Santa Lucia, volume 3
The bride with white hair (Bai fa mo nu zhuan)
di Ronny Yu, 1993
Uno dei più celebri fantasy honkkonghesi degli ultimi vent’anni, tanto che è passato anche da noi (c’è sul Mereghetti), per quanto non sia mai riuscito a trovarlo in Italia. E tanto che il regista se lo sono adottato in America: se n’è parlato anche qui.
La trama ricalca il modello tragico shakespeariano dei due amanti appartenenti a famiglie diverse: qui sono i clan al potere, quasi decaduti ad un passo dalla fondazione della Cina, contro un malvagio culto sotterraneo volto alla conquista e alla vendetta, fondato da due rinnegati ed esiliati fratelli siamesi uniti per la schiena: doppia-nemesi molto più che memorabile (con notevoli effetti horror).
Un cinema di pura meraviglia, di uomini (e donne) volanti e di amori impossibili, di tradizioni, culti magici e grandi battaglie, che non ha mai paura di osare in barocchismi e eccessi melò, pur di provocare lo stupore dello spettatore. E siamo fortunati, perché ci riesce in pieno: visionario e appassionante, un gran bel film.
Fascinoso Leslie Cheung (che ha deciso di lasciare questo mondo quasi due anni fa) e davvero incredibile lo charme e la presenza scenica di Brigitte Lin: quando questi due sono sullo schermo insieme, sono meglio di una tempesta elettrica.
Tra questo, A Touch of Zen e Once Upon a Time in China quale consiglieresti a un profano?
Brigitte Lin è quella di Hong Kong Express!
forse consiglierei questo, perché è più semplice da cogliere per chi non conosce per nulla il cinema honkkonghese
però OUATIC è più bello, più completo. quindi consiglio quello.
a touch of zen richiede più concentrazione, però che soddisfazione… quindi consiglio anche quello.
eheh
Be’ dei tre l’unico non imprescindibile, per quanto ottimo, è proprio questo.
Diciamo che Once upon a time è il giusto punto di equilibrio tra intrattenimento e cinema alto-A touch of Zen vola più alto ma all’intrattenimento concede meno.
Nel dubbio guardateli tutti e tre, che te frega?
eh, infatti
Gokachu, io avevo chiesto “cosa consiglieresti a un PROFANO”… il fatto che tu abbia pensato che stessi chiedendo un consiglio per ME STESSO mi riempie di sdegno!
(comunque grazie, provvederò)