Pee wee’s big adventure
di Tim Burton, 1985
Pee wee Herman è un ometto assurdo e solitario, infantile e sessuofobo, vestito di grigio con un tremendo papillon rosso, che vive immerso nei giocattoli, parla come un bambino scemo e venera la sua bici super-accessoriata (viene rubata, lui la cerca: il plot è tutto qui, l’avete mai sentito?); capace però, dopo un primo acchito quasi sempre disastroso, di attirare le simpatie della gente (nonostante sia impietoso nei confronti della gente del Southwest) e di cambiare la loro vita con la sua indecifrabile e surreale ingenuità.
Reubens, che aveva reso famoso Pee-wee sulla televisione statunitense, chiamò il suo amico Tim Burton a dirigere il film: questo fu il suo primo lungometraggio. E quale materiale migliore per il giovane regista: temi e situazioni "simili" a quelle che porterà avanti per tutta la sua carriera, città colorate con i pastelloni, e un personaggio che più burtoniano non si può.
Difficile amare incondizionatamente il film, e almeno in parte difficile persino sopportarlo: Reubens ha una parlantina che dà ai nervi peggio del Pinocchio di Benigni. Ma il suo Pee-wee è talmente cretino e cattivo che dopo la raggiunta saturazione nervosa arrivano pure le risate: dulcis in fundo, una divertita demolizione degli studi di Hollywood. E la regia di Burton è comunque molto più che "all’altezza", coloratissima e fluida, sorprendente per un’esordiente, e rende miracolosamente piacevole un film che sta in piedi con lo sputo.
Dopo che nel 1991 la polizia sgamò Reubens a masturbarsi in un cinema porno distruggendo la sua carriera e scindendo (dolorosamente, immagino) per sempre Reubens dal suo alter-ego, Burton richiamò Reubens a lavorare con lui. Ce lo ricordiamo tutti, mentre getta dal ponte il suo piccolo figlio-pinguino, a Gotham city.
Tentativo, decisamente fallito, direi, di creare un cartoon Live action. Burton hai tempi non aveva un gran budget ed era vincolato da un personaggio non suo. Tuttavia c’è già in nuce gran parte della sua poetica, anche se il tutto è troppo dolciastro e zuccheroso (sembra uscito dalla Disney).
Pensa te cosa avrebbe potuto fare burton con gli effetti di oggi.
Ciaoo Rob
http://www.nndb.com/people/251/000025176/pee-wee.gif
Andrea
@andrea: bella la foto… pare che nessuno l’avesse riconosciuto prima del rilascio. poi, il massacro mediatico.
Effettivamente difficile da sopportare, ma a mio avviso è uno dei suoi film più sinceri… grandi queste due gemme su Burton e Tarantino…
P.S. Dovesse importare a qualcuno, è aperto il mio blog http://firedownbelow.splinder.com… siete tutti invitati a insultarmi, kekkoz compreso…
Si è solo masturbato in un cinema? Io pensavo ben peggio, chessò, qualcosa tipo Fatty.
Ma si masturbava per fatti suoi o molestava qualcuno? Chi non si è mai masturbato al cinema (per fatti suoi) scagli la prima pietra! ^^
Penso che non ci sia cineblogger qui che non l’abbia fatto almeno una volta…
Reubens non molestava nessuno, ma finì al centro di una gogna mediatica in quanto idolo dei bambini… e ai bambini è meglio che si insegni il linciaggio mediatico e la sessuofobia piuttosto che la masturbazione, no?
Ma poi, in usa esiste il reato di “masturbazione in un cinema” ?? O_o
Ciaoo Rob
la masturbazione rende ciechi, quindi al cinema è un reato particolarmente grave. ^^
La masturbazione non rende ciechi, Murda!
ero io, non murda!
ed ero ironico. altrimenti non avrei più nemmeno gli occhi per piangere. ^^
Lo so che eri tu e non murda. C’era una battuta insita nel mio post. Te la spiego? Fingevo di aver letto male la tua identità, come se ci vedessi male, ecc ecc.
Son troppo avanti
è vero.
sei all’avanguardia da talmente tanto tempo che ormai la posta te la spediscono là.
(questa è di luttazzi)