Kiki – Consegne a domicilio (Kiki’s delivery service) (Majo no takkyûbin)
di Hayao Miyazaki, 1989
Dunque, come tutti sanno e come si è già avuta l’occasione di dire da queste parti, l’orientofilia di Marco Muller ha dato un gustoso frutto: e così il prossimo venerdì 9 settembre a Venezia uno dei più grandi registi viventi (in senso assoluto, che diavolo) riceverà il Leone d’oro per la sua carriera, costellata di tantissimi capolavori. Era tempo per me di vedere Kiki, uno dei suoi primi lungometraggi, e uno dei più visti, perché curiosamente distribuito worldwide dalla Disney, ma anche uno dei meno amati dai seguagi di Miyazaki.
Ma solo in senso relativo: la storia della piccola maga che va via di casa per svolgere il suo tirocinio di un anno, e impara il valore del lavoro, del sacrificio e dell’amicizia, metafora dell’adolescenza e del passaggio all’età adulta sullo sfondo del contrasto tra l’intimità della provincia e il caos della grande città, è appassionante e universale, non teme il confronto con i modelli, e regala molte emozioni, e almeno una sequenza da brividi e lacrime: quella finale in cui Kiki recupera i poteri e salva il suo amichetto dalla morte.
L’edizione dvd italiana è ottima, con centinaia di splendidi storyboard, ma per quanto il doppiaggio sia ben fatto aggiunge frasi "simpatiche" e da "grillo parlante" in bocca a Jiji, l’adorabile gatto parlante di Kiki, e copre alcuni dei tipici silenzi del maestro con un audio spesso posticcio. Meglio in giapponese, come al solito.
Il post, che si apre con una buona novella, si chiude purtroppo con una pessima, una scoperta fatta per caso ricercando il titolo originale su imdb. In poche parole, anche Miyazaki è stato colpito dalla febbre del nipporemake, e presto (nel 2006) ci toccherà sopportare il rifacimento statunitense e "live action" di questo film. Che dio ce la mandi buona.
vedrei bene Tara Reid nella parte, magari su una sceneggiatura tipo Maial College; hai fatto caso? Lo sceneggiatore sta anche lavorando a Book of Magic: evidentemente gli vanno a genio i bambini e la magia.
Arieccomi qui dopo decenni di assenza (anche dal mio blog). Anch’io devo scrivere la mia su Kiki ma non so perchè ancora devo vederlo… e pensare che un mio amico ha il divvidì! Comunque avrei preferito non sapere nulla di questo remake… eccheccazzo! Un saluto
Zonekiller
prima mi ero dimenticato: al lumiere dedicano un ciclo a miyazaki… Mononoke, Kiki, Citta Incantata, Laputa e Howl’s.
Ti piace Miyazaki, adori Lynch e fai delle ottime recensioni… insomma… come potevo non inserirti nei link del cinema sul mio Blog?
COMPLIMENTI! ^___^
Yours
Minstrel
idem come sotto… ma “Porco Rosso” l’hai visto?
no porco rosso mi manca. ora credo che sia l’unico, tra i lungometraggi.