Manhattan
di Woody Allen, 1979
Le immagini di Gordon Willis, le musiche di Gershwin, la sequenza della tempesta elettrica e del planetario.
"Why is life worth living? It’s a very good question. Um…Well, There are certain things I guess that make it worthwhile. uh…Like what… okay…um…For me, uh… ooh… I would say … what, Groucho Marx, to name one thing… uh…um… and Wilie Mays… and um … the 2nd movement of the Jupiter Symphony … and um… Louis Armstrong, recording of Potato Head Blues … um … Swedish movies, naturally … Sentimental Education by Flaubert … uh… Marlon Brando, Frank Sinatra … um … those incredible Apples and Pears by Cezanne… uh…the crabs at Sam Wo’s… uh… Tracy’s face …"
E poi una corsa per la città, e la ritrovata purezza in un mondo corrotto. Un capolavoro.
che dire? niente..una n.y.fotografata così non l’ho mai più rivista….
idem, nic
assolutamente uno dei migliori allen….
caro kekkoz, dubito che la cosa ti possa togliere il sonno, ma sai che non riesco ad amare questo film?
bello, per carità, misuratissimo, non lo si può negare. mi sembra però che tutto, dal b/n all’understatement dei campi medi vada verso una “classicità” definitiva che si fa ammirare, ma sa di freddo e di programmatico. senza quei lampi di irriverenza che c’erano fino a Annie Hall…
certo, è impossibile parlarne male.
p.
Vedere Manhattan e’ una dei motivi per cui vale la pena vivere.
SaraTheHutt