La tomba di Ligeia (The tomb of Ligeia)
di Roger Corman, 1965
L’ultimo degli adattamenti cormaniani dai racconti di Poe è un bellissimo piccolo film, che sa trattare la materia dell’angoscia e dell’ossessione con mezzi spartani, sa stupire (come l’efficacissimo incipit), anche osando a tratti (la scena onirica). Davvero adorabile, a patto di ignorare del tutto le derivazioni (stilistiche e drammaturgiche) dall’opera di Bava. Tanto per fare un esempio da ignorante, La frusta e il corpo.
Di grande fascino le interpretazioni, e geniale la scelta hitchcockiana del doppio ruolo affidato a Elizabeth Shepherd. Che comunque nulla può contro l’immensa statura di Vincent Price.
veramente un gran film
l’ho registrato! Presto lo vedrò (e magari ci posto :))Ciaooo Rob
il miglior corman?
OT: visto il pezzo di Roy Menarini oggi su Repubblica Bologna?
goljadkin: vero? ti dirò che mi aspettavo molto ma molto meno (e l’ho visto senza nemmeno sapere che passava in tv)murda: non lo so, ho visto poco. però "potrebbe" esserlo.latifah: no! purtroppo sono a brescia, non a bologna. vado sul sito e vedo di recuperarlo… che ha scritto?
Ormai hai già visto da me! Di te dice: "E’ laureato in scienze della comunicazione, invece, il 23enne divoratore di film che dà vita a "memorie di un giovane cinefilo", dove si possono trovare decine di recensioni appassionate su ogni tipo di film, da queli attualmente in prima visione a quelli programmati in tv fino agli inediti recuperati avventurosamente".Non male, eh?
deh eh ih oh
il miglior corman credo "Il clan dei Barker", con una meravigliosa Shelley Winters e un’imprevedibile Robert De Niro, un film da riscoprire assolutamente.
in effetti non era affatto male.