Essi vivono (They live)

di John Carpenter, 1988

Essi vivono è uno dei film più sottovalutati di John Carpenter, trasmesso in tv con svagatezza ma diventato con gli anni un oggetto di culto. E meritatamente, perché è uno dei film dove il regista statunitense riesce in modo migliore (come nello splendido e anch’esso sottostimato Fantasmi da Marte) a congiugare due delle sue vene.

La prima è quella carnale e diretta da regista di serie B, con una struttura originalissima (in cui un terzo di film è mera premessa), e un ritmo rilassato e blues (bellissima colonna sonora inclusa – ovviamente dello stesso Carpenter) che nessun produttore finanzierebbe mai con generosità. Mentre è il suo punto di forza.

La seconda vena è quella più propriamente politica: la non sottilissima metafora del film sull’emergenza prepotente della classe dirigente legata alla minaccia della subliminalità della cultura dell’immagine, vista tra l’altro dall’ottica inusuale della "classe operaia" in un progetto più che socialista, non solo calzava perfettamente nel periodo in cui venne prodotto (quasi un baratro nella cultura yuppistica anni ’80), ma si presenta ancora oggi come un modo intelligente, magari grezzo e legato al "cinema puro" che tanto piace a Carpenter, per parlare di verità e menzogna nella cultura postmoderna.

They live è anche uno dei film più dickiani mai prodotti, sia per il modo in cui la paranoia e le riflessioni sul dubbio ontologico (più che simili a quelle di Dick) si uniscono a una narrazione di genere caratterizzata da un estremo realismo, sia per le citazioni letterari: il titolo viene da una scritta su un muro ("They live, you sleep") che viene direttamente da Ubik (lì era "I am alive, you’re dead").

Per la mia esperienza personale, è autenticamente cult nell’accezione più precisa e positiva del termine, l’interminabile sequenza in cui i due protagonisti, in un vicolo, si prendono semplicemente a pugni per diversi minuti. L’uno per preservare inconsciamente la sua visione della realtà, l’altro per avere un partner (sacrificale, come il vero eroismo è, alla fine) con cui lottare per la verità. Sempre strabiliante.

Internal links on mister JC: Dark Star, Christine.

29 Thoughts on “

  1. per me essi vivono è il migliore di carpenter. questo mi è sembrato il suo film più politico e più riuscito nella mediadizione carpenteriana..ma lo hai già scritto sul post :)

  2. ah..e cmq Essi nn ti sembrano un po’ affetti dalle stimmate di palmer eldritch?

  3. per me non è il migliore, ma è decisamente TRA i migliori.

    se devo proprio dirlo, il mio preferito è 1997. ah!

  4. grande essi vivono, ma grande tutto carpenter, che ebbi l’onore e il piacere di incontrare al TFF nel ’99.

  5. ebbravo, kekkoz, urliamolo: Fantasmi da Marte è tanto bello quanto sottovalutato.
    Come tutto l’ultimo Carpenter, d’altra parte…

    la scazzotata infinita di Essi Vivono è uno splendore…

  6. Hm, hm.

    Non ho mai visto questo film, è un Carpenter che mi manca. Ho visto piuttosto Fantasmi da Marte, e non sono d’accordo sul fatto che sia sottovalutato.. è un prodotto malriuscito vero e proprio, che prova a fare il verso dell’avventura alla 1997 secondo me senza successo alcuno.
    Mi hai messo curiosità per They live comunque: ti farò sapere.

    Ciao!

    PatrickBateman

  7. oddio kekkoz: siamo d’accordo! :-O
    it’s xmas time! ;-)

  8. La scazzottata infinita di Essi Vivono mi ha fatto schifo alla prima, e il film poi non l’ho più rivisto (anche a causa di quella: – Mettiti gli occhiali! – No!). Impresentabile.
    Fantasmi su marte più che la terza versione di 1997 è la milionesima di Un dollaro d’onore, o per rimanere a Carpenter, la centomillesima di Distretto 13.

  9. Ricordo quando vidi Fantasmi da Marte… un mio amico aveva gli occhi illimunati ed il suo tipico sorriso compiaciuto. Io non arrivo a tanta adorazione, come dire, non lo apprezzo al 100% ma Carpenter è Carpenter: va capito… anche se a volte certe cose non le considero capolavori solo perchè “se pensi il contrario non capisci un cazzo”.

    Digiamolo, non è che ci può piacere tutto a prescindere. Ora che ci ripenso… ma la casa dei 1000 corpi come lo giudichi kekkoz? io il film l’ho capito ma mi aveva rotto le palle dopo 20 minuti e ne ho parlato male.

