Ghost in the shell, Mamoru Oshii 1995

Ghost in the shell (Kôkaku kidôtai)
di Mamoru Oshii, 1995

Dal manga di Shirow Masamune, infarcito di cartesiani e di memorie (simulate) dickiane, uno dei pilastri dell’animazione nipponica. Anche e prima di tutto per livello produttivo (e distributivo: fu il primo anime ad uscire in contemporanea sui mercati giapponesi e internazionali), e successivamente per la fama e il culto riservato degli amanti del genere.

Ghost in the shell parte come un action di fantascienza dai sottotesti sociopolitici, e si trasforma gradualmente in un trattato filosofico sull’ontologia umana. Ciò che ci rende umani, e il superamento della nostra naturaa per mano della civiltà cibernetica. Ma la filosofia Shirow e dello sceneggiatore Itô non è spicciola, ma coerente, e il film riesce a tenere in piedi le sue enormi ambizioni.

E la messa in scena di Oshii è un vero spettacolo, per di più creditrice di tantissima fantascienza successiva: gioca con gli spazi (visivi e narrativi) del reale e del virtuale con anni di anticipo sugli altri, e sa anche sfuggire dalla linearità richiesta dalla sci-fi creando una visione notturna e piovosa della città che ha pochi eguali nel genere, e non solo.

Settantacinque minuti a bocca aperta, senza respiro: stupefacente.

37 Thoughts on “Ghost in the shell, Mamoru Oshii 1995

  1. era la prima visione.

    mi aspetto un meritato sputo in faccia da almeno 2 dei miei abituali lettori.

  2. Telepatia? Anch’io volevo (ri)vederlo oggi, ma alla fine ho optato per Kung Fu Hustle…

    …comunque la mia sarà una seconda visione simile a una prima, dato che l’ho visto veramente tanto tempo fa…

  3. perché dovremmo sputarti in faccia?

  4. utente anonimo on 21 febbraio 2005 at 20:36 said:

    finalmente ^^

    Peccato che Innocence abbia rovinato tutto (vedi quanti sputi prenderò io per questo…)

    Andrea

  5. Concordo. Davvero bello.

  6. Stupenderrimo. E poi mi vengono a dire che l’animazione nipponica non è la migliore del mondo.
    Ciaoo Rob

  7. Non avevi mai visto GiTS?

    Santi numi! Dove andremo a finire?

    Non averlo mai visto è come dire, che so, non aver mai visto Totoro, o JSA!

  8. Peggio, visto che è disponibile in Italia da almeno dieci anni!

  9. utente anonimo on 22 febbraio 2005 at 00:29 said:

    ad aprile esce l’ultimo uomo sulla terra in dvd pubblicato dalla RHV (quella della maschera del demonio) godogodogodogodogodo

    sò che nn centra con gits ma vabbè :)

    federico

  10. peccato che sono arrivato tardi per la gara di sputi ^_^

  11. in compenso non ho visto totoro :(

  12. Nell’occhio di Kekkoz c’è ancora spazio, non fare complimenti ^^

  13. @private_I: kung fu hustle anche tu… maledetti!

    @gokachu: primo sputo. (dai, lo sai che sono pigro)

    @cineblob: secondo sputo. (ma tu non hai visto hellzapoppin’… o sì?)

    @ohdaesu: terzo sputo. (dai, lo sai che non li ho visti, cattivone)

    @murdamoviez: quarto sputo. (non arrivi tardi, c’è molto spazio nei miei occhioni azzurri)

    mi aspettavo come base il primo e il quarto, sono felice che vi siate impegnati per migliorare la qualità sputativa della cosa.

    @federico: “l’ultimo uomo” ce l’ho in vhs, ma immagino che il dvd della RHV sarà un’altra cosa…

    @andrea: innocence lo voglio vedere, poi vedrò se sarò con te o con murda…

  14. Essì, anch’io… e già che si parla di botte, muoviti a vedere il primo film della wishlist, che sono curioso di un commento…

  15. Be’ più che giustificabile pigrizia, il problema è che è difficile giudicare molto cinema successivo senza aver visto GiTS-ci sono alcuni film, magari non belli (non è il caso di GiTS) che sono diciamo di base per capire l’oggi. E non sono necessariamente neanche i “classici”, possono essere un film di tre anni fa. Sono i cosidetti “film fondamentali in una formazione estetica”, senza i quali tale formazione è incompiuta. Quasi quasi ci faccio un post sul forum, va.

