[il cinema ritrovato XIX]

Day four: 05/07/2005

Omaggio a André Deed – Programma 2 (1909-1910)

Accompagnamento al piano di Alain Baents

CRETINETTI FICCANASO (Italia/1909)

CRETINETTI HA INGOIATO UN GAMBERO (Italia/1909)

CRETINETTI DISTRATTO (Italia/1910) D.: 9’

CRETINETTI FRA DUE FUOCHI (Italia/1910) D.: 10’

COME FU CHE L’INGORDIGIA ROVINÒ IL NATALE A CRETINETTI (Italia/1910) D.: 13′.

In attesa della Grande Guerra, le Actualités Gaumont del 1914

GAUMONT ACTUALITÉS – Settimana n. 7 (febbraio) (Francia/1914) D.:10’

Accompagnamento al piano di Alain Baents

Il secondo dei programmi che quest’edizione del Cinema Ritrovato dedica a una delle maggiori figure comiche dei primi anni del secolo: André Deed, in arte Cretinetti. A parte la seconda, genialoide perché basata sulla proiezione renversante della pellicola ma non attribuibile a Deed (almeno così ha strillato un’autorevole voce dal pubblico), le sue comiche presentano una forma anarcoide irresistibile, che culmina con l’ultima, irresistibile, in cui Cretinetti, finito in un paradiso onirico per via di un’indigestione, travolge senza freni angeli e santi, Babbo Natale, Dio e il diavolo.

Le "attualità" della Gaumont che seguono l’omaggio a Deed riguardano il secondo mese del 1914. Oltre ai soliti potenti e ai vestiti sfarzosi delle dame, si nota una vera ossessione per il volo.

Ritrovati & restaurati

LE MARIAGE DE MADEMOISELLE BEULEMANS (Francia/1927) R.: Julien Duvivier. D.: 65’. Did. francesi

Partitura scritta e diretta da Marco Dalpane

Il primo film della serata è una commedia di Duvivier (con un tentativo più che sottolineato di sdoganamento dell’autore, con tanto di beneplacito renoiriano) tratta da una pièce teatrale di grande successo che prendeva bonariamente in giro le abitudini e il dialetto dei belgi. Come trasporre una cosa simile sulla pellicola muta? Il regista di Pepé le moko e Don Camillo ha molte buone intuizioni, come quella di utilizzare, oltre alle solite didascalie, alcune dipinte con tratti infantili e disegni caricaturali, con risultati esilaranti.

Ritmo di precisione millimetrica e un fine che più lieto non si può: davvero bello. Splendido restauro della Cinémathèque Française e grande il lavoro di Marco Dalpane sulla partitura, eseguita ieri sera da una ensemble di 8 elementi.

"Se fossi un architetto e dovessi costruire un Palazzo del cinema, sopra la porta d’ingresso collocherei una statua di Julien Duvivier. Il suo modo di raccontare delle storie con la cinepresa è diventato lo stile contemporaneo." (Jean Renoir)

Ritrovati & restaurati

LA COQUILLE ET LE CLERGYMAN (Francia/1927) R.: Germaine Dulac. D.: 40’. Did. francesi

Accompagnamento al pianoforte di Donald Sosin

Secondo film della serata, ben più noto e più visibile del primo (l’avevo visto pure io che il muto non lo mastico) è il celebre film di Dulac su sceneggiatura di Artaud. Incubo progressivo di castrazione sessuale e allucinazione simbolista socio-religiosa, irraccontabile ma non illeggibile, ricchissimo e inquietante. Molto del primo Bunuel (e qualcosa del primo Lynch, e non solo) parte da qui.

Il restauro del Nederland Filmmuseum è semplicemente impressionante.

3 Thoughts on “

  1. utente anonimo on 6 luglio 2005 at 12:41 said:

    tremendo OT (ma non ho soldi sul cellulare, sennò ti chiamavo):

    al numero che mi hai dato ieri non risponde nessuno, ci ho provato un po’ di volte tra ieri e oggi…che si fa?

    Andrea

  2. Cioè, c’è gente che dalla platea si è messa a urlare “non attribuibile a deed”?

  3. parole testuali, con accento francese:

    “vi siete resi conto, vero, che l’attribuzione è sbagliata! quello non è andré deed!”

    segue imbarazzo.

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