Monte Schienarotta
The End of a Festival
La 62ma mostra di Venezia è così giunta al termine, tra premi annunciati (argento a Garrel), ingiudicabili (oro a Ang Lee, che apprezzo ma il cui film – nella foto – non ho visto), inconcepibili (il premio della giuria a Ferrara, a mia opinione deludente), contentini italici (la Volpi alla Mezzogiorno, rubata a Lee Young-ae), e meritati trionfi (la Volpi al bravissimo Strathairn).
Park Chan-wook, Stanley Kwan e ovviamente Takeshi Kitano, purtroppo a bocca asciutta.
Dal 31 agosto all’8 settembre al Lido, ho visto una trentina di film. Potrei averne visti molti di più: e se da una parte c’è stato un certosino lavoro di "selezione" (ho evitato molte sicure fregature), non nascondo un arrabbiato biasimo per il trattamento riservato quest’anno agli accreditati "cinema" (i culturali, insomma, "noartri"), per i quali vedere un film (tranne la retrospettiva, splendida ma spesso deserta) era spesso un autentico massacro psicologico. E non solo, grazie a case di produzione che dettano legge e maschere sull’orlo di una crisi di nervi. Come se non bastassero i metal detector.
Le proiezioni in orario sono gradite, ma non sono tutto: ci vuole rispetto per chi ha semplicemente passione, perché siamo anche noi a tirare avanti la baracca.
Detto questo, c’è stata l’occasione di vedere una manciata di gran bei film, qualche sòla, tanta medietà che poco disturba, e molte piacevoli sorprese. Park (in concorso) e Burton (fuori concorso), come previsto, i migliori, enormi. Il mio giudizio, per quanto visto, è tutto sommato positivo, nonostante gli ultimi giorni, in cui l’interesse e le energie se ne sono andate a farsi benedire.
Ho deciso di non dare qui voti in "quadratini" o "pallette", perché so che le mie visioni sono condizionate dal clima festivaliero: ci sarà tempo di farlo all’eventuale uscita italiana, sulla connection.
Ogni mia (spesso breve) opinione sui film visti al Festival è in ogni caso contenuta nel blog collettivo di cui ormai tutti parlano, ovvero LidoBloggers: A Wild Bunch In Venice, e lì resteranno a futura memoria.
Colgo l’occasione per ringraziare i compagni di tenda e di visione: Andrea e la sua faccia quando incontrò Miike, Infamous e il suo "bàccaroh!", Ohdaesu e i suoi occhi lucidi all’incontro con Park, Rob e la sua epifania "coreanamente" sventagliata, Clos e le nostre accese discussioni dell’ultim’ora, e ovviamente Sunekosuri.
Impossibile non citare anche gli "altri" compagni di merende del Festival, ovvero gli autarchici e irresistibili FedeMc e Francesco di Secondavisione: sul loro blog trovate un’altra tonnellata di articoli, molti dei quali scritti prima che diventassero schiavi dell’elio.
Colleghi, amici, è stato davvero bello, e senza di voi non sarebbe stata la stessa cosa.
Segue, ad uso personale e riassuntivo, in rigoroso ordine di catalogo, redatta con una punta di malinconia, la lista dei film visti.
Hasta luego.
