La mia vita a Garden State (Garden State)
di Zach Braff, 2004
Scritto e diretto da un attore televisivo (visto nell’ottimo Scrubs), di indubbio talento in entrambi i campi nonostante la faccia da schiaffi, Garden state è un film che partendo dalla consuetissima opposizione città/periferia (la trafficata Los Angeles dell’inizio surreale versus la cittadina natale nel New Jersey) racconta una storia di graduale "guarigione". Ma non da mali provocati appunto dalla fuga, come si è portati a pensare all’inizio, privi di indizi; bensì da mali endogeni e legati a una (davvero spicciola ma a tratti convincente) psicologia familiare.
Braff si dedica alla sua operetta autobiografica tristallegra e quasibizzarra con egocentrismo ammirevole, un po’ perché di sè sa parlare proprio un gran bene, distaccandosene quando c’è il rischio dell’autocollasso, e perché sa dar spazio almeno ad un paio di riusciti personaggi secondari. Che sono la forza del film: Peter Sarsgaard, ad esempio, è migliore di Braff in scena, forse proprio per quel carattere "medicinale" che il suo personaggio ha nella sceneggiatura. Ma è Natalie Portman, bugiarda patologica e ipersensibile, ad essere davvero perfetta: non solo fotogenia, è una grande attrice, capace di emozionare con un solo sguardo.
Viaggio alla riscoperta delle emozioni di un ragazzo che non ne ha mai provata una attraverso la rivalutazione di una condizione familiar-provinciale dapprima guardata dall’alto con cinico distacco, un film semplice semplice, forse banale eppure commovente, abbastanza fighetto e con ruffianotte inflessioni post-hippie (il gioielliere sull’Arca) ma con molte scene davvero emozionanti. Spesso le più potenzialmente stucchevoli, come l’urlo sul baratro, o il tip-tap davanti al fuoco, o il finale terribilmente romantico. Chi vi scrive ci ha buttato la lacrimuccia.
In più ha una bellissima colonna sonora, per cui tutti vanno pazzi: ma quel che conta davvero è la straordinaria sensibilità che lo muove. E che, al di là delle divertenti amenità da eterno adolescente di cui il film è pieno (protagonisti spesso animali, vivi o morti, o coloriti ex-compagni di scuola), una volta finito, lo avrei rivisto ancora una volta. Cosa che ho fatto, puntualmente.
Ingenua la distribuzione italiana: Garden State non è affatto il nome di una cittadina del New Jersey, ma è il New Jersey stesso.
avrei dovuto scrivere due post, analiticamente e emozionalmente.
comunque, delizioso.
E, come vedi, commento sempre quando sono daccordo con te… Ogni fotogramma con Natalie Portman è una cartolina d’estasi. Finale romantico ma per nulla scontato dopo la scena dell’acquazzone.
piu’ che ingenua e’ probabile che sia semplicemente ignorante. anche perche’ quel “la mia vita” non e’ che aggiunga nulla di nulla…
Misato-san
e tre
dopo fringe e eddie pure tu
sto film lo devo beccare
ottimo scrubs? OTTIMO SCRUBS? mmm, mi tengo i miei dubbi…:P
grna bel post, come sai sono d’accordo, ma che te lo dico a fare.
Andrea
Ottimo scrubs!
è da due settimane che voglio ma ancora non è arrivato nella mia città -_-
Ciaoo Rob
Potevi sprecarlo un quattro su cineblog ;-@
Jiro
a me la colonna sonora a fatto cacare… ed è molto adolescenziale.
grande methodman.
Non mi ha convinta più di tanto…
@andrea: ribadisco, ottimo scrubs.
@jiro: sì, potevo anche sprecarmi con un 4, ma il post è decisamente da 3 e mezzo, e così il film.
@murda: methodman è uno smargiasso.
@stranestorie: e non sei l’unica!
news: i titoli originali e i tags nazionali sono ora aggiornati al primo settembre 2004. che bravo.
Voglio vederlo anch’io, nella mia città niente. Per Bologna in questi giorni non passo. Come faccio? Uèèè!
(appena visto)bello bello bello e bello.
sono i miei film.
lillo
ps: hai il merito innegabile di essere una vera enciclopedia cinematografica brutto pezzo di merda perchè ogni volta che vedo un film vengo su sto stronzissimo, auopiacente e incredibilmente valido (e ripeto pezzo di merda questa volta ancor più forte) blog.tvb e so già che questo post ti farà felice
soprattutto auopiacente.
tvb lillorn
Concordo in toto su ciò che dici di questo film.
L’unica cosa…dici che Zach “JD” Braff abbia proprio una faccia da schiaffi? Perchè sono tanti a dire che mi assomiglia :S
Mai visto “Scrubs”, ma “Garden State” è un piccolo capolavoro indipendente…
Secondo me sto film va visto ad un’età precisa per piacere: tra i 25 e i 30.