della mente di lei, ma sappiamo che qualcosa, nonostante la bravura di Howard, e’ rimasto. E il lavoro dello sciocco Patrick ha aiutato una qualche sorta di rievocazione primordiale.

    Kekko, d’accordo su tutto. Mi sono innamorata anche io.

    Misato-san

  29. utente anonimo on 29 ottobre 2004 at 21:17 said:

    ho QUASI pianto ;,-)
    bellissimo, al + presto scriverò qualcosa….

  30. anch’io.

  31. Parlato con ragazzo americano.
    Affascinato dal film
    Inorridito alla traduzione del titolo.

  32. utente anonimo on 14 novembre 2004 at 18:11 said:

    Visto settimana scorsa. Il film è piaciuto anche a me. TM

  33. utente anonimo on 14 gennaio 2005 at 11:09 said:

    boh.. non so se qualcuno segua ancora questi commenti comunque vorrei spezzare una lancia in favore dell’attore protagnoista “jim Carrey” che secondo me ce la sta mettendo tutta per uscire dal ruolo di buffone di turno come molti lo ricordano per ace ventura o simili. Con questo film, man on the moon e truman show secondo me ha dato prova di saper essere più del semplice buffone.. insomma sa recitare.

  34. lo sapvo che l’avevi visto, ormai per cercare la recensione su un film che ho visto vengo direttamente qui :)

    per quanto può valere, me ne sono innamorata anche io

  35. mi sono innamorato anch’io – ed è stato un colpo di fulmine, al cinema. e noto che tanti altri bloggers lo hanno amato alla follia.

    credo che il grande merito nel film, come scrivi tu alla fine, stia proprio nel l’aver tramutato un pretesto quasi fantascientifico (la cancellazione della memoria) per farne tutt’altro, per volgere in realtà uno sguardo sull’intimità dell’Uomo e sul suo rapporto col Passato e coi ricordi (tematica, lo ammetto che mi tocca parecchio sul cuore). E la Winslet e Carrey sono davvero straordinari.

  36. Ho pianto in maniera imbarazzante. Non mi era mai capitato.

  37. anch’io come altri anche a distanza di tempo sento il bisogno di scrivere (a chi?) che questo è veramente un un gran bel film..che dire, sono felice di averlo visto..saluti

    P.s.:ormai sei il mio mereghetti junior..quando vedo un film vengo subito qua a vedere cosa ne pensi..cmq complimenti..

  38. Poche parole. Il film COLPISCE. E, con successive ripetute visioni, CRESCE.

    Dal punto di vista della sostanza dell’espressione.. come non definirlo c a p o la v o r o ?

    Ma riguardo alla forma… Beh: é un po’ il discorso inverso alla mia “critica” a Old dog. Qualcuno ha scritto in un commento che Eternal sunshine si avvicina, sul tema, alle vette del primo Resnais. D’ACCORDO.

    Sul tema.

    Ma una critica: é anche vero che ritorna su sé stesso senza le forzature di tanto cinema moderno, ma (sarà un mio difetto ma lo devo scrivere) non si può negare che il suo look da “shooter” NON é originale.

    Anche uno spot pubblicitario se vuole commuove. Non voglio fare del formalismo – né sto dicendo che Eternal sunshine é girato tutto come uno spot pubblicitario. Ripeto: CAPOLAVORO.

    Ma non cadiamo nemmeno nel contenutismo.

    Mi butto: mettiamo che l’avesse girato quel geniaccio sottovalutatissimo di Peter Weir (uno che da L’ultima onda a Picnic a Hanging Rock, da Fearless a Greencard, da Dead poet’s society a Truman show non mi ha mai deluso).. forse sarebbe stato PERFETTO anche dal punto di vista formale.

    E non mi sto riferendo a una grazia o a una compostezza eccelse, viscontiane. Parlo di qualcosa di un po’ più grezzo (o meno volutamente grezzo), meno modaiolo. Più unico.

    P.s. Ultimamente mi piace solo parlare di ciò che mi trova meno d’accordo. Ma – non fraintendermi, Kekkoz – sono a favore di questi film. Fanno bene alla vita. Fanno bene all’anima. Fanno bene anche al cinema.

    Vorrei solo che , visto che ne ho citato i registi, fossero anche meno “paraculi” come non lo sono mai stati Hiroshima mon amour o Morte a Venezia.

  39. dada, ma perché non ti fai un blog, eh? è facile, sai?

    (old dog?)

  40. Dici? ma ci vuole un casino di tempo.. sia a farlo che ad aggiornarlo.

    E non é che non ho niente da fare tutto il giorno (guardo film, faccio l’università, e quando posso esco a divertirmi.. stare ore davanti al monitor del pc non é la mia massima aspirazione).

    Comunque spero di non romperti con i miei commenti. Ok?

  41. utente anonimo on 15 giugno 2005 at 19:28 said:

    con splinder, a farlo ci vogliono 3 minuti, forse 2. te lo assicuro.

    ad aggiornarlo ci metti tanto quanto (o forse meno di quanto) ci metti a commentare così spesso e a random il mio (non mi dà fastidio, figurati).

    anch’io guardo film, faccio l’università, e esco spesso a divertirmi. ho pure la morosa. e mille altre occupazioni e passioni. eppure ho un blog aggiornatissimo.

    (e non è obbligatorio aggiornarlo spesso come me, eh!)

    iscriviti su splinder.com e fammi sapere il tuo indirizzo. ciao.

    kekkoz

  42. Ti ringrazio per il consiglio. Sai qual é il problema? Io sono un tipo pigro e di sicuro vado al cinema molte meno volte di quanto ci vai tu – ai festival poi ci vado pochissimo.

    Cmq prima o poi un blog me lo apro e ti faccio sapere l’indirizzo.

    p.s. Non mi permetto assolutamente di commentare il tuo blog. I miei commenti riguardano solo i film e lascio opinioni magari non trovandomi d’accordo con quelle di altri. Mi piace molto il tuo blog! e riconosco la tua onestà intellettuale. Ciao

  43. per “commentare il mio blog” intendevo ovviamente “commentare sul mio blog”. °°

  44. L’ho rivisto stasera dopo tanto tanto tempo. Capolavoro.

  45. Ho rivisto il film ieri e oggi son tornata a leggere la tua rece. Bella l’annotazione finale sulla coppia “carnale”. Non ci avevo pensato.

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