La promessa (The pledge)
di Sean Penn, 2001
Dal libro di Friedrich Dürrenmatt, Penn trae un film bello e straziante, compresso tra la tipicità geografica delle nevi del Nevada e il "paesaggio della mente" di un poliziotto in pensione che "ha fatto una promessa e intende mantenerla", un uomo vincolato ad un legame sacro e religioso che si trasforma in disperazione e follia.
Un film disperato ed implacabile, con un’attenzione per i personaggi e un respiro inusuale che ricordano la New Hollywood e che hanno comunque pochi simili nel cinema americano recente: Penn mostra ancora un grande talento, sempre sul posto anche quando si "scade" (in senso buono, vista la robustezza del plot) nel semplice meccanismo giallo o thrilling, sia quando si permette uno sguardo visionario sul mondo (l’inizio/fine, la fabbrica di tacchini), oppure cinico e impietoso sulla provincia americana.
Impressionante il cast fatto di straordinari frammenti recitativi (Del Toro, Rourke, Redgrave), ma Nicholson sovrasta tutti, "da sotto" e in sottrazione, reggendo e dando anima a tutto il film. Consigliata quindi la visione in lingua originale per sfuggire al solito irritante digrignare di Giannini.
Per me, 5 stelline.
Condivido, gran bel film passato in sordina.
Bel film, ma “solito irritante digrignare di Giannini”, bah…
a me il Giannini doppiatore piace più del Giannini attore ed è un film che mi sono visto 3 volte (e sai bene che raramente vado oltre la prima visione).Ho sempre stimato Penn regista (lupo solitario,tre giorni per la verità) che secondo me ha un grande talento nel dirigere gli attori e ha ha carpito molto bene la tecnica dei registi con i quali ha lavorato.
e il finale con Nicholson delirante seduto nella stazione abbandonata è da brividi…in quel caso va “sopra”..
bene, vedo che è piaciuto a tutti, che sfondo porte aperte. sì, un gran bel film che in tv se non sbaglio è penalizzato da un master indecente (e infatti l’ho visto solo ora perché ho recuperato il dvd).
su giannini, scusatemi tanto ma non lo sopporto (sarà che non sopporto il doppiaggio “personalizzato”?)
grande film. Cmq a me piace molto Giannini doppiatore.
Ciaoo Rob
P.S. Mi spieghi una cosa? come fai ad essere sempre in cima ai risultati di Google? ^^; Patto col diavolo?
Ciaoo Rob
sono sempre in cima? davvero? ma cercando cosa?
bel film. visto anni fa, mi ricordo principalmente l’amarezza per la parte finale. per me non da 5 stellette comunque.
ma nemmeno per me.
be’, giannini è bravo, secondo me sia come attore che come doppiatore, anche se in effetti spesso in queste seconde vesti tende a essere un po’ troppo enfatico (penso a quando doppia pacino).
Il film l’ho visto anche in dvd quindi ho potuto apprezzare a pieno le doti di Jack. E con uno come lui, l’audio originale è di rigore.
questo film è un gioiello a partire dal romanzo. saluti. la reine paresseuse
Grande kekkoz.. anche se la tua “recensione” mi sembra un po’ striminzita – ci sarebbe da fare una tesi di laurea su un film così bello. Si potrebbe partire dalla voce Follia e vedere cos’ha a che fare con la voce Verità… Opure un bel kierkegaardiano “in vino veritas” (non solo il personaggio nel finale, ma anche Sean nella vita ne sa qualcosa… per non parlare del suo altro film: The crossing guard).
Comunque d’accordo con te su tutto – anche se la voce di giannini non mi fa poi tanto schifo (KUBRICK gli telefonò dopo aver sentito Shining in italiano per complimentarsi….). Sempre meglio di quella del doppiatore – non so come si chiami – del film Le streghe di Eastwick.
cosa dovrei fare, scrivere una tesina per film? ogni tanto un minimo di sintesi non guasta, che diamine.
dal kekkoz ormai ci aspettiamo solo tesi….
stupendo anche il libro, assolutamente da leggere!