Napoli violenta
di Umberto Lenzi, 1976
Eccessivo, esasperato, tagliato con l’accetta. E a tratti davvero troppo grezzo (gran parte della prima metà). Però il poliziottesco di Lenzi affrontava il genere di petto e con schiettezza e onestà. In più, c’è un inseguimento "parallelo" che Luc Besson se lo sogna di notte (con finale sulla funicolare), il solito Tomassi che montava come dio comanda (ma solo le scene d’azione), e una colonna sonora (di Franco Micalizzi) veramente da urlo.
Certo, forse non si giustifica il tale enorme cul——-questo post si interrompe improvvisamente, proprio come il finale mutilato mandato in onda da Italia1 l’altra notte. Grazie, Italia1.
qui ho giocato, vabbè. come si vede qui a destra, ho dei problemi espressivi con wong.
maurizio merli for president.
E guardo il mondo dal mio blog…
…mi annoio un po’…
Anch’io l’ho visto – qualcuno sa cosa succede dopo il finale sfumato? Secondo me Merli a vedere il ragazzino orfano e zoppo diventare cio’ che fingeva di essere si riappunta il distintivo sul petto e ritira le dimissioni
Ah, vorrei proporre una mozione su queste pagine: abolire la Mereghettiana locuzione “da urlo” (slang anni ’60, roba da ultranovantenni) da ogni recensione nei cineblog ^^
gokachu: ammetto di odiare le mereghettianate e cerco di usarle il meno possibile. ammetto che “da urlo” lo è, ed è terribile. mi vergogno molto. però è da urlo davvero. ma c’è anche un pelo di ironia, no? (non si vede? non si vede che mi arrampico sugli specchi?)
comunque la mia idea del finale è la tua stessa. chissà… qualcuno ci deluciderà?
sì, “da urlo” è un po’ bruttina ma il problema è che Mereghetti è una sorta di mavoriziocostanzo della celluloide, quindi va abolito da ogni libreria / biblioteca che si rispetti.
non vengo al cineraduno perché sono troppo lontano. e poi adesso sono sotto esame per sempre.
goljadkin, in bocca al lupo!