Ghost in the shell (Kôkaku kidôtai)
di Mamoru Oshii, 1995
Dal manga di Shirow Masamune, infarcito di cartesiani e di memorie (simulate) dickiane, uno dei pilastri dell’animazione nipponica. Anche e prima di tutto per livello produttivo (e distributivo: fu il primo anime ad uscire in contemporanea sui mercati giapponesi e internazionali), e successivamente per la fama e il culto riservato degli amanti del genere.
Ghost in the shell parte come un action di fantascienza dai sottotesti sociopolitici, e si trasforma gradualmente in un trattato filosofico sull’ontologia umana. Ciò che ci rende umani, e il superamento della nostra naturaa per mano della civiltà cibernetica. Ma la filosofia Shirow e dello sceneggiatore Itô non è spicciola, ma coerente, e il film riesce a tenere in piedi le sue enormi ambizioni.
E la messa in scena di Oshii è un vero spettacolo, per di più creditrice di tantissima fantascienza successiva: gioca con gli spazi (visivi e narrativi) del reale e del virtuale con anni di anticipo sugli altri, e sa anche sfuggire dalla linearità richiesta dalla sci-fi creando una visione notturna e piovosa della città che ha pochi eguali nel genere, e non solo.
Settantacinque minuti a bocca aperta, senza respiro: stupefacente.
era la prima visione.
mi aspetto un meritato sputo in faccia da almeno 2 dei miei abituali lettori.
Telepatia? Anch’io volevo (ri)vederlo oggi, ma alla fine ho optato per Kung Fu Hustle…
…comunque la mia sarà una seconda visione simile a una prima, dato che l’ho visto veramente tanto tempo fa…
perché dovremmo sputarti in faccia?
Puh!
finalmente ^^
Peccato che Innocence abbia rovinato tutto (vedi quanti sputi prenderò io per questo…)
Andrea
Concordo. Davvero bello.
Stupenderrimo. E poi mi vengono a dire che l’animazione nipponica non è la migliore del mondo.
Ciaoo Rob
sputo.
Non avevi mai visto GiTS?
Santi numi! Dove andremo a finire?
Non averlo mai visto è come dire, che so, non aver mai visto Totoro, o JSA!
Peggio, visto che è disponibile in Italia da almeno dieci anni!
ad aprile esce l’ultimo uomo sulla terra in dvd pubblicato dalla RHV (quella della maschera del demonio) godogodogodogodogodo

sò che nn centra con gits ma vabbè
federico
peccato che sono arrivato tardi per la gara di sputi ^_^
in compenso non ho visto totoro
Nell’occhio di Kekkoz c’è ancora spazio, non fare complimenti ^^
@private_I: kung fu hustle anche tu… maledetti!
@gokachu: primo sputo. (dai, lo sai che sono pigro)
@cineblob: secondo sputo. (ma tu non hai visto hellzapoppin’… o sì?)
@ohdaesu: terzo sputo. (dai, lo sai che non li ho visti, cattivone)
@murdamoviez: quarto sputo. (non arrivi tardi, c’è molto spazio nei miei occhioni azzurri)
mi aspettavo come base il primo e il quarto, sono felice che vi siate impegnati per migliorare la qualità sputativa della cosa.
@federico: “l’ultimo uomo” ce l’ho in vhs, ma immagino che il dvd della RHV sarà un’altra cosa…
@andrea: innocence lo voglio vedere, poi vedrò se sarò con te o con murda…
Essì, anch’io… e già che si parla di botte, muoviti a vedere il primo film della wishlist, che sono curioso di un commento…
davvero bello
Be’ più che giustificabile pigrizia, il problema è che è difficile giudicare molto cinema successivo senza aver visto GiTS-ci sono alcuni film, magari non belli (non è il caso di GiTS) che sono diciamo di base per capire l’oggi. E non sono necessariamente neanche i “classici”, possono essere un film di tre anni fa. Sono i cosidetti “film fondamentali in una formazione estetica”, senza i quali tale formazione è incompiuta. Quasi quasi ci faccio un post sul forum, va.
