La mala ordina
di Fernando Di Leo, 1972
Dopo Milano calibro 9, un’altra storia di onore, di lealtà di tradimento e di vendetta. Il film non ha forse la grandezza del suo predecessore (uscito pochi mesi prima), ma la parabola del magnaccia dal cuore buono che compie un massacro di vendetta e autoconservazione convince appieno nel suo crescendo di violenza.
Magari è più rozzo e violento, meno raffinato e più diretto, ma forse lo scavo dei personaggi è persino più riuscito, perché concentra tutto sul protagonista, sul suo dolore e sulla sua rabbia di uomo tradito. Merito anche della grandissima intensità di uno splendido Mario Adorf: interprete troppo spesso dimenticato.
Magnetica la presenza di Henry Silva e Woody Stroode, soprattutto il primo (bella la scena in cui si fa assalire dalle prostitute). Ma, come mi era stato predetto, Adorf e un Adolfo Celi di rara cattiveria rubano la scena alle due "star" d’oltreoceano. Anche se non c’è Bacalov, ottima la colonna sonora di Trovajoli.
Lo stile di Di Leo è ancora personalissimo, come nella scena quasi sperimentale del pestaggio sulle note di "Un’ora sola ti vorrei". E folgorante: il lunghissimo inseguimento con un Adorf imbestialito sul cofano di una macchina che spacca il parabrezza a testate è un gioiello dell’azione all’italiana (e non solo).
E’ fatta: la parola "Tarantino" non c’e’.
Totalmente off-topic..
Ricambio con piacere la visita e scopro con altrettanto piacere un nuovo blog che parla di cinema.
Da oggi qualcun’altro ti legge…
Thio
gokachu: e pensa che l’avevo pensato (per dire che in realtà i due killer c’entrano poco), ma poi ho detto: coerenza
Thio: grazie!
Un po’ t’invidio…
per cosa, scusa?
…ciao! sono passata di qui dopo che ho letto l’articolo sulla repubblica e devo ammettere che è un blog davvero molto ricco, sembre quasi più un sito… il mio sito è ancora giovane e da poco in linea, ma cerco di mettercela tutta la mia cinefilia..a presto! ciao
OT
ho fatto un post nuovo
qualcuno è arrivato qui dall’articolo di Menarini. che belle cose. grazie mille, visito subito il tuo sito.
murda: accorro.
Eh, perché non son mai risucito a vederlo, La Mala Ordina, nonostante la mia volontà di farlo…
(articolo? repubblica? sei famoso?)
è uscito un articolo sulle pagine bolognesi di repubblica il 7, scritto da roy menarini, sui cinebloggers bolognesi. non l’ho ancora letto (lo leggo domani, quando torno nella città rossa) ma ci sono dentro pure io.
che belle cose.
comunque io la mala ordina me lo sono fatto regalare a natale, impacchettato con milano calibro 9.
Ah, bolognesi… io mi ero messo già a sfogliare vorticosamente le pagine della mia copia non bolognese di repubblica…
(uffi)
(riguardo a Di Leo, dico)
Abbravo Kekkoz!
non sapevo dell’articolo! Te lo meriti, comunque ^^
p.s.
oggi ho visto A hero never dies, spinto dal tuo post. Era il mio primo To…che gran film…
A.
per l’articolo puoi scannerizzarlo e metterlo online? Oppure mi fai ilpiacere di mandarmelo per posta elettronica? Non ti mando una mail privata perchè sono in biblioteca e qui non è possibile
per l’articolo puoi scannerizzarlo e metterlo online? Oppure mi fai ilpiacere di mandarmelo per posta elettronica? Non ti mando una mail privata perchè sono in biblioteca e qui non è possibile
nicola
ciao kekkoz! grazie per essere passato dal mio sito! si, sono una “giovanissima” cinefila… bolognese più o meno.. anche perchè se leggo la repubblica di bologna devo proprio essere dei dintorni!!

a presto!
Lucia
http://web.tiscali.it/cin_cinema
nicola, non ho lo scanner né a bologna né a brescia. ma se lo scannerizzo in qualche modo te lo mando senz’altro. ciao
complimenti kekkoz, è sacrosanto che si accorgano del tuo blog!
Grande! Di Leo fa sempre la sua bella figura (anche la tua copia de La Mala Ordina ha l’audio fuori sync?). A parte questo difetto dvdiano il film è un belvedere non da poco. Ti consiglio anche Avere Vent’Anni, tema diverso ma con un finale che spacca.
director: avere vent’anni non mi attira molto, anche se lo vedrei volentieri (basterebbe trovarlo…)
comunque l’audio non mi sembra fosse fuori sync: forse perché è recitato in inglese e poi doppiato in italiano?
directror ha avere vent’anni in dvd originale, e una sera ce l’ha proposto… Interessante per carità, però non tutti hanno apprezzato
è vero l’inseguimento è una delle perle del film e fa quasi impallidire altri film d’oltreoceano in genere osannati in un tripudio di esterofilia un po’ eccessiva e ignorante (di ciò che abbiamo avuto anche qui).
però il doppiaggio di Celi non l’ho mai capito. è davvero terribile. visto che lo doppia un non-siciliano, tanto valeva lasciargli la sua voce. o no?