Cypher

di Vincenzo Natali, 2002

Il film di Natali, regista del bellissimo Cube, giunto in Italia dopo due anni di attesa in un cassetto (attendeva la bassa stagione) è una variazione su temi classici come l’identità e la memoria. Il film però è algido e glaciale, di un rigore fotografico persino fastidioso, ma senza lo stile di Niccol (per citarne uno).

La trama è terribilmente intricata, e la microfantascienza con echi dickiani viene mescolata con lo spionaggio hitchcockiano. Citazionista fuori misura (si va da Mission:Impossibile a Brazil a X-Files), esaurisce purtroppo la sua vena all’interno dei meccanismi dei generi e in quelli autoriflessivi e stenta ad appassionare veramente, al di là del riconoscimento di un talento che, sotto sotto, c’è. Northam comunque è imbarazzante, mentre Lucy Liu è splendida (ma sospetto che sia tutta prossemica).

Non che sia inguardabile, in alcuni momenti è anche piacevole. Come quando vuol essere molto raffinato (la scena dell’ipnosi), oppure molto grezzo (quasi tutto il finale), ma è uno di quei film che si fa dimenticare in fretta. Anzi, l’ho già dimenticato.

20 Thoughts on “

  1. sembra uno di quei giochini che faceva marquant (zittialcinema.splinder.com) una volta:
    “scrivi una recensione su cypher usando la parola ‘prossemica’ “

  2. questo termine lo avevo sentito solo ai corsi di semiotica. mai avrei pensato di vederlo altrove :D

  3. per rimanere in tema di giochini: mi indichi qualche altro film con spiccati elementi dickiani (li adoro!)? io direi su 2 piedi apri gli occhi ed eternal sunshine…

  4. grazie,non conoscevo questo termine

  5. vero, snorky: “apri gli occhi” è il film più dickiano mai realizzato tra i film non tratti da dick. se hai letto ubik sai cosa intendo.

    comunque ce ne sono uno sfacelo.

  6. certo che ho letto ubik!!! è uno di quei libri che ti segnano per sempre, artisticamente parlando…
    cmq volevo sapere qualche titolo magari me ne fosse sfuggito…

  7. ah, io ci ho fatto una tesina di semiotica pochi mesi fa, su ubik…

  8. omiodio! mica potresti farmela leggere?

  9. In linguistica applicata la Prossemica è lo studio di tutta quella comunicazione non verbale relativa al modo di porsi nello spazio relativamente all’ascoltatore; ovviamente anche questa è una forma di comunicazione perché è portatrice di significato. Detto questo solo per farmi bello, resta ancora da capire che c’entri con Lucy Liu.
    Kekkoz, ti immagino avvicinarti a Lucy Liu dicendole: sei splendida, ma temo sia tutta prossemica.

    (tra l’altro, bella idea quella di tentare di convincermi a venire al raduno dicendo che non ci sono ragazze o quasi…)

  10. Ma si mangia domenica?

    Parecipa al sondaggio sul mio blog…

  11. lucy liu è prossemica? o è prossemico il modo della messa in scena di lucy liu?

  12. Personalmente, “prossemica” non era tra le prime parole che mi erano venute in mente per definire Lucy Liu…

  13. non ho ancora visto 2046 (questo weekend, spero): secondo te potrebbe rientrare nella categoria “film dickiani”?
    p.s. rinnovo la richiesta di poter leggere la tesina…

  14. utente anonimo on 5 novembre 2004 at 12:19 said:

    Kekkoz quando usi queste parole mi fai cadere in analessi :)
    Con affetto, Fringe

  15. Ehi come mai hai citato Cube e non hai sottolineato, come con Pitch Black, i nostri diverbi estivi sul suo “almeno relativo valore” (citazione di tue parole)? Guarda che mi offendo. Ciao, Edo.

    Poi ti rispondo anche alla mail

  16. edo! è vero. ieri mentre facevo il post mi è passato di mente tutto il tempo sprecato a discutere di Cube… ma che lettore attento che sei! ciao bel! vieni a bologna a trovarmi!

    snorky, per la tesina aspetta un po’, magari tra un po’ la metto su un server. cmq 2046 non è dickiano.

    si è svolta una piacevole discussione sulla prossemica… ma devo spiegarla davvero? non potete tenerla come una notazione ironica? comunicazione non verbale, postura. il gesto, la presenza, il corpo. bah.

  17. 2046 non è dickiano, e vorrei poter dire che non è nemmeno kar-waiano!!

  18. l’hai dimenticato davvero, sei stato sincero. comunque il suo peggio l’ha dato con nothing. le immagini da splice, invece, non sembrano male.

  19. oh beh. se proprio vogliamo essere esatti, la prossemica è la gestione dello spazio personale e peri-personale, uno dei canali (solitamente negletto) della comunicazione non verbale.

    così, tanto per rompere simpaticamente il ghiaccio.

    concordo sul finale piuttosto grezzo, se per finale si intende l’ultima mezz’ora (vero, brazil. ma quasi bestemmiando).

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