    Che c’entra? associazione d’idee… oggi sono fuori!

  10. Come non detto: ho trovato e letto la tua recensione. Diciamo una cosa… quel film fa ridere non paura! Non mi aspetto di saltare dalla poltrona vedendo un film ma tu hai detto che fa realmente paura. Bah, le immagini saranno forti ma è di quei splatter coi pupazzotti che mi strappa un sorriso in memoria dei vecchi tempi. Ripeto capisco lo spirito del film e del regista e non sarà da 4… ma tutto sto gran film… Comunque anche a me sono piaciute varie cose come la scena dello sparo (sia chiaro)!

  11. Per me Carpenter è una filosofia. Per me che amo l’horror, è uno dei registi preferiti di sempre.
    “Essi Vivono” è un film stupendo, secondo me indiscutibile.

  12. nel suo genere lo trovo un capolavoro

  13. Ricordo all’epoca di esserci andato pieno di entusiasmo, con ancora le immagini del precedente Il signore del male negli occhi. Che delusione! Grande l’idea, ma triste la realizzazione.

  14. Super concorso nel mio blog. Ricchi premi!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  15. Adoro essi vivono, come tutti i primi film di Carpenter. Ciaoo Rob

  16. andrea, ava, rat, goljadkin, festen, rob: yeah, we do agree!

    goka: addirittura impresentabile? un abisso tra le nostre opinioni… :-( comunque ti consiglio di ridagli un’occhiata con il senno di poi, se ti capita

    rat: hai conosciuto quello straccio d’uomo?

    patrick: il dibattito su fantasmi da marte non porta da nessuna parte – secondo molti è malriuscito, secondo me è tra i suoi film migliori in assoluto, ma è davvero impossibile trovare una mediazione per un film così – e meno male!

    zonekiller: non penso che DEBBA piacerci tutto. a me nel dettaglio fantasmi da marte piacque moltissimo, ma capisco che possa non piacere e il perché – comunque ribadisco che (sarà stata la multisala) 1000 corpi un po’ di brividi me li ha messi, e secondo me al di sotto della satira e dell’omaggio c’è ANCHE l’horror vero… ma ne ho già parlato abbastanza…

  17. Se capita… Il signore del male l’hai visto?

  18. sì. ce l’ho in vhs, registrata da rete4 tempo fa.

    bellissimo.

  19. carpenter è stato uno dei miei primi “guru” (per usare un termine a te caro) all’età di 13-14 anni.ho visto tutti i suoi film ma Essi Vivono,che non rientra tra i miei preferiti del regista,lo ricordo per la sorprendente interpretazione di uno dei miei wrestler preferiti,il MITICO Roddy Rowdy Piper

  20. grande roddy. un toro.

  21. un post interessante:tutti i wrestler-attori,da hulk hogan a jesse ventura (anche governatore del minnesota).Ma anche andrè de giant,ecc.

  22. come non dimenticare andre the giant nella storia fantastica di reiner?

  23. volevo dire “come dimenticare…” eheh che lapsus!

  24. conosciuto è una parola grossa, ma ho avuto l’emozione di stare nella stessa sala con lui.

  25. chissà l’odore! :-)

  26. Concordo che è sottovalutatissimo. Meglio però di “Fantasmi da Marte”.

    A Carpenter è difficile non perdonare tutto.. anche quella quasi-boiata cult di “Il seme della follia”.

    E’ una persona sincera, schietta, diretta – un vero rompipalle, onesto e con la testa che funziona; ce ne fossero di più di uomini (e di registi) come lui su questa terra. Allora sì che potremmo dire “We don’t sleep”…

  27. ogni tanto passa in tv ed è una vera manna. secondo me uno dei più belli di carpenter, uno dei più “politici” senza però essere un comizio.

    e una delle ironiche scene finali a me piace da morire.

    orgoliosamente B-movie.

  28. utente anonimo on 27 dicembre 2005 at 17:06 said:

    ma come vi fa a piacere questo film?

    rivedendolo a 10 anni di distanza mi ha suscitato un solo sentimento: pena…

    si può salvare in minima parte l’idea di fondo del film ma la realizzazione appare oggi ridicola…

    e pensare che ha aperto la strada a tantissimi film del genere…vedi MATRIX…

    comunque io sono il meno appropriato per parlare di fantascienza visto che mi ha fatto pena anche un cult come Brazil di Terry Gilliam…

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