Batman begins, Christopher Nolan 2005

Tre quadratini e mezzoBatman begins

di Christopher Nolan, 2005

Abbiamo amato i batman milleriani e burtoniani di Tim Burton, abbiamo detestato i batman sghembi e plasticosi di Joel Schumacher, e infine abbiamo atteso. L’attesa non è stata vana, perché il film di Nolan, regista del mai dimenticato Memento qui in pausa rinfrescante, pur non avendo la grandezza immaginifica e il genio autoriale dei primi, è diversi grattacieli più alto dei secondi.

Ma il confronto con il passato lascia il tempo che trova, perché BB è un film che va “alle radici del mito” (E.Martini), che ricomincia saggiamente da capo a riconfigurare la mitopoiesi cercando di dimenticare chi, ignorando le svolte epocali degli anni ’80, aveva di nuovo ridotto l’epica cupa del cavaliere oscuro ad una farsa colorata e bidimensionale degna nemmeno dell’ironia di Adam West e soci.

Così, Nolan concentra la sua attenzione soprattutto nella parte, affascinante e cupa, dell’addestramento e dei flashback. Facendo forse l’errore di “tirarla via”, soffermandosi poco su azioni e reazioni, con una fotta riassuntiva da trailer, e sequenze che durano pochi secondi per poi staccare in fretta. Come se avesse fretta di giungere al “sodo esplosivo”. Ma l’immagine della setta destrorsa che sradica le civiltà è azzeccatissima, così come la struttura temporale.

E in una seconda parte che appunto predilige la classica (ma ben congegnata) patina action ai tentativi di riflessione della prima, c’è il tocco più indovinato di Nolan e dello sceneggiatore Goyer: la scelta della nemesi. Non più un “cattivo” uguale per tutti, ma una “paura personalizzata” per ciascuno. Quasi una metafora della customizzazione informativa? E se si pensa che tutto il film gira intorno a una specie di “isotopia della paura”, si capisce anche perché tanta creatività (e un pizzico, ma proprio un pizzico, di visionarietà iconografica) sia stata dedicata alla rappresentazione delle paure collettive (cavalieri oscuri, vermi e ovviamente pipistrelli).

Talentuoso Bale, nonostante il doppiaggio infausto, ma sotterrato dai comprimari: bravissimi il solito Gary Oldman, e in cima a tutti Michael Caine, lo splendido ironico Alfred che desideravamo. Katie Holmes (che personalmente ho sempre trovato deliziosa), anzi la bocca di Katie Holmes, è talmente laterale ed innocua da non risultare nemmeno così fastidiosa.

Nonostante alcune verbosità della sceneggiatura e l’impressione di un Batman un po’ troppo idealista e decisamente troppo poco carogna, e i cui dilemmi sono limitati a un irrisolto complesso di colpa più che a una vera e irrimediabile crisi d’identità, questi e altri (anche sopracitati) difettucci non inficiano quello che è un lavoro con i fiocchi. Con un finale che, a scapito di timori del penultimo minuto, impara sapientemente la lezione dell’uomoragno di Raimi.

Ecco, magari è da prendersi con cura e senza esagerare (attribuzioni autoriali ed elogi sconsiderati). Ma ci si diverte davvero, e parecchio.

36 Thoughts on “Batman begins, Christopher Nolan 2005

  1. ti rispondo come mi hai appena scritto in chat: “de gustibus”. e mi fermo qui ;)

  2. ecco bravo fermati ^^ ihihih

  3. utente anonimo on 21 giugno 2005 at 18:14 said:

    Io sono d’accordo soprattutto sull’ultima parte della recensione, per me le mancanze che tu citi sono una pecca imperdonabile, che tolgono il fascino fondamentale del personaggio, o di come lo conosciamo dopo le molteplici revisioni dei maestri del fumetto.

    Una curiosità: questo BB non vi sembra disprezzabile soprattutto perchè fa un enorme passo indietro ripsetto agli adattamenti ragneschi di Raimi (nel senso del rapporto tra cinema e fumetto) ?

  4. ripensando ai combattimenti…

    voleva dare il senso del pipistrello che attacca?..che sfarfalla introrno al proprio target?… mah

    per me cmq nn ci siamo.

  5. utente anonimo on 21 giugno 2005 at 18:58 said:

    kekone, io sono romantico e lo sai…nn so se apprezzerò uno che non sia micheal keaton.

    Vedremo stasera.

    nn mi firmo tanto sarebbe inutile

  6. utente anonimo on 21 giugno 2005 at 19:06 said:

    Lo dicevo io che avresti scritto tutto molto meglio. E hai aggiunto un sacco di cose che io non ho scritto. Dai, non mi odiare :P

    Andrea

  7. non gli davo un soldo di fiducia ma chi l’ha visto non è rimasto deluso. Tim Burton ovviamente è inarrivabile, sono d’accordo.

