Failan
di Song Hae-sung, 2001
La storia di un uomo e una donna che si innamorano pur non incontrandosi mai, da una parte illusione in assenza e dall’altra rimorso postumo, in un viaggio temporale e spaziale, delicato e struggente, all’interno del cuore e delle viscere di una doppia solitudine che non trova pace né serenità, né speranza né vita.
Tra i pregi maggiori del film di Song c’è una struttura intelligente e complessa, una concentrazione sul personaggio di Kang-jae che lascia poi posto a un montaggio parallelo che attraverso un andirivieni continuo tra presente e passato mostra le carte, gioca con il caso, e strappa i cuori. Ma senza essere glaciale: Song conosce bene le regole del melodramma, si tiene registicamente sulla difensiva e, da dietro l’angolo, inferisce colpi su colpi negli occhi dello spettatore.
Fontane di lacrime, quindi, in uno dei film più commoventi che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi. Al di là del valore intrinseco, che è comunque fuori discussione. Grazie soprattutto a un attore straordinario e poliedrico come Choi Min-sik, in prova generale per Oldboy, e alla presenza evanescente ma essenziale della Failan del titolo, quell’ex modella hongkonghese dalla voce rauca che adorariamo da tempo (anche per dedizione attoriale): Cecilia Cheung.
Andrea, Cineblob, Gokachu, Gianluca Gibilaro, Stefano Locati.
dovrò vederlo pure io prima o poi.. ma la voglia mi assale.
te l’avevo detto io.
Andrea
Ecco, sì.
E quella locandina, poi…
Hai pianto tanto? Ma più o meno di Million Dollar baby?
Film immenso, straordinario Choi Min-sik.
bellu bellu bellu ;,-)
Ma siamo ancora amici?
ciao, non commento mai perché di sti film sai che non ne capisco nulla, comunque passo sempre a leggerti.
mute/rat
Grazie del consiglio! Sembra interessante!