I guardiani della notte (Nochnoy dozor)
di Timur Bekmambetov, 2004
Il bene contro il male, la luce contro il buio, il loro "dinamismo tao" (in ogni luce c’è il buio, eccetera) e il loro equilibrio: masticando tradizione russa, vampirismo esteuropeo, suggestioni eurocentriche e cinema mainstream occidentale, Bekmambetov sputa il primo vero cinema "di massa" della nuova madre russia, il primo simil-bluckbuster ad uscire dalle ceneri dell’ex unione sovietica.
E per quanto si debba scrollare di dosso un po’ di quelle polveri, perché è appunto già tutto visto e rimasticato, tra Tokien e David Goyer, cupe vampe dark e lucide sporcizie videoclippiche, il risultato è tutt’altro che impolverato. Anzi, è sorprendente, soprattutto visti i soldi (pochini) investiti nell’evento. E il successo, probabilmente meritato, mostra che c’era bisogno, domanda, impellenza.
Nochnoy dozor è infatti uno spettacolo di fronte a cui è difficile restare indifferenti, confuso e incasinatissimo ma sempre assolutamente coerente con il macrocosmo creato intorno ai personaggi dal giovane scrittore Sergei Lukyanenko. Tanto rumore per qualcosa, quindi: un sacco di buone trovate (gli specchi, le torce, la donna-civetta), e una manciata di sequenze da antologia che farebbero impallidire Len Wiseman. Ci si muove a fatica, è vero, ma ci si muove velocissimi, a volte frastornati e il più delle volte ammirati dalla capacità di prendere così tante traiettore narrative e riuscire a portarle tutte a termine.
Potrà irritare gli amanti duri-e-puri del cinema d’autore, perché è comunque un movimentato e rumoroso, e perché, diamine, è la terra di Eisenstein e Tarkovsky. Ma Nochnoy è anche l’apertura (intellettuale e commerciale) a un nuovo modo di fare cinema (colà), di cui siamo curiosi, molto curiosi, di vedere gli sviluppi. A partire dal secondo (2006) e dal terzo (2007) capitolo dell’affascinante trilogia dei dozor.
OT: mi è arrivato questo messaggio e se puoi giralo anche tu alle tue conoscenze che potrebbero essere interessate. lei è una attrice di teatro e mi chide di far girare questo.
“CERCASI, PER CORTOMETRAGGIO TELEVISIVO -Operatore -Macchinista -Elettricista -Fonico -Microfonista -Segretario/a d’edizione -Scenografa/o -Truccattore -Ciackkista -Direttore fotografia -Fotografo di scena Per la realizzazione di un CORTOMETRAGGIO professionale, che verrà trasmesso su un importante canale satellitare e in giro per festival europei. Il tutto NO PROFIT in considerazione dell’esposizion e televisiva. PERIODO: dal 02/01/2006 al 15/01/2006 ZONA: roma MASSIMA PROFESSIONALITÀ e SERIETA’ per info e invio curriculum sally1986@katamail.com”
Fate vobis. Grazie per lo spazio.
Ciao
La regina pigra
sono tornato. =)
graziedavvero.net
bravo.
Diamine! Lo dovevo andare a vedere, ma lo sciopero (o meglio, la sozza finanziaria) me l’ha impedito… good review…
visto e recensito, e d’accordo con te.:)
scusa l’O.T., ma hai cancellato il post su “l’alba dei morti dementi”? o sono io che cerco nel posto sbagliato?
kekone mi deludi, ti saluto sul blog e manco mi rispondi..
chingy
kekko ho visto l’exorcismo di emily rose. What a zozzonata. ..
:-O
Sono basito
Jiro
@goljadkin: bentornato!
@andrea: grazie.^^
@jerry: grazie. c’è sempre tempo. ma c’è anche haneke.
@ichi: lieto d’esserlo. no, dovrebbe esserci:
http://giovanecinefilo.splinder.com/post/5715291
ciao cinghialona, e ciao l’illo!
Questo film è stato una sorpresa. Videoclipparo all’ennesima potenza. Forse è per questo che mi è piaciuto!
Paco
il film è una cagata, sono cresciuta a orror da quando sono nata, nn mi era mai capitato di addormentarmi al cinema….