Stardust memories
di Woody Allen, 1980

Il capolavoro di Fellini attraverso gli occhi e la poetica di Allen: dalle ceneri di Otto e mezzo, variate e soffiate da un vento grigio e nero fino a quel di New York, nasce Stardust memories. C’è il sogno soffocante all’inizio, le donne, la morte, il finale con il cast. "Omaggio? Gli abbiamo portato via l’idea in blocco!", dice Tony Roberts su Vincent Price, ma il riferimento è evidente.

Da recuperare, anche solo perché pur essendo uno dei suoi film meno visti, meno citati, meno amati e meno caratteristici (di un periodo, di uno stile), è terribilmente personale, egocentrico, acido, malinconico, è un piacere per gli occhi grazie alla fotografia di Gordon "Manhattan" Willis, ed è pieno di chicche, citazioni, robetta metacinematografica, scene incredibili come "l’ultima volta che vedesti Dorrie", una disamina entusiasta su un certo film di un certo De Sica, decine di persone che chiedono l’autografo all’esausto autore.

E poi c’è il cognato che fuma sulla cyclette, manciate di soggettive che diventano oggettive, piani-sequenza che poi Allen ha disimparato a (o perso la voglia di) fare, Sharon Stone che esordisce mandando un bacio dal treno, e Charlotte Rampling che ti sorride sdraiata sulla moquette. Che voler di più?

10 Thoughts on “

  1. sì sì sì, poi più tardi parlo di harry potter, eh.

  2. “My stardust melody,

    The memory of love refrained”…

  3. Per come l’hai messo quasi riconsideravo il mio giudizio….

    Quello che mi ricordo è un film dalla fotografia folgorante, dal fellinismo (volutamente) imperante ma un po’ troppo autoindulgente, difetto in cui Allen sconfina raramente. Ricordo una prima parte molto bella ma una seconda un po’ più inutile.

    Alla fine non mi era dispiaciuto, però il problema di questi film fatti in stile 8 e mezzo è che si confrontano con un modello assurdo, incredibile e più cercano di avvicinarsi più dimostrano la loro piccolezza. E’ una strana contraddizione che rende i migliori tra questi i meno riusciti perchè meno personali.

    Certo è impagabile il pezzo in cui il mostro che rappresenta il lato oscuro di Allen (cos’era? la sua rabbia?) si porta via uno dei personaggi…

  4. beh anche secondo me non è tra i migliori allen in assoluto, ma è abbastanza adorabile. il modo con cui si approccia a fellini è dichiaratamente autoironico, e non ci trovo nulla di male. è chiaro, non è otto e mezzo, ma nemmeno otto donne e mezzo. dio ce ne scampi.

    (nota: non ho visto il film appena citato. caso clamoroso di critica preconcetta)

    il mostro è la sua aggressività. e che dire dello psichiatra che lo affronta armato di pipa?

    “sono uno psichiatra e questa è una pipa!”

  5. E’ tra quelli che apprezzo di più.

    Ciaoo Rob

  6. fosse anche solo x la prima apparizione di sharon stone, il mio legame con questo film è abbastanza forte.

    anche se quando woody si fellinizza o bergmanianizza non vien mai fuori il meglio del suo genio.

    ma anche un woody non al meglio degli anni 80 vale comunque.

  7. a mio modesto parere da non esperto/a il discorso su otto e mezzo è alla fine secondario,il film merita per il modo ironico e fatalista in cui allen ci mostra le nostre pulsioni inconsce (il mostro che divora la madre per esempio),la ricerca alla fine inutile dell’amore perfetto (allen che cerca di fondere le due donne della sua vita!) e di un qualche senso da dare alla propria esistenza (come quando allen parla con gli alieni!!).ciao giovincello cinefilo (puttana!).

  8. utente anonimo on 6 dicembre 2005 at 11:28 said:

    sigh…lillo

  9. Kekkoz- condivido parola per parola.Se in punto di morte mi dovessere passare davanti agli occhi oltre ai momenti più importanti della mia vita, 10 FILM.. difficile che charlotte rampling non mi saluti sdraiata sulla moquette, anche se non é (e chi se ne frega se non lo é) tra i 10 film più belli che io abbia mai visto…

  10. utente anonimo on 27 dicembre 2005 at 16:59 said:

    grande questo blog… io non sapevo nemmeno l’esistenza di questo film e dire che mi vantavo di essere un fan di Allen…

    grazie, cerherò quanto prima di provvedere a questa mia lacuna…

    spero che mi piaccia quanto Zelig…

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