    Zonekiller

  8. grazie per la rece, kekkoz, devo andarci stasera e avevo un po’ paura ma tu mi hai rassicurato (ironico, visto l’argomento del post). ciao… ah sì, è vero, quasi me ne dimenticavo: katie holme è una gran bella fighetta!

  9. Ma Nolan è un regista serio o no? Francamente ancora non l’ho capito… Memento era intuitivamente bellissimo, il classico cult celebrale, Insomnia riprovevole e Batman convince a più riprese. Ci sono forse due Nolan?

    Nessuno accenna a Christian Bale che incarna il Batman cinematografico più simile al Batman cartaceo mai visto?

  10. Adam West, no?

    Io cmq nel secondo tempo mi sono annoiato da morire :/

    Ciaoo Rob

  11. utente anonimo on 21 giugno 2005 at 20:17 said:

    Insomnia riprovevole? perchè?

    Memento è bellissimo, ad ogni modo. E Following (visto ieri) parecchio interessante.

    Direi che Nolan è decisamente da prendere sul serio…

    Andrea

  12. io ho visto anche “l’insomnia” originale che per me è superiore al film di nolan.Memento è un film da amare.Following lo cerco da tempo

  13. concordo su quasi tutto:)

    solo una cosa:

    non hai odiato katie holmes neanche quando dice:”mi hai salvato la vita, dimmi almeno il tuo nome!”

    io l’ho trovata pessima recitativamente e inadatta al ruolo. poi i dialoghi sono scemi e non è colpa sua

  14. Ciao giovane cinefilo!!! e’ da un pò che non commento nel tuo blog… come stai? Spero tutto ok! Vedo con piacere che la tua passione per il cinema continua! BRAVO!!! Ciao e a presto!!!

  15. un film che si lascia guardare e questo non è poco. certo come avete detto burton è inarrivabile e il film non rimarra nella storia e scomparirà presto nelle menti degli spettatori.. ma “non è malvagio”. Certo quel bacio alla fine se lo poetavno risparmiare anche se tenta di salvarsi subito dopo dal finale smielato (che diventa “semi”).

  16. a violevo anche dire che preferisco la seconda parte alla prima dove cade nel fumettistico quasi grottesco.. nella prima certa di dare una parvenza di introspezione nel personaggio ma è tutto trattato troppo superficialmente da convincere e capire fino in fondo un uomo che si traveste da pipistrello.

  17. @nicolamoroni ahahahahahahahahahahaahahahahahahahahhahahahahahahahahahahhahahahahahahah

  18. vagonata di commenti, grazie a tutti. vedo che l’argomento batman tocca corde sensibili. ovviamente.

    @rob: adam ward è il mio solito refuso scemo. lo correggo subito.

    @andrea: alla fine l’hai visto following, eh? io l’avevo trovato in biblioteca, stupidamente non l’avevo preso e poi non m’è più ricapitato… :’-(

    @nicola: sei preoccupante. ^^

  19. …inquietante…preoccupa anche qualche rappresentante del genere femminile (vantiamoci pure…)

  20. Da vedere, non fosse altro per Michael Caine.

    freestate

  21. Curato, serio, ben fatto il lavoro di Nolan. Ma ha cancellato, (o dimenticato?), il fumetto.

    Questo Batman Begins è, come dici, ben al di sopra degli ultimi due firmati (o scarabocchiati) Joel Schumacher, ma troppo lontano da quel primo, cupo, originale, citazionista, emozionante lavoro di Burton.

    Gotham City sembra un mix tra Manhattan e una città ultramoderna giapponese. Il tentativo disperato di rendere la genesi dell’uomo-pipistrello più realistica e credibile possibile paga la pena di dimenticare la leggenda, nascondere tutto il fascino gotico e a tratti circense del Batman cui eravamo piacevolmente abituati.

    Lati positivi molti: il cast è azzecatissimo, Christian Bale è il migliore Bruce Wayne, forse il lato più conforme al fumetto (e alla serie a cartoon), perché incarna perfettamente quel carisma anonimo e molto naif che lo distingue; la fisicità ricorda quella di tanti personaggi come Capitan America o Superman: Bale sembra “squadrato” come nei fumetti. Michael Caine è eccellente, rende Alfred talmente bene che lo vorremmo vedere per tutto il film. Katie Holmes sembra rifare Joey di Dawson’s Creek quando, per esempio, se la prende con Wayne perché “non lo riconosce più”.