@private_I: purtroppo sono sotto esame, ma se stasera sono stanco di studiare vado al secondo spettacolo e fanculo.
@gokachu: mi ricordo che usasti (tu?) la definizione “film fondamentali in una formazione estetica” anche per Herckmeister Harmonies… però anche qui come per Tarr è perdonabile (c’è stato un periodo in cui ho cercato GITS incessantemente, a brescia, senza risultato, giurin giurella, e poi mi sono gradualmente dimenticato…)
Si certo, “film fondamentale per una formazione estetica” è un mio trademark ^^
Tra i due film però la questione è diversa: Werckmeister Harmoniak è fondamentale perché educa lo sguardo (in realtà il film fondamentale sarebbe Satantango, ma quello è davvero introvabile, per cui…); Ghost in the Shell perché è seminale…
sono sicuro che se chiedi in giro, sono moltissimissimi quelli che non hanno visto, se non nessuno dei due, almeno uno (come me fino all’altro giorno). e non li biasimerei, poverini (ihih) perché ognuno si può (forse) costruire la “propria” formazione estetica.
tuttavia, tutto sommato hai ragione. e mi piace il termine seminale
Be’ dopo che Van Sant è diventato allievo di Tarr, in caso di impossibilità materiale a recuperare i lavori del regista ungherese può giovare all’educazione dello sguardo la visione di Gerry o di Elephant.
@gokachu: per gerry, stesso discorso di satantango. voglio vederlo da un botto (argh che termine orrendo), ma se dovessi comprarmi tutto quello che voglio vedere (GITS compreso) ci lascerei giu i milioni.
milioni che NON HO.
accidenti.
e non ho il p2p.
accidenti.
Elephant, bava alla bocca.
Eh, Satantango non si può comprare, magari. Io per la verità l’ho comprato a caro prezzo su ebay in edizione non ufficiale, ma la qualità è davvero scarsa ;_;
Ecco, ma io allora ho una domanda: Gerry è mai arrivato in queste lande desolate al cinema? E se sì, è rimasto più di venti minuti?
@Private_I: la risposta è: no.
seminale è troppo slang giovine cinefilo
stupefacente sopratutto il fatto che mi addormentai felicemente, quando lo vidi la prima volta, circa sei o sette fa.
il prossimo cineraduno tutti a casa di gokachu a vedere satantango!
Sono tornato vienimi a trovare!
BELLISSIMO!!!
Un bacio,
:*
anch’io voglio vedere million dollar baby! ieri mi sono gustata “cuore sacro”, assolutamente splendido!
@goljadkin: poi l’hai rivisto sveglio, spero…
@Elisaday: addirittura splendido? intendiamoci, a me ozpetek piace molto (soprattutto l’ultimo, cioè il penultimo a questo punto) e la bobulova è talentousa… però boh… vedrò e ti saprò dire la mia!
Attento Kekkoz: sappi che se apprezzerai il nuovo Ozpetek noi del Club Cinefili PSIN (puzza sotto il naso) ti affibbieremo una reputazione da cafone, se la prendiamo bene, o da ultrasnob, se la prendiamo male. Non c’è cosa più odiata da uno snob di un ultrasnob. Avvertito. ^^
ma a me la finestra di fronte piace proprio tanto tanto, goka… sono già un cafone?
L’ho visto giorni fa incuriosito dalle tue recensioni su questo e sul sequel… Davvero impressionante. L’animazione giapponese tira fuori delle sorprese che neanche t’aspetti. E una bella riconciliazione con Oshii che con quella sorta di anime-docu-fiction-zuppa-mista di The amazing lives of the fast food grifters mi aveva fatto guardare l’orologio diecimila volte in sala a venezia.