Non si sevizia un paperino
di Lucio Fulci, 1973
Oggetto di culto paragenerazionale, il primo vero thriller di Fulci è teso e abilissimo, visivamente solare e terrigno, inquietante e malsano nelle situazioni (infanticidi, accenni di pedofilia, eccetera), che però nasconde (non troppo) una riflessione, lucida e non banale, sul ruolo fondativo dell’irrazionale nella società. E forse dice persino qualcosa sulla perdita dell’innocenza.
La Bouchet e Milian, incredibile a dirsi, erano davvero nella parte. Un colpo di genio (quello sì davvero cult, e celeberrimo) l’allegro massacro della Bolkan sulle note di Ornella Vanoni, e davvero sorprendente il finale.
Uffa, me ne hanno parlato un sacco..ma come si fa a reperirlo?!?!
questa cosa delle iconcine a destra mi gasa. che stupido.
Io lo vidi in Tv tempo fa (non ricordo se sky o no), e non riuscii a smettere di guardarlo fino alla fine, il che è un buon segno.
Meno buon segno il fatto che io abbia detto “questo è l’assassino” alla PRIMA inquadratura in cui è comparso, ma forse sono io che sono un genio, non so.
Un Fulci in forma è comunque da non mancare.
kekko, sei uno shyamalanofilo?
E poi 2046 uuuuuhhhhhhhhhhhhh!!!!
(qualcosa mi dice che non leggi i blog altrui ogni giorno -troppi sarebbero, capisco bene-…)
purtroppo non l’ho mai visto anche se nè ho tanto sentito parlare. Prima o poi rimedierò alla lacuna ;). Che bello poter vedere che non sono la sola “fissata” per il cinema, temo che alcuni miei amici inizino a preoccuparsi per la mia sanità mentale…a volte mi prende “il panico” perchè escono troppi films, alcuni dei quali fanno una toccata e fuga nelle sale ed io vorrei vederli tutti, ma mi è impossibile e quindi li stresso. Prima o poi dovrò decidermi a andare al cinema da sola
visto in tv qualche anno fa, gustoso…
io l’ho visto , bel film ….ottima la scena con la vanonisoundtrack…vale tutto il film…per il resto boh, abbastanza sempliciotto come storia, in effetti un finale telefonato e l’assassino che si capisce moooolto prima della fine, anche se cercano di sviarlo inutilmente
o là là…ma tu sei uno che rimedia e recensisce questo genere di film?? i miei veri complimenti perchè stai applicando più o meno quello che mi ero prefissato di fare io prima di essere pressato dal commerciale…è per me giunta l’ora di riappropriarmi del mio “essai”.. presto sparerò anch’io sullo sconosciuto!! Ciao, e grazie mille per il commento!
anzi…sai che ti dico? che sei così in gamba che ora ti Linko
svaroschi: la biblioteca salaborsa di bologna è un po’ particolare, c’è un po’ di tutto…
ohdaesu: purtroppo ho meno tempo di quanto sembri, ma una capatina generale la faccio spesso su tutti i miei linkati
(nei weekend zero: non vado quasi da nessuno!)
comunque sì: sono uno shyamalanofilo, ma più un wongofilo.
ohdaesu e astor: sul finale, è vero che non è proprio imprevedibile (dai, l’avevo capito anch’io! anche solo a esclusione), ma è comunque molto molto forte (quello che l’assassino dice, avete presente…?)
elisa: vai al cinema da sola. è uguale. anzi, se il film ti interessa davvero, è meglio.
grazie dandy!
Passi per la Bouchet, ma perché quest’”incredibile a dirsi” riferito a Thomas Milian? E’ vero che ha fatto film brutti, bruttissimi, orrendi, orribili, terribili, inguardabili, ma sulle sue capacità recitative non penso si possa discutere… o sbaglio?
goka, hai ragione. ma ho detto che era “nella parte”, che è diverso. grande milian (in traffic era una delle poche cose belle)
dove posso acquistare il film:”non si sevizia un paperino”??? Grazie… latorre76@libero.it