Spongebob – Il film (The Spongebob Squarepants movie)
di Stephen Hillenburg, 2004
Ci ha messo più di un anno ad arrivare in Italia, il lungometraggio di Spongebob, la spugna gialla creata da Stephen Hillenburg nel 1999. Perché ce ne siamo accorti troppo tardi, e comunque ancora in pochi, che Spongebob è, nonostante l’apparente idiozia e l’evidente targettizzazione verso la prima infanzia, una delle serie "occidentali" di cartoni "per bambini" più divertenti degli ultimi anni. E il film, che si temeva affaticato dall’inadatta lunghezza, è invece persino meglio delle brevi puntate in tv.
Spongebob è una spugna di mare giallognola e dai "calzoncini quadrati", vive in fondo al mare con il suo amico Patrick, stella marina bambinone in bermuda, e lavora in un fast-food. Il film rispetta le premesse della serie, ma grazie alla libertà concessa al regista (visto il successo che macina da anni Spongy in America), si porta molto oltre. E così, tra varie amenità tipiche della serie, il film diventa una specie di strana mescolanza di fiaba tradizionale (un oggetto da recuperare, aiutanti, oppositori, oggetti magici, insomma ci siamo capiti) e di fantascienza anni ’50, con lo strabiliante plancton, villain di turno, che vuole conquistare il mondo passando – pensate un po’ – attraverso la colonizzazione alimentare dei fast-food.
Non è l’unico amo che Hillenburg butta al mondo degli adulti, come il re Nettuno distratto dai suoi compiti a causa della calvizie, o la clamorosa sbronza di Spongebob (di gelato, si intende), o la bettola (la sequenza migliore, forse) in cui è vietato far scoppiare bolle di sapone. Ma forse è quando è liberamente assurdo o semplicemente stupido che il film di Spongebob è davvero irresistibile. E succede spesso (la macchina-sandwich, i due benzinai, la scena dei teschi, o il numero musical, e via dicendo). Perde magari qualche colpo quando tira fuori la "carne umana", quando insomma Spongebob e Patrick si ritrovano sulla terraferma, in balia della crudeltà dell’uomo: ma passa poco per tornare alle trovate geniali, perché un David Hasseloff motoscafato non potremmo mai rimpiangerlo.
E’ possibile che chi non abbia visto mai una puntata di Spongebob trovi questo film inetto e cretino, perché necessita una rara sospensione di incredulità e una predisposizione particolare e allenata. Ma non escludo il contrario: vi consiglio di tuffarvi senza freni nelle acque di Bikini Bottom. Postreste rimanere fulminati.
adesso deve solo venirmi voglia di parlare della fabbrica di cioccolato senza dire le ovvietà che persino io mi aspetto da me stesso. uff.
Spongebob mi sta antipatico a pelle: la grafica, il lungo naso, la voce del doppiatore italiano.
Non vedrò mai il film per queste ragioni, ma testimonio il fatto che certi episodi del cartone sono davvero intelligenti.
E per di più in particolare mi esalto molto quando si passa dalla realtà cartooniana alla realtà “umana”. Non dimenticherò mai dello stratagemma utilizzato per raffigurare la spugna gialla & co fuori dal mare (vero! o almeno, era acqua vera!): un forchettone che reggeva i vari amici resi “naturalmente” (Sponge era una spugna gialla pulipiatti, la seppia una seppia di plastica, idem la stella marina etc).
mmm quasi quasi vo a vederlo
buon giorno come in un film.. phx
vogliamo le pallette in connection.
Mi hai fatto venire voglia di andare a vederlo!
@ninja: ammetto che l’ho visto in inglese e il doppiaggio è tutta un’altra cosa…
@claudio: le pallette… ci sto pensando…
ma si… domani dico a tutti che vado a vedere vinteberg e invece vado a vedere a spongiobobb.
Fmc
Non ho mai visto il cartone (gia’ faccio una fatica incredibile a vedere One Piece; la tv e’ fuori dai miei ritmi), ma mi aspetto che mi piaccia lo stesso ^^
Spongebob. Bah. Spongebob.
Andrea
la serie di SPONGEBOB uscirà in DVD e VHS a novembre per shin vision.
i primi due dvd si intitolano la LA FESTA e TE’ SOTTO L’ALBERO.
http://www.shinvision.com/news/news_vox.cfm?NewsID=465
che bel blog! anche io sono una cinefila! :*
@anonimo: spongebob in dvd. come resistere?
@scarlet: ma grazie!
impossibile resistere, c’è anche l’episodio in cui Spongebob va a prendere il tè sulla terraferma e si disidrata…yuk yuk, fantastico
lonchaney
Peccato soltanto che ormai da anni si sia perso di vista il significato di parole come ‘disegno’ e ‘animazione’.
Ciao
ciao? chi sei, il simbolo di italia90?
ne sono rimasto veramente folgorato. e questa recensione (che meno male leggo solo ora, vuoi mettere trovarsi hasseloff senza saperlo..?) è perfetta.
claudio
ma vaffanculo quella spugna di merda e vaffanculo chi guarda certe cagate.
ma cosa dici mai
trollismo schizofrenico?