  16. @private_I: purtroppo sono sotto esame, ma se stasera sono stanco di studiare vado al secondo spettacolo e fanculo.

    @gokachu: mi ricordo che usasti (tu?) la definizione “film fondamentali in una formazione estetica” anche per Herckmeister Harmonies… però anche qui come per Tarr è perdonabile (c’è stato un periodo in cui ho cercato GITS incessantemente, a brescia, senza risultato, giurin giurella, e poi mi sono gradualmente dimenticato…)

  17. Si certo, “film fondamentale per una formazione estetica” è un mio trademark ^^

  18. Tra i due film però la questione è diversa: Werckmeister Harmoniak è fondamentale perché educa lo sguardo (in realtà il film fondamentale sarebbe Satantango, ma quello è davvero introvabile, per cui…); Ghost in the Shell perché è seminale…

  19. sono sicuro che se chiedi in giro, sono moltissimissimi quelli che non hanno visto, se non nessuno dei due, almeno uno (come me fino all’altro giorno). e non li biasimerei, poverini (ihih) perché ognuno si può (forse) costruire la “propria” formazione estetica.

    tuttavia, tutto sommato hai ragione. e mi piace il termine seminale

  20. Be’ dopo che Van Sant è diventato allievo di Tarr, in caso di impossibilità materiale a recuperare i lavori del regista ungherese può giovare all’educazione dello sguardo la visione di Gerry o di Elephant.

  21. @gokachu: per gerry, stesso discorso di satantango. voglio vederlo da un botto (argh che termine orrendo), ma se dovessi comprarmi tutto quello che voglio vedere (GITS compreso) ci lascerei giu i milioni.

    milioni che NON HO.

    accidenti.

    e non ho il p2p.

    accidenti.

    Elephant, bava alla bocca.

  22. Eh, Satantango non si può comprare, magari. Io per la verità l’ho comprato a caro prezzo su ebay in edizione non ufficiale, ma la qualità è davvero scarsa ;_;

  23. Ecco, ma io allora ho una domanda: Gerry è mai arrivato in queste lande desolate al cinema? E se sì, è rimasto più di venti minuti?

  24. @Private_I: la risposta è: no.

  25. seminale è troppo slang giovine cinefilo ;)

  26. stupefacente sopratutto il fatto che mi addormentai felicemente, quando lo vidi la prima volta, circa sei o sette fa.

  27. il prossimo cineraduno tutti a casa di gokachu a vedere satantango!

  28. Sono tornato vienimi a trovare!

  29. BELLISSIMO!!!

    Un bacio,

    :*

  30. anch’io voglio vedere million dollar baby! ieri mi sono gustata “cuore sacro”, assolutamente splendido!

  31. @goljadkin: poi l’hai rivisto sveglio, spero…

    @Elisaday: addirittura splendido? intendiamoci, a me ozpetek piace molto (soprattutto l’ultimo, cioè il penultimo a questo punto) e la bobulova è talentousa… però boh… vedrò e ti saprò dire la mia!

  32. Attento Kekkoz: sappi che se apprezzerai il nuovo Ozpetek noi del Club Cinefili PSIN (puzza sotto il naso) ti affibbieremo una reputazione da cafone, se la prendiamo bene, o da ultrasnob, se la prendiamo male. Non c’è cosa più odiata da uno snob di un ultrasnob. Avvertito. ^^

  33. ma a me la finestra di fronte piace proprio tanto tanto, goka… sono già un cafone?

  34. L’ho visto giorni fa incuriosito dalle tue recensioni su questo e sul sequel… Davvero impressionante. L’animazione giapponese tira fuori delle sorprese che neanche t’aspetti. E una bella riconciliazione con Oshii che con quella sorta di anime-docu-fiction-zuppa-mista di The amazing lives of the fast food grifters mi aveva fatto guardare l’orologio diecimila volte in sala a venezia.

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