El topo
di Alejandro Jodorowski, 1970
El topo è un film bizzarro e "unico", che prende un sottogenere ai tempi già abbastanza cristallizato, lo spaghetti-western, e lo mescola con una vena che unisce la tradizione ebraico-cristiana (il sacrificio cristologico, l’Eva tentatrice) a una matrice più propriamente mistico-buddhista (il monachismo ascetico, l’annullamento del sé).
Il risultato è interessante, e ammirevole la libertà simbolista che ancora tocca la mente e lo stomaco, e talvolta il cuore (come l’incipit, celeberrimo). Ma, come ne La montagna sacra, anche qui Jodorowski tende a ripartire il discorso e a dividerlo, con il risultato di ottenere qualcosa che funziona in un tutto che non convince affatto.
Funzionano il bagno di sangue iniziale, e soprattutto la cruda ultima parte, con la volgarità sodomita degli westerners e quel finale browninghiano e insostenibile. Non convince invece tutta la prima parte, ripetitiva e stonatamente sospesa nel tempo e nello spazio, con scelte narrative che si vogliono distaccare a tutti i costi dal genere leoniano, ma che portano a incompatibilità incolmabili. E che purtroppo, e soprattutto, annoiano.
Infine, se La montagna sacra allargava il suo afflato surrealista all’assurdità del presente, alla guerra e alla protesta giovanile, El topo si diverte più che altro a giocare con la sua idea di metacinema, accatastando e collezionando simboli. Che, alcune (troppe) volte, non portano da nessuna parte.
lo dico già in anticipo: uff.
Ottenere qualcosa che funziona alla grande in un tutto che non convince non è però un risultato da poco, attento perché ti legge anche gente che il film non l’ha visto e potrebbe intrepretare le tue parole come un “il film è perdibile”. Invece è un film che va visto e difeso, al di là dei suoi (grandi) difetti.
-G il pedagogo
P.S. Santa Sangre l’hai visto? Che aspetti?
sì, in effetti in un certo senso hai ragione tu… ragazzi, vedetelo!
(però il mio giudizio rimane pressoché medio-negativo…)
no, santa sangre non l’ho visto, e forse mi incuriosisce di più di questi due che ho visto.
grazie gokachu, per la sottilineatura.
Gokachu predica bene e razzola male. A distanza di molto tempo, devo dire che ricordo l’esperienza di El topo come un’esperienza migliore di quella che è descritta nel post. Ehhh la memoria, che addolcisce le asperità e sottolinea le cose belle! Oppure: Ehhh, si vede che ci mette un po’ a fare il suo lavorio interiore! O ancora: Ehhh chissà rivedendolo che effetto mi farebbe,
ehhh…
kekko pensa un po’…io ritenevo la seconda parte inferiore alla prima invece ^_^
cmq secondo me è un film imperdibile…come la montagna sacra
non ho detto la seconda parte, ma proprio il finale… comunque finalmente l’ho fatto, ‘sto benedetto post, no? ciao murda!
BELLO!!! KEKKO!!! MA NON SEI + CAPACE DI VEDERE UN FILM SENZA DIVIDERLO IN PARTI SEZIONI COSA FUNZIONA COSA NON… MA GODITELO E STOP!!! E’ JODOROWSKY!!! CAZZO…
come faccio a godermelo se non mi piace?
e poi non sono io che lo sezioni, è jodoroswki che li divideva in parti!
ah, bonjour finesse…