Jabberwocky
di Terry Gilliam, 1977



Tratto da un celebre racconto in versi di Lewis Carroll, Jabberwocky è il primo vero film di Terry Gilliam (Holy Grail, codiretto da Terry Jones, è del 1975) ed il primo senza i Monty Python. "Senza" per modo di dire, se il protagonista assoluto è Michael Palin e il film si apre sul volto urlante di Terry Jones. In più, la comicità è figlia diretta di quella creata dal rivoluzionario gruppo di comici britannici, anni prima, in tv.



In definitiva molto inferiore alle opere successive del regista, così come ai film dei Python: non possiede la spinta visionaria dei primi, né l’irresistibile anarchia dei secondi. Tanto di più se si pensa che i materiali di Jabberwocky e di Holy Grail (ma anche dell’ossessione medievalista nel cinema di Gilliam) sono molto simili. Nonostante questo, grazie anche a una coesione narrativa che i Python non si sognavano nemmeno di portare in campo, è un’operetta molto divertente, terribilmente demenziale, lievemente satirica, con parecchie cadute di ritmo ma decisamente da recuperare.



Impressionante in alcune scene (come in quella della morte del padre) il lavoro fatto da Gilliam e dal direttore della fotografia Terry Bedford sulla riproduzione dell’iconografia medievale: ammirevole, per un film "comico". Molte le scene a ricordare, ma tra tutte è davvero da rotolarsi a terra quella del torneo, in cui il re e la principessa chiacchierano amabilmente, sempre più grondanti del sangue dei cavalieri.



Purtroppo assenti i leggendari disegni di Gilliam, limitati al fondale della scena finale. Ma il "mostro" è una creatura degna dei suoi deliri pittorici.



Cercavo questo film da anni: visto in una buona edizione dvd italiana, miracolosamente non doppiata e provvista persino di audio commentary.

15 Thoughts on “

  1. Io pure lo cerco da anni… Dove l’hai trovato??

    Ciaoo Rob

  2. solita biblioteca Sala Borsa, Bologna. ce l’ho ancora in mano. ma si trova comunque, secondo me.

  3. Non sapevo dell’esistenza di questo film. Shame on me. Me lo passi, vero? Sì che me lo passi…

    Andrea

  4. mi serviva proprio un film per riempire gilliam :)

  5. io non ho mai visto neppure il barone di munchausen :(

    c’è anche il documentario sulle sfighe gilliamesche nella lavorazione del quixote che gira in giro, ma è un po’ palloso;

    ps

    “riempire gilliam”?

  6. Và che non è difficile trovarlo nei negozi, Rob.

    Jabberwocky è una poesia contenuta in “Attraverso lo Specchio”. Lo dico per la precisione

  7. Per la precisione:

    Jabberwocky

    ‘Twas broiling, and the slithery toes

    Did gore and gimlet in the wave:

    All misty were the bongoes,

    And the mole rats outraged.

    “Beware the Jabberwock, my son!

    The jaws that bite, the claws that catch!

    Beware the Jubjub bird, and shun

    The furious Ballerinas!”

    He took his verbal sword in hand:

    Long time the meantime foe he sought –

    So rested he by the Tumtum tree,

    And stood awhile in thought.

    And, as in iffiest thought he stood,

    The Jabberwock, with eyes of flame,

    Came waffling through the turkey wood,

    And burbled as it came!

    One, two! One, two! And through and through

    The verbal blade went snicker-snack!

    He left it dead, and with its head

    He went galloping back.

    “And hast thou slain the Jabberwock?

    Come to my arms, my beaming boy!

    O fabulous day! Callooh! Callay!”

    He chortled in his joy.

    ‘Twas broiling, and the slithery toes

    Did gore and gimlet in the wave:

    All misty were the bongoes,

    And the mole rats outraged.

    Che nella eroica traduzione di Masolino D’Amico fa:

    Ciarlestoniana

    Era brillosto, e i tospi agìluti

    Facean girelli nella civa;

    Tutti i paprussi erano mélacri,

    Ed il trugòn striniva.

    «Ma bada al Ciarlestrone, o figlio!

    Con fauci e denti ti rinserra.

    Del Giuggio uccèl bada all’artiglio,

    E al frumio Bandafferra!»

    Il figlio impugna il brando vòrpido

    In cerca dei Tontoni all’albero

    Fermo e perplesso sta.

    Qui mentre sostra in pensier bellici

    L’occhidibragia Ciarlestrone

    Si sonfla nella selva tulgida,

    Sbollando nell’azione!

    Un, dué! Un, dué! E poi daccapo,

    Il brando vòrpido schidiatta!

    Morto il nemico, col suo capo

    Galonfa alla ritratta.

    «Il Ciarlestrone hai schiantate?

    Qua che t’abbracci, o taggioso!

    Callò! Callài! Giorno fregiato!»

    Quei stripetò, gioioso.

    Era brillosto, e i tospi agìluti

    Facean girelli nella civa;

    Tutti i paprussi erano mélacri,

    Ed il trugòn striniva.

  8. utente anonimo on 20 maggio 2005 at 19:00 said:

    nemmeno un pò di attesa per Episodio3! :-O

  9. @sceiccobianco: Lost in La Mancha.

    @goka e daesu: grazie per le precisazioni.

    @anonimo: nah. si vedrà, comunque.

  10. no, Time Bandits è successivo a questo.

  11. gokachu come sempre è il più preciso e posta la filastrocca originale (che volevo postare anch’io…). traduzione orribile. chi ha letto “Arms” è particolarmente legato a questo nome… ;)

  12. A me veramente la traduzione di D’Amico piace ^^

  13. comunque sei bello, giacchè l’hai trovato e visto poco dopo che io l’ho trovato e non visto.

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