Shark skin man and Peach hip girl (Samehada otoko to Momojiri onna)
di Katsuhito Ishii, 1998

Dal regista di un film intelligente, poetico e delicato come The taste of tea, non mi aspettavo un esordio così fumettistico e ricercatamente cazzone. Certo, Katsuhito Ishii è un animatore e un pubblicitario, quindi insomma, ci si capisce. Nonostante ciò, i ritmi di Ishii non sono poi così diversi dal film del 2004 (una lentezza sorniona – qui barbaramente aggredita dal rock e dalla violenza), e Shark skin man and Peach hip girl è, alla fine, nonostante sia un’opera preparatoria, una bella scoperta.

SSMAPHG racconta la fuga di una donna (ovviamente fichissima, sotto il look quattrocchi: è Sie Kohinata) dalle angherie del viscido e perverso zio che le dà lavoro in un albergo, e quella di un "disertore" (persino più fico di lei) dai membri della sua gang yakuza. Questi ultimi sono la forza – grafica e narrativa – del film: un branco di personaggi assurdi che sembrano usciti da un Guy Ritchie centrifugato, come il boss con la faccia da impiegato, se non fosse per il cappotto di pelle pieno di terribili pugnali.

Moltissimi cool-ismi, un po’ di violenza stilizzata, un bel massacro finale, abiti sgargianti e dialoghi surreali: uno spasso, insomma. E nemmeno così stupido e tamarro come può sembrare. Sì, è a grandezza fumetto, ma situazioni e personaggi sono di quelli che si ricordano (soprattutto il killer gay e sfigato Yamada), anche se è un farraginoso e alcuni passaggi sono molto impliciti, e ad un certo punto io, personalmente, non ho capito più una fava. Ma insomma, ci sono Tadanobu Asano e Susumu Terajima. Basta e avanza.

I meravigliosi titoli di testa farebbero sbavare qualunque amante duro e puro del cosiddetto pulp. Se ne esistono ancora.

22 Thoughts on “

  1. comprato, sbavato sui titoli di coda, visto e apprezzato:)

  2. ma via… versus è molto più bello!

  3. @ichi: lessi che lo comprasti, ma poi più non ne scrivesti.

    @murda: mh, naah.

    @topo: e grazie.

  4. Ieri ho visto Bad Taste (che non avevo mai visto) e ho cominciato a rivalutare le opere più cazzone di Kitamura ^^ Che cagata ragazzi.

  5. boom, gokachu, boom!

    beh, contestualizzato, bad taste è una bomba, secondo me. di per sè è quel che è.

    di per sè è molto molto meglio splatters.

  6. Contestualizzato dove, nell’ambiente dei nerd cinefili neozelandesi degli anni ’80? Forse. Comunque Jackson all’epoca aveva 26 anni, e giocava ancora con la cacca.

  7. beh io ne ho quasi 25, e gioco con la mia cacca. e allora? ^^

  8. Almeno non ti filmi mentre ci giochi e non proietti il filmato in pubblico. O sì? ^^

  9. beh, prova a cercare su emule “kekkoz mangia merda” e vedrai: che scene, che piani-sequenza, che brividi! ^^

    (felicità è sentirsi come gabriele paolini)

  10. Non li proietta in pubblico?! Cosa credi che li facciamo a fare i raduni dei cinebloggers?

  11. Digitandolo senza virgolette come primo risultato c’è il blog di Andrea83.

  12. [suggerisco di cliccarlo più volte]

  13. Risultati 1 – 10 su circa 40

    per kekkoz mangia merda.

    ahah.

    (stasera a scrubs c’era una bella battuta su google che non renderebbe l’idea se la trasponessi in siffatta sede, ma fidatevi)

  14. utente anonimo on 2 dicembre 2005 at 13:31 said:

    gokachu sei un vecchio bavoso. bad taste è un grandissimo film.

    Andrea

  15. Gokachu sacrilego!!

    Ciaoo Rob

  16. Bah, forse ho sbagliato, ho visto il film al cinema e in pellicola. Forse è fatto per essere visto in bagno su un televisore 8 pollici mentre ci si masturba.

    Dal film filtra chiaro il divertimento degli autori. Divertimento altississimo. Come poi ci si possa divertire a far inciampare per la dodicesima volta i propri personaggi mentre fuggono me lo posso ben immaginare, ma come ci si possa divertire a guardare per la dodicesima volta i personaggi che inciampano mi sfugge.

    Jackson che recita fa venire il latte alle ginocchia dopo 3 secondi che è in scena.

    L’ho trovato terribilmente noioso, nonostante ci sia tanto casino. Che palle. Vado a riguardarmi Satantango che m’annoio di meno.

  17. Gokachu ha fatto outing senza problemi, e lo ringrazio perché adesso lo posso fare anch’io.

    Bad Taste è francamente una rottura di palle.

    Braindead è divertentissimo, Creature del Cielo era il mio film dell’adolescenza e lo trovo tuttora splendido. Meet the Feebles non l’ho mai visto…

    Ma Bad taste no; solo perché PJ ha fatto tanti miliardi non vuol dire che gli si debba perdonare tutto. Ora poi è dimagrito da far schifo, non ha più nemmeno l’aria simpatica.

    Oh. Mi sento meglio.

  18. non lo riguardo (interamente) da quando avevo 18 anni. quindi non saprei nemmeno da che parte schierarmi, anche se ce ne fosse per forza bisogno.

  19. utente anonimo on 2 dicembre 2005 at 19:30 said:

    ehy ciao..!!! ma riusciremo a incontrarci prima o poi?

    cmq noi martedi’ ad esempio andiamo al Rialto a ved Il sole..

    Ma come si chiama il tuo amico che sta al primo anno?

    miagioia

  20. ne ho due di amici al primo anno della spec, ed entrambi hanno commentato questo post :-)

    (io martedì puntavo a jarmusch in realtà, visto che lunedì ho un’altra anteprima… ma ti faremo sapere)

  21. Che una cosa che gia’ di per se non fa ridere faccia ancora meno se viene ripetuta dodici volte non mi sembra “estraneo alle regole di genere” ma semplicemente ovvio.

    Se poi a voi fa ridere, amen.

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