Gli spietati (Unforgiven)
di Clint Eastwood, 1992

"I’ve killed women and children. I’ve killed everything that walks or crawls at one time or another. And I’m here to kill you, Little Bill."

Straordinario "ultimo" western, in cui l’epopea della frontiera è demitizzata e asciugata, e in cui l’immagine fascinosa e letteraria dell’eroismo del west, rappresentata da un pavido scrivano che salta di palo in frasca fino a comprendere la verità sottesa al mito, è massacrata da una realtà in cui non esiste una legge e un ordine giustificabili se non quella del sangue e della vendetta.

Non sono più quello di una volta, ripete William Munny: ma è impossibile scappare dai fantasmi del passato. Per questo quella bottiglia presa quando la prostituta annuncia la morte di Ned è così struggente, e per questo i due Bill non sono che due facce dello stesso mondo allo sfacelo. I don’t deserve this… to die like this, dice Little Bill. E Munny non può che rispondere Deserve’s got nothin’ to do with it, e sparare. Non esistono i buoni e i cattivi, We all got it comin’, kid., tutti ci meritiamo di morire.

Ma nel cuore di un uomo si cela comunque una speranza: magari soffocata dalla violenza e dalla disillusione del mondo che gli sta intorno, ma l’umanità esiste ancora, ed è il mistero tragico e romantico che una donna, di cui vediamo solo la lapide ma la cui presenza è in ogni singolo fotogramma, si è portata nella tomba.

Una casa lasciata lì, nel passato, al tramonto. Lacrime. Magnifico.

17 Thoughts on “

  1. fantastico, un film fascista da un regista fascista. Onore al camerata Clint.

  2. finalmente un film di cinema grazie 100000 mi dai aria buonas

  3. non posso leggere perchè è il prossimo di clint istpud che vogliamo vederci!

    leggerò poi. :)

  4. Il film è bellissimo, inutile spenderci altre parole. Mi chiedo se quella di mettere una citazione in corsivo in testa al post stia o no per diventare una consuetudine (fighetta, e forse anche texana ^^).

  5. il film non lo ricordo molto bene, ricordo però che mi piacque moltissimo. perché “fascista”?

  6. perché per forlivese sono tutti fascisti, don’t worry.

    kekkoz, questo post è scritto bene assai, si vede che clint tira fuori gli scrittori nascosti in noi :-)

  7. splendido. condivido. L’ultimo western. Violento, demistificatorio e anti-retorico, anti-romantico. Qui ci sono pistoleri che hanno la meglio in una sparatoria solo per fortuna e pistoleri che non sanno più montare a cavallo né mirare dritto…

    Il western smontato pezzo per pezzo. E poi quell’oscurità – strana per un western ma tipica di un certo cinema di Eastwood di frontiera (penso pure a Pale Rider) – che avvolge tutto e tutti. I pistoleri di Eastwood sono dei già-morti che si trascinano nella Storia in attesa di sparire alla fine. (Cosa tra l’altro anche molto Leoniana).

    e, poi, che dire, io m’emoziono sempre alla fine del film, di fronte a quella dedica…

  8. Passo anch’io solo per aggiungere la mia lacrimuccia. Film meraviglioso (e la dedica ancora di più…)

  9. utente anonimo on 18 marzo 2005 at 14:01 said:

    Complimenti a Forlivese per il commento intelligente e puntuale.

    Comunque sì, il più bel film di Clint tra quelli che ho visto.

    Forse.

    No, no, proprio il più bello.

    Andrea

  10. E voglio il post su The Mission, in cui argomenterai la sua presunta inferiorità rispetto ad A hero never dies.

    Ta tatta ta tattatatatatatatta….

    Andrea

  11. eh, passavo di qui per caso, anzi “per link” direi. Non leggo solo perchè è in prossimità di visione, ma ci ritornerò

    alhoa

  12. @Gokachu: come diceva Elio, “è una bella domanda, grazie per avermelo chiesto”.

    scherzi a parte, mi piace salvare alcune frasi indimenticabili. lo faccio da un sacco di tempo, hai notato? :-P ammetto che è fighetta, ma sta d’un bene

    @NoodlesD: oltre al buio, anche la pioggia.

    @mutewinter: ti ringrazio per i complimenti, ma immeritati, non mi convince più di tanto, perché ho tralasciato un sacco di cose che volevo dire e poi…

    @andrea: io ne ho visti pochissimi, ma anche su quei pochi è una bella gara…

    @Bonekamp: aloha a te, amico Cheppewa.

    su Forlivese, silenzio stampa.

    e no comment.

  13. Ricordo di averlo visto un annetto fa e di essere rimasto abbastanza deluso…

    La cosa che mi ha colpito di più (in maniera negativa) è stata la quasi totale assenza di musiche, il personaggio di Gene Hackman, nonostante abbia vinto un oscar, non mi era sembrato niente di che, così come tutti gli altri personaggi. Ricordo anche che mi dava molto fastidio il continuo ripetere di Clint “Sai, da quando mia moglie è morta ho smesso di bere…”, ridondante.

    Nonostante tutto mi riprometto da tempo di rivederlo, anche perchè gli ultimi due lavori di Clint li ho trovati stupendi.

    Psy.

  14. sì, rivedilo, va’. :-P

  15. il buio e la mancanza di retorica rendono il film immortale…

  16. utente anonimo on 26 marzo 2005 at 01:42 said:

    Bellissimo film. D’accordo su tutto quello che avete detto tranne che per una cosa. Pelate delle cipolle mentre guardate i film di Eastwood? Possibile che “commuovano?”

  17. io piango spesso guardando i film, è quella la discriminante.

    infatti in realtà non sono affidabile quando si parla di commozione. ho pianto con entrambi i kill bill. ieri mi sono trattenuto a piangere con The Incredibles, ma dimmi te.

    mi basta la bellezza del cinema a commuovermi.

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