    Ci sono trovate tecniche interessanti: i mdm scossissimi con il volo dei pipistrelli (ma dove volano? E contro chi?), le allucinazioni in soggettiva davvero interessanti, (mi sarebbe piaciuto vedere tutto il film girato in quella maniera), il montaggio velocissimo dei combattimenti, davvero invisibili.

    Come per “Insomnia”, Nolan mette in scena una regia impeccabile, a tratti quasi classica. C’è notevole controllo, esperienza, metodo. Ma c’è ben poco di Batma.

    “Batman Begins” rimane un affascinante viaggio alle radici della paura, ma dell’uomo pipistrello ci resta solo il logo.

  22. aggio capito lo devo andare a vedere…

    Mannaggia agli USA e ai cineblogger …

  23. fondamentalmente d’accordo, ma su Katie Holmes no… e forse c’e’ speranza di non rivederla, lei e il suo personaggio banale del cavolo…

    Misato-san

  24. uau stupenda recensione!

    non l’ho ancora visto ma dopo queste parole direi che devo fiondarmi al cinema!

  25. utente anonimo on 24 giugno 2005 at 18:33 said:

    per me pollice alzato per batman begins

    la regina pigra

  26. non del tutto convinto perchè burtoniano di ferro. Ovviamente aborro schumacher e con lui val kilmer e clooney, però non sono del tutto soddisfatto, anzi, mi sono un po’ annoiato nel secondo tempo, come ho anche scritto nel post dedicato a bb. Eppoi, katie holmes, no. Proprio no.

  27. Bello, certo, ma non c’è Batman senza Tim Burton

    E poi, perchè la chiamavano Reachel? Si chiama Joey! (qui si ride! :-Þ )

  28. Ottimo Batman: fra sprazzi d’autore, solido blockbuster, indimenticabili interpretazioni (Bale su tutti) e una riflessione sulla paura e la colpa che lascia il segno… interessenante inoltre il ribaltamento dell’epica raimiana di spider man: se nel film del regista americano il supereroe fermava il treno diretto a morte sicura e veniva portato in salvo dai cittadini, in Batman begins il treno si schianta e l’(anti)eroe sfugge dalle mani avide dei cittadini-zombi della città devastata…

  29. utente anonimo on 18 settembre 2005 at 22:07 said:

    Sono convinta che la cosa migliore di tutto il film sia la campagna pubblicitaria, assolutamente geniale. Chi di voi ha avuto occasione di vederla nelle grandi città ha sicuramente apprezzato. Al di la di questo sicuramente Michael Caine è il migliore (come sempre!) seguito a ruota da Bale.

    Domanda: ma perchè anche Batman adesso deve per forza fare arti marziali?

  30. utente anonimo on 17 gennaio 2006 at 18:07 said:

    kekkoz ti ho sempre stimato molto.. frequento il tuo blog sempre con molto piacere e leggo le tue recensioni/commenti con molto interesse..

    nn mi puoi dire che trovi deliziosa katie holmes..

    eddai mi crolla un quasi mito!

    che tristezza..

    bah.. come dite voi: “De Gustibus!”

    Batman?! Un Mito..

    Ma un altro episodio con il Joker!?

    lo attendo con ansia..

    cia’..

  31. se senti nostalgia del joker ti consiglio di dare un’occhiata a questo assurdo splendido corto di Sandi Collora.

    spero continuerai a leggermi nonostante i miei disastrosi gusti sessuali. ciao caro/a.

  32. utente anonimo on 17 gennaio 2006 at 19:03 said:

    Naturalmente caro! alla prossima..

  33. Spezzerei una lancia in favore di Cillian Murphy. L’avevamo già conosciuto in “28 Giorni dopo”, ma è in questo film che mi sono completamente innamorato di lui. Secondo me è stato perfetto nella sua parte di avvocato psicopatico! Parte che poi ha in parte ripreso nel pessimo “Red eye”… Qualcuno l’ha visto?

  34. utente anonimo on 23 luglio 2008 at 20:16 said:

    effettivamente non è confezionato per niente male questo batman begins.

    L’idea di andare alle origini del mito è interessante, soprattutto dovendo nolan ricominciare da capo, ma secondo me è resa un po pacchiana da alcune cose, prima fra tutte la setta di ninja (spia del Giappone feudale) in cina capitanati da un cattivone occidentale.detto questo aspetto d vedere stasera il cavaliere oscuro e ricredermi

  35. Anch’io ho amato Katie Holmes in questo film, peccato non sia presente anche nel sequel!

    E aggiungerei che la mimica di Bale è sempre incantevole e soprendente!

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

You can add images to your comment by clicking here.

Post Navigation