Concorso
João BOTELHO O Fatalista Portogallo/Francia 99’
George CLOONEY Good Night, and Good Luck. Usa 90’
Abel FERRARA Mary Italia/Usa 83’
Aleksey GERMAN JR Garpastum Russia 114’
Terry GILLIAM The Brothers Grimm Gran Bretagna 120’
Takeshi KITANO Takeshi’s Giappone 108′
Stanley KWAN Changhen ge Cina/Hong Kong 120’
PARK Chan-wook Chin-jeol-han Geum-ja-ssi (Sympathy for Lady Vengeance) Corea 112’
Fuori concorso
Stuart GORDON Edmond Usa 90’
Mike JOHNSON, Tim BURTON Tim Burton’s Corpse Bride Gran Bretagna 75’
Andrew LAU, Alan MAK Initial D Hong Kong 108’
MIIKE Takashi Yokai Daisenso Giappone 124’
NOMURA Tetsuya Final Fantasy VII: Advent Children Giappone 90’
TSUI Hark Seven Swords Cina/Hong Kong 144’
Orizzonti
Matthew BARNEY Drawing Restraint 9 Usa 150’ (la prima metà)
Lirio FERREIRA Arido Movie Brasile 115’
LI Yu Hongyan (Au fil de l’eau) Cina/Francia 93’
NING Ying Wu qiong dong Cina 90’
Liev SCHREIBER Everything Is Illuminated Usa 102’
Storia segreta del cinema cinese
Yeban gesheng (Canto a mezzanotte – parte I, 1937) di Maxu Weibang
Xiaocheng zhi chun (Primavera in una piccola città, 1947) di Fei Mu
Zhonglie tu (Ritratto di patrioti e martiri, 1975) di King Hu
Storia segreta del cinema giapponese
Enoken no ganbari senjutsu (Enoken e la strategia della perseveranza, 1939) di Nakagawa Nobuo
Nihon kyokaku den (La leggenda dei cavalieri giapponesi moderni, 1964) di Makino Masahiro
Okami to buta to ningen (Lupi, maiali e uomini, 1964) di Fukasaku Kinji
Gendai yakuza – Hitokiri yota (Yakuza moderni: il killer fuorilegge, 1972) di Fukasaku Kinji
Storia segreta del cinema italiano / 2
Terrore nello spazio (1965) di Mario Bava (versione restaurata)
Giornate degli autori
13 (Tzameti) di Gela Babluani
Naboer di Pål Sletaune
Settimana della critica
Brick (La Roba) di Rian Johnson, USA
Sic e GDA
Giacomo l’idealista di Alberto Lattuada, Italia
la lista vista cosi’ fa impressione… o_O
welcome back uomo fortunato XD
Misato-san
ho capito ora il riferimento a trent
è corretto ma inesatto
Tu sei un personaggio del mio libro
Bentornato nel mondo dei mortali.
Solo per il fatto che non ti sei mai addormentato durante una proiezione, noi ti si ammira
veramente mi stavo addormentando con due film (un fukasasu per stanchezza, e il cinese I Girasoli perché era una merda), ma sono prontamente uscito dalla sala prima del sonno eterno.
“noantri”, per inciso
siamo sopravvissuti. ci dovrebbero ammirare anche solo per quello.
Andrea
io e infamous meritiamo ammirazione per essere sopravvissuti alla tempesta di sabbia del 9 mattina
ma mica era una discussione, e poi mica era accesa. ho scritto una cazzata, me l’hai fatto notare, ti ho spiegato solo cos’intendevo. mi dispiace.
ma no, io parlavo (scherzosamente, ovviamente!!) delle discussioni su Mann e Howard e compagnia bella, mica di quel mio commento stupido.
non prendertela, su.
è su giordana che proprio avrei voluto fare a botte..
hai ricevuto i restanti commenti, vero? ho pure messo il tuo voto in connection. sto faticosamente venendo a capo di quasi tutto.
Questo post trasuda testosterone.
ehi, ti sei dimenticato di aver visto king hu (ormai mi sembra di essere l’ufficio stampa suo e di suzuki, eheheh)
lonchaney
cacchio, hai ragione, provvedo subito ad aggiungerlo!
Rob e la sua epifania “coreanamente” sventagliata ehehehe
Io penso che continuerò ad aggiornare Lidobloggers scrivendo post più lunghi.
Ciaoo Rob
Però in questa lista manca uno dei film più grandi: “The Descent” di Neil Marshall. Che comunque esce tra qualche mese (speriamo).
John Trent
Dal film di Ang Lee mi aspetto molto. Certo che se non esce presto si perderà tutto l’effetto Venezia… E poi tutti a piangere per i pochi incassi.
freestate
@rob: bravo, appoggio!
@john trent: purtroppo ero già partito quando hanno programmato il film di marshall. azz. recupererò, e non vedo l’ora.
[bello avere un tuo commento qui, piacere di averti conosciuto. ciao ciao.]
Piacere mio
JT