The taste of tea (Cha no aji)
di Katsuhito Ishii, 2004
Una bambina tormentata da un "sè gigante", il fratello innamorato timido e sognatore, una madre animatrice come il nonno sempre "accordato", uno zio mixerista malinconico, un padre ipnotizzatore taumaturgo. E poi, uno yakuza con un talento sprecato per il baseball, un solitario e fluido ballerino sulle rive di un fiume, una disegnatrice adultera e vendicativa, Anna Tsuchiya e Tadanobu Asano, e molto altro.
Descritto così sembra un anime tenero e folle, o uno come tanti altri. E invece Ishii, che di anime ne sa qualcosa, confeziona un lento e avvolgente elogio dell’infanzia, raccontando con sapiente leggerezza le vicende di una famiglia cresciuta e istruita nella fantasia (la creazione del cartoon come marchio di famiglia, l’uso terapeutico e allucinatorio dell’ipnosi), la loro conseguente impossibilità di crescere (e di morire?), e i loro fantasmi digitali, geniali e mai troppo minacciosi.
Un po’ troppo programmaticamente diluito, ma sono due ore e mezza a cui ci si abbandona volentieri: The taste of tea è un bellissimo film, commovente, dolcissimo e divertente. In una parola, magico.
Presentato alla Quinzaine de Realisateurs di Cannes 2004, nell’ultimo anno il film ha raccolto premi un po’ ovunque. E ovviamente, non è prevista alcuna uscita italiana.
dovremmo scrivere una bella requisitoria contro chi ci impedisce di vedere questi film, e ce ne propina altri tagliati o accorciati, oppure stravolti in doppiaggio e traduzioni. a blog unificati, intendo. certo che tu, però, c’hai una videoteca da paura e frequentazioni assolutamente clamorose. buon fine settimana. e buon voto. di quorum.
cancelletto primo, sotto, è mio. chiedo scusa.
claudio
guagliò ma non ti fermi mai?
Un saluto.
Rob.
Wishlist.
wishlist
tu non sei un uomo! sei un database vivente!
proiettano questo film al NapoliFilmFestival e mi sono detta “che ne abbia parlato il re dei cineblogger…” e infatti!
ok ci vado.
anche qui sono ioooooo!
Mi ricordavo di aver visto questo film all’Alcazar a Roma nel 2004, ma non riuscivo più a ricordarmi il nome, e la trama oramai era diventata sbiadita. Mi ricordo solo che ero uscito dal cinema contento di aver visto uno di quei film che ti rimette a posto con il mondo.
Ultimamente ho deciso che dovevo recuperare titolo e regista, e sono andato sul tuo blog a colpo quasi sicuro.
Grazie per tutte le recensioni, a volte è faticoso starti dietro!
Ciao,
Dario